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Chiusi. Restituito Bronzetto Etrusco .

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(Comunicato stampa)

I miti narrano che Cluso, figlio di Tirreno o di Telemaco, fondò l’antica città di Chiusi (Clevsie), centro molto popolato sin dall’età della pietra. Il re Porsenna e la sua tomba labirintica raccontata da Plinio il Vecchio, il coinvolgimento con i Romani nella guerra contro Annibale, la colonia militare di Silla, sono solo alcune delle soste che la Storia ha fatto in questa Città e in questo territorio, che vede oggi il ritorno di un bronzetto di II secolo a.C., opera di un artigiano locale dell’epoca, rubato in epoca imprecisata nel corso dell’ennesimo scavo clandestino. Il bronzetto raffigurante una Figura maschile orante dell’altezza di 15 cm., è stato consegnato stamani (1° ottobre 2020) alla Città e al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi da parte del Comandante del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine, il Magg. Lorenzo Pella che ha raccontato il percorso che ha portato al ritrovamento, ringraziando i colleghi e collaboratori, così come la Sostituto Procuratore della Repubblica di Udine, Elena Torresin che ha portato i saluti del procuratore ricordando l’attività svolta e confermando l’importanza del fatto che il bronzetto abbia potuto trovare idonea collocazione; mentre il neo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siena, Nicola Ferruccio è intervenuto ringraziando per il lavoro e sottolineando la fondamentale sinergia tra Arma e Istituzioni. Alla mattinata hanno preso parte il Vicesindaco con delega alla Cultura Chiara Lanari e la giunta comunale, il Direttore Regionale Musei della Toscana, Stefano Casciu, la Direttrice del Mnec, Maria Angela Turchetti oltre alla Polizia Municipale, alle autorità territoriali, ai responsabili comunali e ai rappresentanti del Gruppo Archeologico della Città di Chiusi.

Il bronzetto, di eccezionale pregio e rarità, fa parte di una serie di esemplari limitati che derivano da una matrice a fusione unica, alcuni dei quali esposti nei musei d’Oltreoceano. Le indagini hanno accertato che il prezioso manufatto, del valore di mercato di 80.000 euro, è stato prima commercializzato in Friuli e poi, dal 1998, da un antiquario in Veneto. Nel corso degli anni, l’opera è passata tra le mani di proprietari diversi, dal Friuli al Veneto e viceversa. Nel febbraio del 2019 viene infine individuata dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine sul sito web di un’attività antiquariale friulana. In seguito alle verifiche effettuate in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, la Procura della Repubblica di Udine ha emesso il decreto di sequestro dell’opera.

La collaborazione tra i militari e il Museo ha continuato a rivelarsi fruttuosa: le analisi tecnico-scientifiche (microscopia ottica, analisi stilistica e comparazione con altri reperti della collezione museale) hanno ricondotto la produzione del bronzetto proprio al territorio di Chiusi in epoca etrusca. Le indagini condotte dai Carabinieri, tuttora in corso, hanno dunque portato alla denuncia di due esercenti per ricettazione e a risalire alla filiera criminale. Circostanze curiose riguardano questo bronzetto e due esemplari simili: nel n. 1° del “Bollettino delle opere d’arte trafugate” a cura del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, un manufatto gemello figura tra le opere da ricercare, riconducibile al furto più importante subito dal Museo di Chiusi, avvenuto nel 1971.

In quella occasione furono trafugati anche altri beni archeologici, parte dei quali è stata individuata nei decenni successivi in varie collezioni italiane e statunitensi. Ancora, un terzo bronzetto ellenistico, riconosciuto quale oggetto di furto perpetrato nel 1988, è stato restituito dall’Inghilterra all’Italia nell’ottobre 2018. Proprio nel 2018 è stata organizzata una mostra a Chiusi dal titolo “Omaggio a Chiusi: Materiali dispersi, ritornati, donati”, che ha permesso, grazie a numerose istituzioni e volontari, di tenere alta l’attenzione ed evidenziare alcune delle opere rubate e che non sono mai tornate nella città di Chiusi e nel Museo. “Da quel momento in poi la Città di Chiusi ed il territorio sono ancora più consapevoli – dichiara in Vicesindaco con delega alla Cultura Chiara Lanari – di quanto sia importante il patrimonio culturale etrusco ed i numerosi beni e reperti che provengono da Chiusi e dai suoi territori.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a più titolo a recuperare il bronzetto etrusco e a restituirlo al suo territorio di origine, la Città di Chiusi in primis e all’intera comunità mondiale. Del resto il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, dove sarà conservato il reperto da oggi in poi, è un Museo di rilevanza Nazionale nato come museo civico e poi, nel 1963, divenuto per volontà della comunità locale museo statale. Negli ultimi anni abbiamo lavorato in maniera integrata, diffusa e congiunta che, anche attraverso una bigliettazione unica tra i Musei cittadini – oltre che a protocolli e progetti integrati con altre realtà toscane interregionali e nazionali di cui la nostra città e promotrice e capofila -mirano ad una consapevolezza e ad una valorizzazione, diffusione e promozione adeguata del nostro immenso patrimonio culturale in generale, Etrusco in particolare”.

“Abbiamo sempre lavorato in maniera integrata – sottolineano il Direttore Regionale dei Musei della Toscana Casciu e la direttrice del Mnec Maria Angela Turchetti – con il Comune, il territorio e tutte le Istituzioni locali e continueremo a farlo per il bene della comunità e dei territori stessi. Nel ringraziare tutti coloro con cui lavoriamo in stretta collaborazione, in questa circostanza aggiungiamo i più sentiti ringraziamenti ai Carabinieri del Nucleo Tutela e alla Procura della Repubblica di Udine che con il loro intenso lavoro sono stati decisivi per il recupero del bronzetto. Un’operazione sinergica che ci auguriamo possa portare al rientro di tutto il materiale trafugato dal Museo nel 1971 e che possa contribuire alla piena godibilità del Museo stesso e del patrimonio culturale territoriale”.

Il bronzetto, dunque, è tornato “a casa” e rimarrà in maniera permanente in esposizione all’interno del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, visibile a cittadini e turisti che lo vorranno, negli orari di apertura del Museo. Per info sul Museo Nazionale Etrusco di Chiusi 057820177. Per info sui Musei della Città di Chiusi uniti da biglietto unico museale Città di Chiusi Card VisitChiusi.it, ufficio turistico comunale Proloco Chiusi 0578227667, o direttamente nei singoli Musei.