Città della Pieve. Se si parla di calcio a Città della Pieve, si parla di Mario Vecchi detto “Luccica”, mediano vecchio stile di qualità e quantità, se si parla di politica e di DC e di Consiglio comunale , si parla di “Luccica”, se si parla di Confraternite si parla di “Luccica”, se si parla di Terziere Casalino si parla di “Luccica”, se si parla di Volontariato si parla di “Luccica”. Se si parla di musica e di corale si parla anche di “Luccica”.
Sessanta anni da oggi vuol dire primo dopoguerra, vuol dire la Pieve che si ricostruisce e si riorganizza come città e come comunità. E ne parla, diffusamente, Carlo Pedini nel suo preziosissimo libro ” Cento anni di musica corale a Città della Pieve” edito in edizione aggiornata nel 2010. A pagina 32 scrive” Fu in quel periodo che si andò formando il gruppo “storico” del coro: i fratelli Feliciano e Corrado Venturini, Emilio Cappannini e Sandro Grancio, che iniziano a cantare da bambini come voci bianche, nel primo dopoguerra con don Tassini e don Volpi, per passare poi, con l’adolescenza, nelle file dei bassi, sotto la guida di don Oscar. E Mario Vecchi detto “Luccica”….” e continua raccontando l’origine del soprannome che si deve ad un vestito nuovo particolarmente luminoso che Mario quasi bambino indossava sotto il sole aspettando la madre.
Bene sabato prossimo in occasione del tradizionale Concerto d’Epifania un appuntamento storico per Città della Pieve, la Polifonica Pievese diretta dal Maestro Carlo Pedini festeggerà i suoi 60 anni da corista insieme ai 10 dalla scomparsa di Italo Ventosi altro protagonista importante della storia musicale locale.