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Fiorani “Alta velocità. Restano inevase due questioni di fondo”

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Abbiamo ricevuto questo commento all’articolo pubblicato sulla prossima riunione per l’alta velocità a Chiusi. Poiché per motivi tecnici abbiamo temporaneamente sospeso la pubblicazione dei commenti lo pubblichiamo direttamente nel giornale, ringraziando Fiorani per il suo contributo.(N.d.R)

Il sottosegretario Nencini nella sua visita elettorale disse che avrebbero deciso il 9 marzo. Lo slittamento di un mese dice poco perché l’eventuale entrata in funzione del servizio con le frecce nella stazione di Chiusi partirebbe in ogni caso a dicembre.

Scaramelli e Bettollini si erano fatti promotori di una nuova stazione Alta velocità da costruire in linea e precisamente nel viadotto che passa sopra la zona dell’ex centro carni. E inserirono la proposta anche nel Piano operativo di Chiusi.
Tramontata la folle idea sono dovuti convenire con chi sosteneva che fosse più semplice ed economico far fermare qualche freccia nella vecchia stazione.
Speriamo che finalmente qualche freccia nel prossimo futuro fermi a Chiusi perché la stazione è ormai ai minimi termini.
Ma restano inevase due questioni di fondo: le frecce sostituiranno alcuni servizi esistenti o saranno in aggiunta e soprattutto, l’uso della “direttissima” diventerà esclusiva dei treni veloci o rimarrà, com’è ora, anche ad uso dei treni usati da studenti e pendolari?
Su questi aspetti la chiarezza viaggia con ritardo imprecisato.
Certo, per il “distretto turistico, artistico, culturale ed ambientale”, le frecce sono importanti (meno lo sono le centrali a biomasse o gli impianti di carbonizzazione) ma non devono peggiorare il già precario servizio riservato a chi il treno lo usa tutti i giorni e non per divertimento.

Luciano Fiorani