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Città della Pieve. Il sindaco Risini parla della Messa in Duomo con il Cardinale Bassetti ed il Premier Draghi

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(ANSA) “Aver avuto da una parte del duomo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dall’altra il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, mi ha provocato una certa emozione. Tanto che mi sono chiesto: ma davvero tutto questo sta accadendo a Città della Pieve?”: a raccontare, all’ANSA, la Pasqua speciale vissuta nella messa pomeridiana in cattedrale è il sindaco della cittadina umbra, Fausto Risini.

“Per me e per l’intera città – sottolinea ancora Risini – è un onore enorme poter dare ospitalità a due grandi uomini quali
sono il cardinal Bassetti e il premier Draghi. Le loro presenze preziose e il loro essere esempi per tutta la collettività fanno
di Città della Pieve un luogo di confronto e di incontro e mi piace pensare che da qui possa partire quantomeno la rinascita
delle menti e dei valori del nostro Paese”.

Risini usa due parole per rispondere alla domanda su come un sindaco deve comportarsi quando è chiamato a confrontarsi con certi personaggi: “discrezione e rispetto”. “Da quando ho iniziato il mio mandato di sindaco – spiega ancora – ho sempre
cercato di garantire al presidente Draghi e al cardinale la massima serenità, proteggendo, nel limite del possibile, anche
la loro privacy, cercando di non esporli più del dovuto nella vita pubblica del paese”. “Ma non nego che la loro presenza e
oggi in particolare con Draghi premier, faccia molto bene a Città della Pieve in termini di visibilità”, ammette il sindaco
che ricorda come il suo comune rimbalzò agli onori dell’Italia grazie alla fiction “Carabinieri”. “Anche quella volta –
sottolinea – Città della Pieve divenne luogo simbolo di un’istituzione assoluta quale è l’Arma dei carabinieri, anche in
quell’occasione, seppur in maniera leggera e divertente, eravamo la casa di un pezzo di Stato”.

Infine, il sindaco tiene a evidenziare che Città della Pieve è anche arte che trova la massima espressione nei capolavori del
Perugino. “Tra due anni pandemia permettendo aggiunge celebreremo i 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci” Organizzeremo eventi che permetteranno alla Pieve – conclude Risini – di farsi conoscere ancora di più per le bellezze
artistiche che custodisce”. (ANSA).