Dall’Ufficio Comunicazione del Comune di Chiusi riceviamo e pubblichiamo la seguente dichiarazione del Sindaco di Chiusi Bettollini. (ndr)
“In politica verità è sincerità sono due parole
rivoluzionarie. Io e la mia maggioranza, per avere un voto in più, non
mentiremo mai ai nostri cittadini. Le menzogne le lasciamo alle opposizioni. Il
confronto con i cittadini è sempre un momento di crescita e di democrazia, ma
in veste di sindaco non posso prestarmi al teatrino di un’assemblea convocata e
organizzata su fondamenta di menzogne e sulla volontà di provocare,
deliberatamente, paura tra i cittadini al solo scopo di danneggiare il gruppo
di maggioranza. Ancora una volta è stato diffuso un volantino volutamente
scorretto dove, nonostante si sappia di mentire, si continua a usare la parola
“carbonizzatore” a scopo evidentemente propagandistico; come del resto fatto in
passato con la diffusione di un volantino con le ciminiere dell’Ilva di
Taranto: l’esempio d’eccellenza delle fakenews nostrane . Probabilmente le
minoranze, tanto quelle in consiglio quanto quelle fuori, auspicano di
raccogliere, in questo modo, qualche voto vista l’inconsistenza della propria
azione durante tutto il mandato amministrativo. Per l’ennesima volta ricordo,
che il progetto di Acea non può, in nessun modo, prevedere un carbonizzatore o
un inceneritore o un termovalorizzatore perché il consiglio comunale di Chiusi
ha vietato la realizzazione di quel tipo di impianti. Gli unici interventi
ammessi sono mirati al miglioramento ambientale dell’area partendo dalla
bonifica di tutta la zona e dalla demolizione dell’attuale impianto di
trattamento rifiuti (ex bioecologia) con investimenti di oltre a sei milioni di
euro. Tutto il resto sono menzogne belle e buone. Per quanto riguarda le
dichiarazioni a mezzo stampa fatte dalla Lega non voglio perdere neanche troppo
tempo a discutere con i rappresentanti di un partito, che per bocca del loro
“capitan Salvini” incentivavano la realizzazione di inceneritori in tutte le
Province italiane. Rendetevi conto che squallore! A chi propaganda odio posso
solo dire che i rifiuti non si bruciano, ma si recuperano in modo
sostenibile senza emissioni in atmosfera. Discorso diverso, invece, per gli
organizzatori dell’assemblea di qualche sera fa, ovvero i rappresentanti del
Comitato Cittadino e i Cinque Stelle chiusini visto che a loro posso dire, che
sono veramente contento dell’imminente inizio dell’inchiesta pubblica voluta
dalla Regione Toscana nella quale, in primis, proprio il Comitato e i loro
esperti avranno l’occasione di portare, di fronte a scienziati ed alle
Università di Siena Pisa e Firenze al di sopra delle parti, le proprie
ragioni. Alle assemblee dell’inchiesta pubblica parteciperò con grande
interesse perché il primo a voler essere convinto dell’assoluta sicurezza del
progetto Acea per la salute dei cittadini sono, indiscutibilmente, proprio io
in quanto prima di essere sindaco sono un cittadino di Chiusi, che vive a
Chiusi con la propria moglie e due figlie. Ovviamente attenderemo gli esiti
dell’inchiesta pubblica, che determinerà il proseguo o il termine di questa
storia, ma indipendentemente da questo penso che tutti noi dovremmo fare un
grande scatto culturale se veramente vogliamo il bene dei nostri territori e
dei nostri figli. E’, infatti, inutile riempirsi la bocca con parole come
plastic free, energia green o partecipare al Fryday for Future di Greta
Thumberg se poi quello che sappiamo diffondere è solo paura dell’innovazione.
Per anni ci hanno inculcato che la parola rifiuto è sinonimo di tumore e,
quindi, motivo del più grande timore di ogni essere umano, ma le cose non
devono per forza essere così. E’ arrivato il momento di aprire gli occhi e di
abbracciare appieno il concetto di economia circolare. Il rifiuto buono, quello
organico e biologico, infatti, non deve essere più bruciato o termovalorizzato,
il rifiuto deve essere trasformato in un nuovo prodotto utilizzabile nella vita
quotidiana da ognuno di noi. Per fare questo però servono impianti industriali
di nuova generazione, che ovviamente nella salvaguardia dell’ambiente e della
salute pubblica, permettano questo processo di trasformazione senza emissioni.
Non possiamo mandare i nostri figli all’Università per studiare nuove
tecnologie e poi avere paura del risultato dei loro studi. Solo applicando
concretamente il concetto di economia circolare sarà possibile salvare
veramente il nostro pianeta, i nostri territori e garantire un nuovo futuro
alle generazioni dei nostri figli. Invito la partecipazione agli incontri organizzati
dalla regione per l’inchiesta pubblica, che si sigleranno per due mesi a
partire dal 12 Novembre, dove arriverà la verità è termineranno così le
strumentalizzazioni”