Abbiamo finito la seconda puntata della nostra ricostruzione sulle vicende sanitarie ed ospedaliere del Trasimeno, ed in particolare con la mancata realizzazione dell’ospedale unico comprensoriale al bivio di Villastrada, con la presentazione ed il ritiro del bando di “project financing” del 2004-2005.
Dopo quella fase, con la sostituzione alla direzione generale del dott. Truffarelli, se ne apre un’altra, dove è difficile distinguere, quello che si può registrare ufficialmente e quello che viene, di fatto, deciso e programmato non ufficialmente. Fino al 2013 ci sono atti ufficiali della Regione che ancora parlano di Ospedale Unico del Trasimeno. Poi da quell’anno in poi c’è la svolta. Novità a livello nazionale e regionale. Ma.
Ma è anche in questo periodo quindi che vanno individuate le maggioro responsabilità a livello locale. Dal 2005 al 2013, cosa hanno fatto i Comuni interessati, cosa hanno fatto le realtà politiche e sociali? Possono avere fatto tre cose. Si sono fidati della Regione. Non erano convinti dell’operazione ed hanno atteso che qualcuno e qualcosa risolvesse il problema. Hanno pensato di risolvere individualmente, ciascuno per proprio conto i problemi? Non so e nemmeno interessa tanto saperlo dove e in che misura sta la verità storica. I fatti si sono poi incaricati di dimostrare come ognuna di queste ipotesi fosse col fiato corto e non corrispondente agli interessi della collettività locale.
Per dare ai nostri lettori la possibilità di ricostruire questo travagliato percorso, pubblichiamo il testo della risposta che la Giunta regionale umbra ha dato ai consiglieri regionali del M5S, a fronte di una loro interrogazione. La nota è del 2015. E’ la ricostruzione più completa che abbiamo trovato del periodo sotto esame.
L’atto di programmazione della Regione del 2014, richiamato nella risposta ai consiglieri pentastellati, e che fu la pietra tombale dell’ospedale unico, fu corredato, successivamente, anche da un ordine del giorno approvato, a poche settimane dal voto per le elezioni comunali, dalla conferenza dei sindaci dell’area. In quel odg, manca la firma del sindaco di Città della Pieve pro tempore, Riccardo Manganello, che rivestiva quell’incarico dal 2009. In quell’occasione ricordo di avere scritto che con quell’atto si seppelliva il disegno di unità del Trasimeno che era iniziato nel 1974 e che con alterne vicende era andato avanti sino allora. Poi dopo è venuta la costituzione dell’Unione dei Comuni ed il tentativo è ripreso grazie anche ai promessi finanziamenti dell’ITI. Ma ho la netta impressione che ancora sulla sanità si gioca la possibilità di recuperare un disegno unitario e questo tentativo di recupero ha un nome e cognome. “Come si organizza un pronto soccorso adeguato in una zona di confine e disagiata anche dal punto di vista dei collegamenti?” Con un approccio politico riequilibrassero, nei limiti del possibile o con uno burocratico, magari inquinato da piccoli interessi di funzioni e responsabilità? Ai posteri l’ardua sentenza. (g.f)
AOO Segreteria Generale prot. n. 0006532 del 09/11/2015
Al Consigliere regionale A ndrea Liberati Palazzo Cesaroni Sede
Al Consigliere regionale Maria Grazia Carbonari Palazzo Cesaroni Sede
e p.C
Al Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini Palazzo Donini Sede
Al Presidente “de] Consiglio regionale
Donatella Ponzi Palazzo Cesaroni Sede
Oggetto: Atto 132 – Interrogazione dei Consiglieri regionali Liberati e Carbonari “Sperpero milionario di fondi statali e regionali destinati alla realizzazione del nuovo ospedale unico territoriale del Lago Trasimeno, già prevista dal Piano sanitario regionale 2003/2005 e mai avvenuta – Informazioni e intendimenti della Giunta Regionale al riguardo”.
In riscontro all’interrogazione consiliare in merito ai fondi destinati alla realizzazione dell’Ospedale Unico Territoriale del Lago Trasimeno, si ritiene di dover sottolineare in premessa che la rimoduiazione organizzativa dell’assistenza ospedaliera del suddetto comprensorio è stata detemiinata da una forte spinta di razionalizzazione dei servizi nella logica dèi miglior utilizzo delle risorse finanziarie statali e regionali destinate agli investimenti.
