Il testo diffuso delle dimissioni di Giacomo Leonelli da segretario regionale del PD (N.d.R)
“Ho rassegnato le dimissioni da segretario regionale del Pd. Questa decisione è la naturale conseguenza del risultato elettorale di domenica scorsa. Paghiamo una sconfitta eclatante in un quadro nazionale compromesso. L’Umbria è in un dato tendenziale che coinvolge tutta l’Italia. Dopo Toscana ed Emilia siamo la terza regione come miglior risultato per il Pd. Un elemento che è in linea con le precedenti consultazioni ma che con i numeri di oggi ci fa perdere in tutti i collegi.
Sono diverse le ragioni che mi hanno spinto a questa decisione.
La prima è che vedere tutta l’Umbria colorata di blu è un colpo al cuore, non solo per me, ma anche per tutti i militanti del partito Democratico. Le dimissioni sono, quindi, un atto di scusa nei confronti di chi in queste settimane ha svolto un grande lavoro sul territorio. A tutti mi rivolgo direttamente per ringraziarli della passione trasmessa e della presenza costante.
La seconda ragione è che serve aprire al più presto una discussione franca e senza tatticismi, in vista delle prossime scadenze elettorali, dalle imminenti amministrative fino alle regionali del 2020. E questa discussione deve essere la più libera e aperta possibile e non voglio che la mia figura sia portatrice di tensioni.
Infine, la terza ragione riguarda la mia candidatura. Come è noto questa mi è stata chiesta e non è stata cercata. È stata decisa, come tutte, su tavoli nazionali. In questa campagna elettorale io ci ho messo la faccia e non ho rimpianti su come è stata condotta. Abbiamo raccontato il nostro progetto per l’Umbria, anche andando a parlare con chi tradizionalmente rimaneva fuori dal nostro elettorato. Personalmente ho fatto oltre 150 incontri la maggior parte dei quali fuori dalla ritualità di partito. A differenza dei candidati degli altri schieramenti, praticamente assenti sul territorio, noi avevamo anche presentato un dettagliato programma di collegio. Gli effetti di quello che abbiamo costruito non sono stati recepiti. E anche se ho ottenuto il miglior risultato tra i collegi dell’Umbria, anche il mio è stato perso. Ragione per cui mi sembra un atto doveroso fare un passo indietro.
L’impegno politico per il mio territorio e per la mia regione rimane intatto. Ma ora si apre una nuova fase politica. Non dobbiamo perdere tempo.”