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Di ritorno da Fiuggi, Rita Fiorini Vagnetti “ Ho ritrovato il gusto di fare politica”

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Chiusi. “Non e’ solo un’opinione personale”, ma  convinzione e ,come si dice,”vox populi”

Faccio seguito ad un  mio precedente intervento per confermare  che  “l’epoca o un’epoca non  e’ finita”, con buona pace dei piu’ accaniti detrattori, mal pensanti per le vicende altrui o di quelle di parte contraria. Sono loro che dovranno farsene una ragione.

La convention di Fiuggi- “l’Italia e l’Europa che vogliamo”- alla quale, in forma assolutamente personale, ho partecipato nei giorni 9-10- settembre , a mio avviso, ha dimostrato che il centro o il centro-destra gode di buona salute dopo un periodo di ” un morbo” che nasceva soprattutto da momenti di sbandamento , di riflessione, per meglio dire, delle forze moderate, pur onorando il leader Berlusconi. Si vuole , in buona sostanza, ritrovare se stessi non con un solo leader, ma con una squadra attiva, operativa su tematiche di buon senso e soprattutto di interesse per il Paese Italia.

Pertanto il” panel” scelto e’ stata la riprova che una parte consistente di cittadini non ha ancora ” svoltato a sinistra” ed anzi si pone come controparte ad un sistema, qualunque esso sia, che sembra non ” credere” nei valori universali dell’essere, in primis ,dell’individuo- persona – cittadino, parte integrante di una comunità Il partito vuole ritrovare la sua unita’  attorno a principi ed obiettivi, riscoprendo una propria identita’ che non privilegi gli uni invece di altri, anzi non escluda nessuno

Cio’ non vuol dire cambiare idea a seconda del vento che tira ma vuol dire valutare al momento giusto le motivazioni che spingono proprio verso questa coesione: dare voce, pertanto,  ad un nuovo team di moderati  superando le varie  ideologie per affrontare le pesanti problematiche non risolte che spingono il paese verso il nulla, esaltando le varie categorie sociali, iniziando da coloro che più soffrono

Questo e’ stato il leit motiv degli interventi di autorevoli rappresentanti non solo politici, ed erano tanti e molto coesi,che hanno affrontato gli argomenti di attualità  con determinazione e vorrei dire una certa forma di sincera umiltà .  Almeno questa e’ stata l’impressione che ne ho ricevuto.

Commovente e’ stata la presentazione di sindaci ed amministratori dei paesi terremotati che hanno raffigurato la realta’ in modo semplice ma efficace, presenti non  per chiedere prebende ma per sollecitare soprattutto il governo e gli organismi competenti ad effettuare provvedimenti efficaci, immediati e costruttivi nel tempo

Interessante l’intervento del sindaco di Arezzo, un ingegnere che ha potuto dare suggerimenti tecnici importanti per la ricostruzione e il futuro delle terre in sofferenza, confrontandosi con gli altri tecnici-amministratori  presenti. Ovviamente non potevano mancare  temi significativi come l’immigrazione, la sicurezza, il mondo del lavoro, la cultura …

Interessante e significativa la numerosa presenza di giovani e giovanissimi che si sono impegnati in un ” laboratorio” iniziale sulle varie tematiche, veri e propri tavoli di lavoro produttivo nell’iniziativa e creatività  individuale e di gruppo, con il supporto di tutors delle varie categorie.

Ecco non posso dilungarmi entrando nel merito dei diversi argomenti. Solo un’impressione , una sensazione finale: il nuovo partito  che come e’ stato detto, puo’ funzionare sotto ” l’ombrello” del partito popolare europeo , da’ speranza e fiducia nuova anche a coloro che ,in vari passaggi epocali, delusi da un certo meccanismo prevaricatore ed inefficace,  hanno distolto  l’attenzione, cercando magari nuovi e piu’ convincenti lidi a cui approdare

Per quanto mi riguarda , dopo tanto tempo, ho ritrovato il “gusto di fare politica”, anche nel mio piccolo, dialogando, confrontandomi e soprattutto affermando il vero.

Spero che la mia non rimanga una “vox clamantis in  deserto”.

Rita Fiorini Vagnetti