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Documenti. 2018. Il Comune di Montegabbione ricorre contro la Regione per la chiusura del Pronto Soccorso di Città della Pieve. Il Tar gli da ragione.

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Nel ricostruire la tappe fondamentali, della “telenovela di una storia anticostituzionale”, come quella della sanità nel Trasimeno e nel Pievese, siamo giunti al 2018. Ma prenotatevi la prossima puntata, perchè ci sarà da ridere per non piangere. Nel gennaio del 2018, su iniziativa del sindaco di Montegabbione, Fabio Roncella, il Comune di Montegabbione ricorre al Tribunale Amministrativo Regionale, contro l edecisione della ASL e della Regione di chiudere tutti i servizi ospedalieri presenti a Città della Pieve, compreso il Pronto Soccorso.

Il TAR con la sentenza che pubblichiamo integralmente da ragione al Comune per la parte riguardante il Pronto Soccorso, mentre per quanto riguarda gli altri servizi dice che ci sono quelli di Castiglione e sarebbero  sufficienti.

Da notare che la Regione nelle sue controdeduzioni, tra gli argomenti principali cita il fatto che Montegabbione non può essere interessato a fatti che avvengono a Città della Pieve, perchè si trova in una provincia diversa e in una asl diversa. Nella vita reale. 10 chilometri dividono Montegabbione da Città della Pieve.

Queste argomentazioni sono pronunciate dai “soloni” regionali a ventunesimo secolo ormai iniziato e nel mentre che ormai è prossimo l’ammaraggio su Marte. Ma a Palazzo Donini e dintorni la notizia non è ancora giunta.

TAR UMBRIA, Sentenza n. 98/2018, Chiusura del pronto soccorso di un presidio ospedaliero in “zona disagiata”: applicazione del D.M. n. 70/2015