Etruschi a Città della Pieve. A migliaia in coro. “Restino in città!”

by redazione

L’eco del recupero da parte dei carabinieri di importanti reperti etruschi, oggetto di scavi clandestini illegali, a Città della Pieve, vicino ai precedenti ritrovamenti di San Donnino, è stata sorprendente. Non solo qui da noi, ma in tutta Italia. Non sappiamo quante siano le persone che si sono sentite coinvolte e partecipi dalle notizie date nei siti e nelle pagine di comunicazione delle istituzioni e delle forze di polizia.

Noi possiamo segnalare i nostri dati, e li riportiamo sotto alla data di oggi lunedì 25 novembre, prime ore.  Sono quelli del sito e della pagina facebook del Corriere Pievese. Grazie anche alle condivisioni di alcuni soggetti specialistici. Nel nostro piccolo hanno un valore eccezionale. Per il numero e per il contenuto. Cioè, soprattutto per quello che dicono. Esecrazione per coloro che hanno compiuto il reato, ma soprattutto un coro unanime ” I nuovi reperti restino nei luoghi e nella città dove sono stati ritrovati”

Immaginiamo che le indagini e la giustizia faranno il loro corso, ed avranno i loro tempi. Intanto però il grande interesse suscitato e la consapevolezza che queste nostre terre parte  di una zona dal grande patrimonio storico ed artistico, devono già attrezzarsi per il dopo. Facendo tesoro delle vicende, ancora incompiute, del 2015. Serve un progetto ampio, servono finanziamenti, servono contributi anche da parte degli amici di queste terre. Le istituzioni locali non vanno lasciate sole. E serve che quelle nazionali e regionali,  Ministero e  Soprintendenza si aprano ad un rapporto nuovo con il territorio. Le parole che abbiamo sentito e riportato del Direttore La Rocca, ci fanno ben sperare.

Il turismo culturale è stato e sarà ancora di più in futuro, una leva fondamentale per la vita e la crescita di tanti nostri paesi. In altri la saturazione è sotto gli occhi di tutti. Non ci dovrebbe volere  molto a capire quali strade si debbano percorrere. (g.f)

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