Punto 1 – Importo effettivamente speso per gli studi di fattibilità L’intervento relativo alla realizzazione dell’Ospedale Territoriale del Lago Trasimeno è contenuto nel Piano Sanitario Regionale 2003-2005 che prevedeva, tra l’altro, l’accorpamento degli stabilimenti ospedalieri di Castiglione del Lago e Città della Pieve. Con deliberazione n. 938 del 30/06/2004 la Giunta Regionale ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’Ospedale Territoriale del Lago Trasimeno, già approvato dalla ex Azienda USL n. 2 di Perugia con Decisione amministrativa n. 1193 del 20/12/2003. L’Azienda USL Umbria n. 1 ha riferito: “lo studio di fattibilità è stato elaborato interamente dalle strutture tecniche della USL nel dicembre 2003 e, pertanto, non ha comportato alcuna spesa (è stata affidata all’esterno la sola progettazione)”.
In data 27/06/2005 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma tra la ex Azienda U.S.L n.2 di Perugia, il Comune di Città della Pieve, il Comune di Castiglione del Lago e la Regione Umbria, per la destinazione degli immobili e lo sviluppo dei servizi sanitari nel Comune di Città della Pieve e di Castiglione del Lago, a seguito del progetto di realizzazione dell’Ospedale Unico del Trasimeno.
Con l’ultima Conferenza di servizi del 08/03/2010, è stato approvato il progetto definitivo. Nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale prevista nel Piano Sanitario Regionale 2009/2011, è stata confermata la realizzazione Nuovo Ospedale del Trasimeno.
Con delibera n. 1974/2009 la Giunta Regionale ha adottato il Documento programmatico regionale per gli investimenti in edilizia e tecnologìe sanitarie ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 28/02/2008, in cui è compreso l’intervento Ospedale Territoriale Lago Trasimeno per la cui realizzazione sono stati previsti complessivamente €37.500.000,00, cosi ripartiti:
• € 17.650.000,00
• €1.866.638,47
• €17.983.361,53
finanziamento statale; finanziamento regionale; finanziamento aziendale.
Punto 2 – Motivazioni per cui, dal 2004 al 2010, i costi previsti per la realizzazione dell’ospedale siano lievitati da 28 min a 37 min di euro
Con riferimento ai costi previsti per la realizzazione dell’Ospedale unico del Lago Trasimeno, l’Azienda ha riferito: “Il maggior importo determinato in fase di progettazione è sostanzialmente dovuto ai seguenti elementi:
– entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008)
– caratteristiche del terreno di sedime, note in dettaglio solamente dopo il completamento della campagna di indagini geologiche e geotecniche, che ha determinato un elevato costo delle strutture fondali;
– entrata in vigore della nuova normativa di cui alla L. 244/2008 in materia di indennità di esproprio per le aree edificabili, che ne ha previsto la determinazione sulla base dell’intero valore venale;
– aggiornamenti del preziario Regionale dell’Umbria. Si evidenzia al hguardo che, trattandosi di lavori a corpo, in fase di gara di appalto dei lavori, buona parte dell’incremento si presume venga riassorbito dal ribasso d’asta.”
Punto 3 – Come siano stati impiegati gli 8.826.504,88 euro di finanziamento statale assegnato dalla deliberazione CIPE n. 98/2008 come contributo alla realizzazione dell’Ospedale territoriale del Trasimeno . A seguito, dell’emanazione di alcune norme nazionali (D.L n.95/2012 convertito nella L.n.135/2012, cosiddetta “Spending Review” e D.L. n.158/2012 cosiddetto “Decreto Balduzzi”, convertito nella l.n. 189/2012). è stata ridotta la disponibilità finanziaria complessiva per la copertura degli Accordi di Programma presentati dalle Regioni.
Con nota prot. n. 1784 del 21/01/2013 il Ministero della Salute ha comunicato che l’importo disponibile (quota Stato) per la Regione Umbria risultava pari ad €53.179.901,93. . . . . . Pertanto, a fronte dei complessivi € 83.747.877,05 inizialmente stanziati, e stata necessaria una ridistribuzione delle risorse statali tra i vari interventi e, con deliberazione n. 53 del 28/01/2013, la Giunta Regionale, prendendo atto della ridotta disponibilità finanziaria comunicata dal Ministero della Salute, ha approvato l’elenco degli interventi prioritari da finanziare. In particolare, per l’intervento relativo alla realizzazione dell’Ospedale del Lago Trasimeno, ha previsto un finanziamento statale pari ad € 8.826.504,88, determinando la riduzione del finanziamento totale da € 37.500.000,00 ad € 28.212.110,40.
