Città della Pieve. Teatro degli Avvaloranti. La Stagione di Prosa ’25-’26

by redazione

(comunicato stampa)  La Stagione del Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve 2025–2026 torna a germogliare, fedele alla sua vocazione di albero radicato nel territorio e allo stesso tempo proteso verso lo spazio culturale esterno. Un albero che affonda le sue radici nella comunità e che, attraverso i suoi rami, cerca di intercettare linguaggi, sensibilità e visioni del nostro tempo. Gli spettacoli in cartellone – l’ossigeno che questa pianta restituisce – sono rivolti a un pubblico ampio e variegato e riflettono la ricchezza della scena contemporanea italiana. Un programma che intreccia volti noti e amati dal grande pubblico, maestri del teatro, compagnie emergenti e artisti premiati, disegnando percorsi tematici stimolanti e sempre nuovi. La stagione si apre a ottobre con una rilettura originale e multisfaccettata de ‘La Patente’ di Pirandello, firmata dalla Compagnia Krypton, che inaugura il cartellone con un linguaggio visivo e drammaturgico d’impatto. A novembre, tre appuntamenti molto diversi tra loro: ‘Ottocento Petali’, produzione Fontemaggiore, un gioco teatrale interattivo, un quiz narrativo che racconta la storia e le peculiarità di Città della Pieve; ‘Autoritratto’ di e con Davide Enia, una tragedia civile, un atto di autoanalisi che interroga lo Stato, sé stessi e Dio; ‘Giulietta e Romeo. Stai leggero nel salto’, concerto scenico di Roberto Latini, costruito attorno ai rari momenti in cui i due amanti si incontrano.

Il percorso shakespeariano prosegue con tre spettacoli eterogenei e sorprendenti: a dicembre ‘La più strana delle meraviglie’, monologo di Roberto Mercadini che racconta il tempo e il teatro di Shakespeare usando le sue stesse parole; a gennaio ‘Un Principe’, riscrittura essenziale e visionaria dell’Amleto, produzione Occhisulmondo e Solares Fondazione delle Arti e ‘Troilo e Cressida’ della compagnia I Sacchi di Sabbia, in una messa in scena originale e coinvolgente. A febbraio, Antonello Taurino porta in scena ‘Sono bravo con la lingua’, un monologo esilarante e intelligente che riflette sul linguaggio e sulla comunicazione. A marzo, ‘La moglie perfetta’, scritto e interpretato da Giulia Trippetta, esplora con delicatezza e comicità il conflitto tra mondo interiore e modelli sociali imposti, mentre Ascanio Celestini chiude la stagione con ‘Rumba’, il suo racconto personale di San Francesco, dove i volti del passato si intrecciano con quelli di chi oggi vive ai margini. Cinque appuntamenti, fuori abbonamento, arricchiscono ulteriormente la proposta: ‘La memoria della farfalla’, spettacolo di danza della coreografa Manuela Giulietti; ‘Scrooge. Viaggio di una notte’ una rilettura del classico ‘Un Canto di Natale’ di Dickens a cura di Fontemaggiore; un concerto del gruppo folk ‘Il Ripostiglio delle Scope’; ‘Tutto il mondo è paese’, spettacolo della Compagnia Elisa di Rivombrosa con attori con sindrome di Down, in collaborazione con Fontemaggiore; ‘Art’, produzione della Nuova Accademia degli Arrischianti, per la regia del pievese Giacomo Testa. Vi aspettiamo. Sarete accolti nell’abbraccio dei nostri rami, dove ogni spettacolo è una nuova foglia che cresce, ogni spettatore un frutto da cui nasceranno nuove storie.

Potrebbe interessarti