Forse era già scritto nella sua nascita a Città della Pieve, negli anni settanta , negli anni in cui l’Ospedale pievese viveva uno dei suoi momenti di grande splendore, di efficienza ed attrazione. Quando vi lavorava una ostetrica di nome Lucia, Lucia Pulito, la moglie di Marcello Della Lena.
Lo scrive lei stessa nel suo blog. “Sono nata a Città della Pieve grazie ad un’ostetrica eccezionale, di nome Lucia. La mamma Amedea ha chiamato con lo stesso nome mia sorella più piccola… decise di partorire in Umbria per via del forte legame che aveva con lei, ma i miei genitori sono toscani, ed ho sempre vissuto (tranne i periodi di studio) nella Città etrusca di Chiusi, in provincia di Siena.”
Una chiusina nata a Città della Pieve, in quegli anni ed in quell’ambiente, non poteva che fare cose degne di nota. Ed infatti il suo curriculum già, molto professionalmente, aggiornato, in queste ore, così recita” Dal 2020. Regione Toscana. Funzionario servizi direzionali. Ufficio di Gabinetto Presidente Giunta Regionale Eugenio Giani. Segreteria assessorato alla Cultura” Che vuol dire, non assessore alla cultura, perché la delega se la tiene il Presidente Giani, ma come lo stesso presidente ha precisato “Sarà lei il mio punto di riferimento per la segreteria dell’assessorato alla cultura”. Se logica e lingua italiana hanno ancora un senso Chiara sarà la numero due nell’assessorato alla cultura in Toscana.
Lei non ha partecipato alle elezioni, la Valdichiana sud ha mandato in consiglio regionale Stefano Scaramelli di Italia Viva, che ha poi ottenuto un prestigioso incarico, la vice presidenza del consiglio, molto prestigio e rappresentanza, ma meno potere. Se prendiamo questo nostro comprensorio umbro toscano, con le elezioni di poche settimane fa in Toscana e quelle in Umbria di un anno fa, abbiamo un consigliere in Toscana, come dicevamo, Scaramelli, e due consiglieri in Umbria, Simona Meloni ed Eugenio Rondini. Poi abbiamo lei Chiara Lanari, Regione Toscana, assessorato alla cultura, numero due. Toscana tutta ed in particolare Firenze che della cultura e della civiltà italiana è la culla. Non aggiungo altro.
Laurea in lettere. Nove anni di assessorato, prima degli eletti nel 2015 con più di 500 preferenze, cinque anni vice di Bettollini, e prima ancora giornalista, attrice, autrice televisiva , ma soprattutto una grande capacità di lavoro, di coinvolgimento, di progettazione e di comunicazione, queste le doti che l’hanno portata al risultato di cui stiamo parlando. Chiara Lanari, resterà consigliere comunale con la delega alla “definizione del Prodotto turistico omogeneo Toscana Terra Etrusca”. E’ una buona notizia in più, per noi.
In una chiacchierata che facemmo mentre preparavamo un convegno sull’ l’Italia di Mezzo due anni fa, le chiesi che cosa voleva fare da grande una fanciulla come lei. Si schernì e non mi rispose. Poi qualche mese fa prima dall’inizio della pandemia, stavano cominciando a circolare certe voci, le chiesi una intervista che non abbiamo potuto fare. Il tempo qualche mese dopo non poteva dare risposta migliore. Per oggi sorseggiando questo caffè, mi fermo qui. Mi fermo alle lodi ed all’encomio di una pievese di nascita, di una chiusina in giusta carriera. Anche perché pensandoci bene, alla Pieve i pievesi ormai da tempo non ne nascono più, come non nascono più castiglionesi a Castiglione. Non per mancanza di padri e madri, o delle relative gioie e pratiche della procreazione. Ma semplicemente per mancanza di ospedali. Ma questo è un altro discorso. Ed è un discorso che mi fa girare…
Gianni Fanfano