In relazione alla situazione determinatasi, l’Azienda USL Umbria n. 1, con nota pec prot.n.85135 del 28/08/2013 acquisita agli atti con prot.n. 0115252 del 28/08/2013, h a richiesto la rimodulazione dell’intervento n. 6 con le seguenti motivazioni; ”…a fronte di un finanziamento statale richiesto di € 17.650.000, risultano assegnati €8.826.504, somma che risulta ampiamente insufficiente per la realizzazione dell’intervento.
Ad oggi, pertanto, è disponibile la sola progettazione definitiva, che ha consentito lo svolgimento della conferenza di servizi nel marzo 2010, mentre non sipuò dare seguito alla progettazione esecutiva, dovendo individuare le modalità di finanziamento dell’intera opera, che richiede un investimento complessivo di Euro
37.500.000.” . , . . “…si chiede di valutare quanto prima l’opportunità di avviare un processo a/ riorganizzazione degli attuali ospedali del Trasimeno che, da un lato consenta di facilitare il processo di riordino e dall’altro possa garantire risposte sanitarie appropriate, efficienti ed efficaci alla popolazione di tale ambito territoriale.
.. si informa che relativamente all’attuale stabilimento ospedaliero di Castiglione del Lago, la cui riqualificazione comporta un investimento di circa 5.000.000 di Euro (risultante dalla progettazione di livello preliminare già predisposta) questa Direzione ha già dato avvio ai lavori per la installazione di una TAC, finanziati con fondi propri ed affidato la progettazione dell’inten/ento di miglioramento sismico, per il quale con DGR n. 367/13 è stato assegnato un contributo di Euro 800.000
(pertanto, l’investimento residuo del finanziamento statale da destinare alla riqualificazione dell’ospedale di C.Lago è pari ad Euro 4.200.000). . . ,
Per completezza, si evidenzia che la riqualificazione dell’ospedale di Citta della Pieve richiede un investimento di circa Euro 1.500.000 e, pertanto, la somma residua del finanziamento statale, pari ad Euro 3.126.504, potrebbe essere destinata a tecnologie ed arredi per l’assistenza ospedaliera dell’area distrettuale
del Lago Trasimeno… La quota di finanziamento regionale, pari ad euro 1.402.245, potrà essere proporzionalmente ripartita tra i due interventi, per incrementare le somme a disposizione e poter fare fronte ad eventuali imprevisti e/o esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative o regolamentari…” La suddetta richiesta dì rimodulazione è stata accolta dalla Giunta Regionale che, al punto 12) della stessa DGR n. 1283/2013 ha preso atto che “l’Azienda USL Umbria n. 1, in attesa delle determinazioni in merito alla realizzazione dell’Ospedale del Lago Trasimeno, ritiene opportuno avviare prioritariamente un processo di riqualificazione degli attuali Ospedali di Castiglione del Lago e di Città della Pieve” ed ha^sottoposto alla valutazione del Ministero della Salute le modifiche richieste.
Pertanto, con la citata DGR n. 1283/2013, l’intervento inizialmente previsto è stato sostituito da n.3 interventi e il finanziamento statale di € € 8.826.504,88 è stato interamente ridistribuito come segue:
Titolo Intervento
Riqualificazione Ospedale Castiglione del Lago
Riqualificazione Ospedale di Città della Pieve
Acquisto di tecnologie ed arredi per l’assistenza ospedaliera dell’area distrettuale del Lago Trasimeno
€4.315.681.30
€1.640.644,78
€2.970.178,80
€ 8.826.504,88
€ 800.000,00
€81.086,57
€ 156.325.20
€1.037.411,77
€5.115.681,30
€1.621.731,35
€3.126.504.00
€9.863.916,65
Successivamente, con DGR n. 1571 del 23/12/2013, l’intervento n. 6.a “Riqualificazione Ospedale Castiglione del Lago” ha subito una rimodulazione nella quota di finanziamento regionale passando da € 800.000,00 ad € 227.141,12, in quanto le risorse precedentemente indicate pari ad € 800.000,00 sì riferivano ad intervento di rischio sismico relativo all’Ospedale di Castiglione del Lago che costituisce un progetto diverso finanziato con altre risorse. Anche la suddetta modifica è stata sottoposta alla valutazione del Ministero della Salute Pertanto, a seguito della DGR n. 1571/2013 la nuova situazione risulta la seguente:
€4.315.681.30
€ 1.540.644,78
€2.970.178,80
€ 8.826.504,88
€227.141,12
€81.086,67
€166.326,20
€ 464.552.89
€ 4.542.822,42
€1.621.731,35
€3.126.504,00
€9.291.057,77
Con deliberazione n. 305 del 04/02/2014, pubblicata nel Supplemento Straordinario al B.U.R. n. 9 del 26/02/2014, il Consìglio Regionale ha approvato il Documento Annuale di Programmazione (D.A.P.) 2014/2016 che, tra gli indirizzi e gli obiettivi della programmazione regionale, stabilisce “la rimodulazione degli Ospedali del Lago Trasimeno, in un contesto di forte spinta alla razionalizzazione, vedrà la riorganizzazione complessiva dell’assistenza ospedaliera per acuti e l’attivazione di nuove risposte alla post-acuzie e riabilitazione attraverso un adeguamento dei presidi di Castiglione del Lago e Città della Pieve e il potenziamento del C.O.R.I. (Centro Ospedaliero Riabilitazione Intensiva) di Passignano sul Trasimeno.
