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I “Fili in Trama” di Anna e Chiara si intrecciano su libri e film.

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(Comunicato stampa)

Donne e artiste. Che finiscono su film e libri grazie alla loro maestria nel disegnare e ricamare, ma anche ad un intuito non comune, un pizzico di mistero e tanta originalità. E’ la storia di Anna Buono e di Chiara Vigo, le due grandi protagoniste della seconda giornata di “Fili in Trama”, in svolgimento fino a domenica a Panicale. Dopo le emozioni vissute nella giornata inaugurale di venerdì, la mostra-mercato internazionale di ricami e merletti, voluta e organizzata dal Gal Trasimeno-Orvietano anche in tempo di Covid dopo aver attivato i necessari protocolli di sicurezza, ha certamente ancora come punti fermi l’esposizione dei manufatti prodotti dalle scuole dell’Ars Panicalensis presenti e altre mostre (di mandala, di pittura e di fotografia) lungo i vicoli o nelle vetrine del borgo; ma è proprio l’omaggio ai due personaggi simbolo dell’ottava edizione della kermesse a catalizzare l’attenzione del pubblico, che potrà seguire i rispettivi appuntamenti sul maxischermo allestito in piazza Umberto I e, per chi non potrà partecipare, alcuni flash sulla pagina Facebook dell’evento o la diretta audio sui canali Facebook e Youtube dell’emittente MEP Radio Umbria.

Il primo è per le ore 11 presso il Museo del Tulle dove verrà presentato il libro dal titolo “L’eredità del Tulle di Anita Belleschi Grifoni: Anna Buono”, dedicato all’ultima disegnatrice di ricami rimasta a Panicale, un’attività essenziale per chi poi deve ricamare e produrre i propri manufatti che presentino determinate caratteristiche., perché saper ricamare non significa anche saper disegnare. Si tratta di una pubblicazione capace di un ulteriore contributo al progetto di valorizzazione della tradizione delle antiche tecniche del merletto e del ricamo che il Gal Trasimeno-Orvietano sta portando avanti ormai da oltre venti anni e che coglie l’essenza degli obiettivi dell’Unione Europea che intende contribuire alla crescita economica delle aree rurali in armonia con le proprie vocazioni culturali, ambientali, paesaggistiche e tradizionali. Anna Buono ha imparato l’arte del disegno per il ricamo direttamente da Anita Belleschi Grifoni, colei che ha ideato il ricamo su tulle che oggi viene definito Ars Panicalesis. Per sua stessa ammissione “oggi a 82 anni ricamo e disegno con la stessa facilità di quando avevo 18 anni” e non c’è ricamatrice di Panicale, e non solo, che quando deve svolgere lavori particolari si rivolge a lei per realizzare il miglior disegno possibile al fine di creare prodotti unici.

Dalla lettura alla cinematografia il passo è breve e così alle 17, dopo la consueta Messa degli Artisti e degli Artigiani presso la Collegiata di San Michele Arcangelo, sempre al Museo del Tulle si svolgerà la proiezione del film “Il Filo dell’Acqua” alla presenza della regista Rosanna Cingolani. La pellicola è dedicata Chiara Vigo (che sarà in collegamento on line dalla Sardegna), l’ultimo maestro di bisso. La Vigo custodisce l’arte che le donne della sua famiglia tramandano da 28 generazioni, lavorando un rarissimo filamento prodotto in piccole quantità da un mollusco gigante in via di estinzione, la Pinna Nobilis una specie di incrocio tra cozze e ostriche che può arrivare fino a un metro e mezzo di altezza.

Nel film si racconta la fantastica storia di questa donna che attraverso un rituale quasi magico dona la sua anima al bisso e si illustrano i pezzi ricamati con questo preziosissimo filo dal colore oro che impreziosiscono il Museo del Bisso inaugurato propri quest’anno nell’Isola di Sant’Antioco. “Fili in Trama” sarà, ancora una volta, anche l’occasione per sostenere il progetto di Chiara Vigo di raccolta fondi tramite donazioni, sponsorizzazioni e iniziative secondo lo stile di vita per il quale “il bisso non si vende e non si compra. Le opere in seta del mare possono infatti solo essere donate o ricevute.

Chiusura di giornata con un’altra donna, stavolta di fantasia: si tratta di Rita, protagonista dell’opera comica in un atto di Gaetano Donizetti (il titolo completo è “Rita o il marito picchiato”) su Libretto di Gustave Vaez (1841), una nuova produzione di “TéathronMusikè” che anche quest’anno ha abbinato il proprio Pan Opera Festival a “Fili in Trama”. Per gli appassionati l’appuntamento è alle 21 al Teatro “Cesare Caporali di Panicale.