Nel novembre dello scorso anno lo Studio Ambrosetti ha consegnato a Confindustria Umbria un lavoro di ricerca e proposta che tentava di indicare le strade per una crescita qualitativa della Regione in previsione dei prossimi 10 anni. Un lavoro interessante. Nei prossimi giorni provvederemo alla pubblicazione integrale, a puntate, del testo. Oggi, in prossimità delle elezioni comunali ed europee di giugno, ci interessa una piccola, ma fondamentale, parte di quel testo.
Il testo dice “ Oggi più che mai, ogni sistema territoriale deve rispondere a 6 quesiti strategici”
Quali son questi quesiti strategici?
- Perché un’impresa dovrebbe insediarsi qui e non altrove?
- Perché un’impresa già presente dovrebbe decidere di rimanervi?
- Perché un contribuente/famiglia, dovrebbe decidere di risiedere e contribuire qui e non altrove?
- Perché un talento dovrebbe decidere di lavorare qui e non altrove?
- Perché un turista dovrebbe scegliere di venire qui e non altrove?
- Perché uno studente dovrebbe venire qui a studiare?
Ci sembrano interessanti i soggetti oltre cui le risposte dovrebbero rivolgersi. Contribuenti, imprese, talenti, turisti, studenti.Quattro protagonisti di una nuova classe dirigente, il protagonista del settore principale che il nostro sistema territoriale dovrebbe curare.
Lo studio si rivolge ai sistemi territoriali, sottintendendo che in Umbria non esistono realtà territoriali, città, che autonomamente abbiano le dimensioni e le risorse per raggiungere obbiettivi significativi. Quindi dopo che abbiamo visto insieme agli elettori in questa prima parte della campagna elettorale quali sono le proposte ed i progetti principali che ogni candidato ed ogni lista hanno fatto per il proprio paese in termini di opere pubbliche, di servizi, di supporti economici, vorremmo alzare il tiro e metterci al livello di ciò che chiede lo Studio Ambrosetti.
Sono domande che dovrebbero riassumere il meglio dello sforzo progettuale che ogni protagonista della campagna elettorale ha fatto e sta facendo. Sono le domande finali che ogni elettore penserebbe di fare, per rendere il più possibile utili le elezioni e l’andare la voto.
Noi vorremmo, come giornali, come Corriere Pievese e come L’Ora del Trasimeno, rivolgerle agli interlocutori della nostra zona, della nostra terra, del nostro circondario. Questa area di confine, un confine ormai superato dalla storia, fra Umbria e Toscana, ed in particolare ai protagonisti di alcune delle cittadine e dei paesi che vanno al voto: Città della Pieve, Chianciano, Castiglione del Lago, Montepulciano. Quel territorio che a più riprese ha tentato di organizzarsi e che a più riprese non ha decollato.
Diamo per scontato le connessioni con i poteri nazionali e sovranazionali, con quelli regionali ed altro. Ci interessa capire l’idea di città e di territorio, di sistema territoriale, che i futuri nostri rappresentanti ed amministratori hanno in testa.
Augurandoci anche che oltre a questi diretti protagonisti, qualche altro soggetto politico, economico o singoli cittadini siano stimolati a ragionale e rispondere. Oltre le elezioni.
Gianni Fanfano
corrierepievese@gmail.com