Con successiva deliberazione n. 404 del 10/03/2015, pubblicata nel Supplemento Straordinario al B.U.R. n. 16 del 25/03/2015, il Consiglio Regionale, nell’approvare il D.A.P. 2015, ha ribadito; “la rimodulazione degli Ospedali del Lago Trasimeno, che – in un contesto di forte spinta alla razionalizzazione, considerata l’esiguità delle risorse statali assegnate – vedrà la riorganizzazione complessiva dell’assistenza ospedaliera per acuti presso Castiglione del Lago e le prosecuzione della riconversione dell’Ospedale di Città della Pieve connotandolo prevalentemente come presidio territoriale con posti letto per la risposta a post- acuzie, riabilitazione e cronicità.”
Le modifiche proposte all’iniziale intervento n. 6 (di cui alle DD.G.R. n. 1283/2013 e n.1571/2013) sono state sottoposte, come sopra detto, alla valutazione del Ministero della Salute che ha trasmesso il parere espresso dal Nucleo di
Valutazione e Verifica degli Investimenti pubblici in sanità con nota acquisita al prot.n.0107224 del 22/07/2015. La Giunta Regionale, con deliberazione n. 949 del 03/08/2015, ha adottato formalmente le rimodulazioni descritte, come previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 28/02/2008, che disciplina le procedure per l’attivazione dei programmi di investimento in sanità.
Infine, a seguito della sesta rimodulazione dell’Accordo di programma di cui alla DGR 991 del 31/08/2015, l’importo del finanziamento relativo all’intervento n. 6.b è stato nuovamente modificato e il finanziamento statale pari a € 8.826.504,88 risulta ripartito nel modo seguente:
Riqualificazione Ospedale Castiglion del Lago Riqualificazione Ospedale di Città della Pieve Acquisto di tecnologie ed arredi per l’assistenza ospedaliera dell’area distrettuale del Lago Trasimeno
€4.315.681.30
€ 1.540.644.78
€2.970.178,80
€ 8.826.504,88
€227.141.12
€81.086,57
€156.325.20
€ 464.552,89
€ 978.268.65
€ 978.268,65
€ 4.542.822,42
€2.600.000,00
€3.126.504.00
€10.269.326,42
Punto 4 – come e dove sia stato impiegato il finanziamento regionale di 1.402.243,89 euro previsto dalla stessa deliberazione
Come contenuto nell’Allegato n. 1 della DGR n. 53/2013, l’intervento n. 6, “Ospedale Territoriale del Lago Trasimeno”, risultava finanziato nel seguente modo:
In merito alla quota di finanziamento regionale di € 1.402.243,99, si specifica che è costituita dalla somma tra € 464.552,89 (5% previsto ai sensi della L.n.67/1988) ed € 937.691,10 (importo destinato alla progettazione dell’Ospedale del Lago Trasimeno e finanziato con risorse rivenienti dalla L.R. n.7/2004, attualmente L.R. n.11/2015 “Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali”).
In merito alla prima quota di € 464.552,89, si rappresenta che, in quanto finanziamento ex art. 20 L.n.67/1988, l’erogazione da parte della Regione Umbria è prevista, solo a seguito di rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta
per S.A.L. (stato avanzamento lavori). Gli interventi di cui alla DGR n. 991/2015 (vedasi precedente punto 3) sono stati ammessi a finanziamento da parte del Ministero della Salute con decreti del 07/10/2015, conseguentemente l’Azienda USL Umbria n. 1, entro 270 giorni (a decorrere dalla data della notifica alla Regione Umbria dei suddetti decreti) dovrà espletare le procedure di gara.
