Drastica riduzione di organico anestesia e radiologia nel Trasimeno. La situazione già critica dell’area del Trasimeno.
È equo tutto questo? La risposta è NO, in quanto non tutela il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana per il quale, ribadiamo nel caso sia sfuggito, che
E allora chi ha disposto tali, scriteriate misure in un territorio già fortemente penalizzato? Un’area in cui la
scelleratezza dei decisori pubblici e l’assenza di una politica sanitaria fondata sul principio di equità (ma anche di semplice buon senso) hanno prodotto una totale inadeguatezza delle strutture sanitarie esistenti e ridotto drasticamente il numero dei posti letto?
Se la Asl Umbria 2 (numero abitanti 379.829) può contare su un totale di circa 900 posti letto, la Asl 1 (numero abitanti 501.186), attualmente, ne conta circa 650. Dal punto di vista delle strutture, il presidio di Castiglione del Lago e la struttura di Città della Pieve (sede, quest’ultima, di RSA), i cui lavori di presunta ristrutturazione vanno avanti a singhiozzo dal 2017,e che al momento sono nuovamente fermi, erano già motivo di forte preoccupazione prima, figuriamoci ora che qualcuno ha deciso un ulteriore taglio dei servizi. E cosa succederà nell’immediata post-emergenza o fase 2?
PROSSIMO FUTURO: VALUTAZIONI E SOLUZIONI URGENTI
Quando cioè i numeri del Covid-19 lo consentiranno e bisognerà ripristinare l’attività sanitaria ordinaria pur mantenendo alto il livello di allerta per evitare un ritorno del contagio nelle sue forme più devastanti, come si penserà di ovviare a:
1) un sovraffollamento di richieste di attuazioni che graveranno sulla cronicità del problema delle liste di attesa e sui tempi attuativi stessi
3) una ulteriore riduzione del personale medico e sanitario, già allo stremo delle forze, che dovrà beneficiare di un periodo di meritato riposo
4) la drastica riduzione di personale specializzato, come nel caso del Trasimeno
Per evitare un crollo ulteriore ma prevedibilissimo che potrebbe creare un’emergenza nell’emergenza, denunciamo la riduzione del personale anestesiologico e radiologico del territorio del Trasimeno e invitiamo ad una rapida risoluzione; sollecitiamo la Regione Umbria a redigere sin da ora un piano di azione che includa una corretta strategia di assunzioni di personale medico, infermieristico e sanitario; l’attuazione di politica sanitaria che garantisca una distribuzione uniforme delle strutture e del personale sanitario nel territorio, affinchè tutti possano accedere al sistema sanitario pubblico senza distinzione, nella tutela del diritto alla salute sancito nell’articolo 32 della Costituzione italiana.
comunicato stampa