Home Argomenti Ambiente Comune di Città della Pieve ” Biomasse. Sicurezza con un provvedimento unico...

Comune di Città della Pieve ” Biomasse. Sicurezza con un provvedimento unico al livello nazionale”

Condividi

L’Amministrazione di Città della Pieve in questi mesi ha gestito su più fronti la vicenda che riguarda la realizzazione di un piccolo impianto a biomasse per la produzione di energia elettrica nella zona di San Donnino. Nel mese di dicembre, dopo aver ottenuto gli assensi di USL ed ARPA il sindaco Fausto Scricciolo, con specifica ordinanza,  ha imposto all’azienda “Tecnologie Ambientali” tutta una serie di prescrizioni a tutela della salute pubblica.

Tali prescrizioni consentono quindi di operare un controllo mirato sulla qualità delle emissioni prodotte dall’impianto e l’aspetto probabilmente più significativo degli obblighi impartiti sarà quello in base al quale  l’azienda deve istallare un dispositivo collegato telematicamente con la sede di ARPA Umbria che permetterà di conoscere in tempo reale l’andamento dell’impianto. Si specifica che l’Azienda i costi per ottemperare alle prescrizioni saranno totalmente a carico del privato che sta già completando l’adempimento alle prescrizioni.

Con questo atto l’amministrazione comunale ritiene di aver completamente e definitivamente assolto ad ogni azione nelle proprie competenze a garanzia della salute pubblica. “Abbiamo fatto – spiega il sindaco – molto di più di quanto non ci richiedesse la legge, ma siamo soddisfatti di poter consegnare ai nostri cittadini uno strumento, come quello dell’ordinanza, senza precedenti per questo territorio. Ci mette in condizioni di avere la massima autorità regionale in tema di sicurezza sanitaria in grado di vigilare minuto per minuto sull’attività di emissione del piccolo impianto a biomasse. Questo è il modo propositivo di lavorare che si base sui fatti e sulle azioni concrete. L’Amministrazione, da sempre sensibile ai temi ambientali, ha approfondito molti aspetti del caso non sottraendosi mai al confronto sia pubblicamente che attraverso atti ufficiali. In questi giorni sono in corso i rilevi sulla qualità dell’aria prima dell’avvio di esercizio dell’impianto proprio per valutare nel tempo eventuali variazioni. Attendiamo anche il pronunciamento del Tar sul ricorso presentato da un gruppo di cittadini a cui siamo certi con questo atto di aver offerto tutte le garanzie possibili”.

Le prescrizioni richieste:

Il provvedimento illustrato anche in recenti assemblee pubbliche obbliga l’azienda a: produrre uno studio che certifichi la qualità dell’aria prima dell’attivazione dell’impianto con valutazione sulle possibili variazioni future in funzione delle emissioni e della loro diffusione e si prevedano revisione periodica della qualità dell’aria per valutare le possibili variazioni con cadenza annuale;  presentare una dichiarazione che attesti l’adozione delle “migliori pratiche” disponibili per l’abbattimento e la depurazione di fumi corredata da specifica documentazione scientifica; installare un analizzatore in continuo del particolato emesso con registrazione dei dati e trasmissione telematica all’ organo di controllo; presentare copie dei contratti che dimostrino la disponibilità di materiale ligneo-cellulosico sufficiente al corretto e continuo funzionamento dell’impianto; avviare contestualmente all’esercizio dell’impianto le procedure di certificazione di qualità ambientale, con obbligo di ottenimento, atte garantire il continuo corretto funzionamento dell’impianto, il controllo del materiale utilizzato per l’ alimentazione, la manutenzione periodica del sistema di abbattimento fumi ivi compresa la pulizia e la periodica sostituzione dei filtri.

Ufficio Comunicazione Comune di Città della Pieve