Al termine del congresso di circolo che si è svolto sabato scorso, Fausto Chionne è stato eletto segretario del circolo di Città della Pieve centro, succedendo a Gianfranco Santacroce. Dopo la sua elezione al neosegretario abbiamo chiesto una prima dichiarazione, che riportiamo testualmente.
“Stiamo vivendo in un periodo storico di grandi mutamenti, sociali, economici e culturali, legati ai cambiamenti tecnologici della nostra epoca che in particolare hanno riguardato il mondo della comunicazione, pensiamo ad internet, ai social network e social media. Questi cambiamenti modificano la società e le nostre vite, hanno influenza sul nostro agire ed è proprio nell’ottica di non restare a guardare, ma in quella di partecipare a questi cambiamenti che io, insieme ad altri, abbiamo deciso di occuparci di politica, non in opposizione con il passato ma in termini di evoluzione facendo tesoro dei valori della sinistra e provando ad applicarli al nostro presente.
In questa ottica la politica si deve mettere in ascolto, delle associazioni, della società e dei cittadini del nostro territorio, con particolare attenzione alle giovani generazioni che insieme e forse più delle altre hanno sofferto e soffrono la crisi economica, quella sociale e quella culturale. Le nuove generazioni dovranno affrontare il futuro che si presenta pieno di incertezze e colmo di difficoltà, con un mondo del lavoro che si sta rapidamente trasformando, ma ritengo sia compito di tutti noi impegnarci per proporre un cambio di passo, individuando nuovi modelli sociali che siano più equi e propongano una ridistribuzione della ricchezza. Dobbiamo pensare un mondo in cui si lavora per vivere, per una crescita sociale e non un mondo in cui si vive per lavorare.
È necessario inoltre incrementare e consolidare i rapporti con i comuni a noi più vicini, attraverso una politica comprensoriale che superi i confini del Trasimeno estendendosi all’Alto Orvietano e alla Bassa Valdichiana. Intraprendendo questo percorso si potranno esaltare le diversità e valorizzare le peculiarità di luoghi che, insieme, devono essere riconosciute come una ricchezza per l’intero territorio e non come elementi di divisione utili solamente ad erigere barriere.
Si auspica infine, che lo stesso superamento delle divisioni consenta di poter ricucire rapporti e trovare punti di incontro con la società e tutti quei partiti e forze sociali che credono nei valori della sinistra.”