Etruschi. La comunità pievese unita. Risini a colloquio a San Casciano  con il ministro Giuli

by redazione

Dopo la vasta eco suscitata dal sequestro operato dai Carabinieri di importantissimi reperti etruschi, riconducibili alla necropoli di San Donnino e le prese di posizione del mondo politico ed istituzionale è stato importante il passo compiuto dal sindaco Risini di raggiungere a San Casciano il Ministro Giuli dove sono stati presentati i risultati del famoso scavo  “Il Santuario Ritrovato” che è stato un esempio di virtuosa valorizzazione storica e coinvolgimento dei vari soggetti interessati. 

Risini come si legge nel comunicato stampa che pubblichiamo, ha fatto presente al Ministro l’importanza per Città della Pieve dei segni del suo passato etrusco e della loro valorizzazione. Sarà importante conoscere cosa ha risposto il Ministro, cosa risponderà la Soprintendenza, cosa dirà la nuova Giunta Regionale a riguardo, quali sono le condizioni ed i tempi del rientro, finalmente,  a Città della Pieve dei reperti che sono ancora a Perugia, che fine  ha fatto il teschio a suo tempo trasferito a Pavia per interventi specialistici, ed infine ma non per importanza quali saranno gli impegni finanziari da destinare alla valorizzazione del sito  e quale orientamento circa la definizione di sito archeologico della zona interessata per la ripresa degli scavi. Una occasione per fare il punto con la cittadinanza tutta potrebbe essere l’esame della mozione presentata  dalla minoranza e che dovrà essere discussa nei modi e nei tempi previsti  dal Regolamento del Consiglio Comunale (g.f)

(Cittadino e Provincia) “Con il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a parlare dei reperti etruschi di Città della Pieve. Del ritrovamento del 2015 e del recente sequestro del contesto funerario delle principesse, provenienti da uno scavo clandestino, ambedue riconducibili alla gens Pulfna”. Così il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini che nella giornata di martedì ha avuto un colloquio con il ministro Giuli a San Casciano, al termine della presentazione dei nuovi reperti etruschi.

“Come già ho avuto modo di scrivere ufficialmente al Ministro Giuli; al Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, Luigi La Rocca e al Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Giuseppe Lacava – riferisce ancora Risini – abbiamo potuto condividere, anche di persona, la soddisfazione per questa importante vittoria dello Stato, che consentirà di riportare a casa, a Città della Pieve, questi beni, sanando le ferite del territorio da cui sono stati trafugati. Ho ribadito la nostra piena disponibilità a collaborare all’indagine archeologica preliminare presso l’area di interesse e chiesto che i reperti di questo ultimo ritrovamento vengano assegnati al più presto, una volta dissequestrati, al nostro Comune e ricongiunti al loro contesto funerario di provenienza, quello della gens Pulfna, ritrovato nel 2015 e già presente a Città della Pieve all’interno del Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi.

Una struttura, quella del nostro Museo, di assoluta bellezza e pregio, costruita nella seconda metà del XIII secolo e rinnovata in stile barocco tra XVII e XVIII secolo, adatta ad ospitare tutti i reperti e adeguata dalla nostra amministrazione alle più recenti normative in materia di sicurezza, conservazione e valorizzazione.

L’edificio custodisce altresì, al piano superiore, la Deposizione della croce realizzata da Pietro Vannucci detto il Perugino nel 1517 ed è già meta di molti visitatori, ma con questi ulteriori reperti etruschi, che andrebbero ad arricchire la narrazione della storia del nostro territorio, avremmo sicuramente un’aggiuntiva incidenza positiva sugli arrivi e le presenze, permettendo un ulteriore canale di sviluppo turistico, vitale per questa città e questa area di confine, cerniera tra Umbria e Toscana”.

 

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