Anche se molti vorrebbero farci credere che il progresso sociale è a portata della bacchetta magica presente nella loro mente di genii, l’avanzamento, il procedere, il miglioramento delle condizioni di vita sono un processo estremamente lento. E diventa conquista, benessere, qualità della vita, solo quando tutti i cittadini fanno propria un idea e nella vita quotidiana ne applicano con convinzione e semplicità i suoi principii fondanti. Se questo paradigma non si regge non c’è classe politica che tenga si andrà sempre male.
Alcuni mesi fa proprio dalle colonne del Corriere Pievese fu avanzato tra vari suggerimenti all’amministrazione comunale, quello di fornire i boschi del circondario chiancianese di una segnaletica affinché i turisti potessero svolgere trekking ed escursioni varie. Non so se a seguito del suggerimento, ma la zona intorno al convento dei “cappuccini” è stata dotata di una serie di paletti che indicano efficacemente il percorso intorno al convento stesso e poi la direzione per Chianciano. La segnaletica è esteticamente curata e appare nei materiali ben compatibile con la natura.
Ebbene lungo il percorso proprio nel bel mezzo del bosco dove la vegetazione si mostra più rigogliosa e incontaminata, un mucchio di calcinacci bello fresco, si direbbe appena depositato. Questa non può che definirsi barbarie, inciviltà. Faccio questo rilievo perché siamo sempre pronti a lamentarci e ad accusare chi si occupa della comunità. Spesso lo facciamo a ragione ma, di fronte a scenari di questo tipo dobbiamo interrogarci anche sul comportamento di ognuno di noi. E magari ci appare più nitido il motivo per il quale le nostre città e la nazione stessa fatica così tanto a risollevarsi. Certo la politica, il legislatore, la classe dirigente…ma impariamo anche noi a fare la nostra parte di cittadini. Un gruppo di svedesi inorriditi, ha scattato foto coi telefonini.
Nunzio Dell’Annunziata