Per quanto riguarda la somma destinata alla progettazione, con determinazioni dirigenziali n.4557/2010 e n.5274/2013, la Regione Umbria aveva provveduto ad erogare all’Azienda, sulla base delle rendicontazioni fornite, come previsto dalla normativa, l’importo complessivo di €674.530,52, per il quale la Giunta Regionale, al punto 6) della deliberazione n. 949 del 03/08/2015, ha stabilito “di ritenere necessario il recupero dell’importo di € 674.530,52 erogato all’Azienda USL Umbria 1, con determinazioni dirigenziali n.4557/2010 e n.5274/2013, per le spese sostenute per la progettazione dell’Ospedale Territoriale del Lago Trasimeno, a valere sulla quota regionale”.
Pertanto, in sintesi, il finanziamento regionale per gli interventi ex art. 20 dell’area del Trasimeno, attualmente, copre solo il 5% dell’investimento.
Punti 5 e 6 – Se l’allora USL 2 abbia ottenuto il restante importo necessario di oltre 17 milioni di euro tramite mutuo e dove eventualmente sia stato impiegato e se parte dei contributi previsti per l’Ospedale unico del Trasimeno siano stati spesi per la realizzazione o la ristrutturazione di altri edifici sanitari e, in caso affermativo, per quali strutture
L’Azienda USL Umbria n. 1 riferisce: “La ex USL 2, pur avendo la capacità di indebitamento per l’accensione di mutui, nel rispetto della disciplina contabile regionale e nazionale, non ha mai proceduto all’attivazione delle relative procedure di gara, stante la carenza di risorse statali assegnate per la realizzazione dell’intervento.
Inoltre “Le risorse previste per la realizzazione dell’ospedale unico del Lago Trasimeno sono a tutt’oggi destinate agli ospedali di Castiglione del Lago e Città della Pieve”
Punto 7 – In che modo intenda sopperire alle moderne esigenze sanitarie dopo la certificata ultradecennale derisione dei cittadini del Trasimeno rispetto a impegni invero solennemente presi
Con deliberazione n. 808 del 30/06/2014 la Giunta Regionale ha approvato il progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria dell’ambito distrettuale del Trasimeno, adottato dalla Azienda USL con delibera del Direttore Generale n. 506 del 10/06/2014.
L’Idea guida del progetto dell’Azienda sanitaria locale è quella dì assicurare i diversi livelli assistenziali secondo uno schema di rete che tenga conto dell’offerta complessiva del servizio sanitario regionale, in linea con le raccomandazioni presenti nella programmazione socio sanitaria regionale.
In particolare, per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera, emerge l’esigenza di una riorganizzazione che porti ad un miglioramento della appropriatezza organizzativa dei servizi, in modo da ottenere il massimo livello qualitativo possibile in relazione alle caratteristiche dei servizi esistenti, dei flussi di utenza consolidata nel tempo e soprattutto dei livelli di sicurezza da garantire alla popolazione.
Il progetto di riqualificazione di cui alla DGR n. 808/2014 prevede una funzione ospedaliera per il Presidio di Castiglione del Lago e una vocazione territoriale per il Presidio di Città della Pieve, in particolare;
> la riorganizzazione dell’offerta in regime di ricovero (ordinario e day hospital/day surgery) presso lo stabilimento ospedaliero di Castiglione del Lago;
> rarticolazione dell’attività ambulatoriale specialistica e di diagnostica strumentale nei due presidi dell’area (Castiglione del Lago e Città della Pieve);
> la riorganizzazione dell’attività di emergenza-urgenza strutturata con un pronto soccorso ospedaliero a Castiglione dal Lago e tre postazioni di 118 (Castiglion del Lago, Città della Pieve e Passignano);
> la prosecuzione della riconversione dell’ospedale di Città della Pieve a presidio sanitario territoriale (già avviata con attivazione della RSA a degenza breve e del centro per i disturbi dell’alimentazione incontrollata), connotandolo, prevalentemente, come struttura per la risposta alla cronicità e post-acuzie;
> la riorganizzazione dell’attività di assistenza distrettuale finalizzata alla riduzione del numero dei punti di erogazione.