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Chiusi. I Consiglieri dimissionari della Banca Valdichiana ne spiegano i motivi

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(comunicato stampa) I sottoscritti Cinzia Alimento, Valentina Frullini, Carlo Capeglioni e Marco Margheriti, membri del CdA di Banca Valdichiana di Chiusi e Montepulciano, nella seduta consiliare di martedì 4 febbraio 2020, hanno rassegnato con decorrenza immediata le proprie dimissioni dalla carica di amministratori della banca.

La decisione sofferta – ma ritenuta quanto mai necessaria e dettata dalla responsabilità – vuole manifestare pubblicamente tutto il dissenso nei confronti dell’attuale governance, sia per non condivisibili metodologie nella valutazione delle scelte strategiche sia per le divergenti modalità di gestione delle funzioni attribuite al CdA.

I sottoscritti inoltre intendono prendere le distanze ed esternare la loro profonda disapprovazione nei confronti dei processi sia di informazione al pubblico sia di comunicazione istituzionale della Banca. Ciò con particolare attenzione alle ultime dichiarazioni in merito alla vicenda della fusione e ad alcune pubbliche informazioni non veritiere e fuorvianti che, ad avviso degli scriventi, espongono – immeritatamente – la Banca a potenziali danni reputazionali, minando un patrimonio di umanità e di sensibilità da tutti riconosciuto.

I sottoscritti auspicano un ritorno ai princìpi e alle finalità mutualistiche del Credito Cooperativo, e si augurano che gli amministratori – forti di una storia più che centenaria per la ex Bcc Chiusi e quasi centenaria per la ex Bcc Montepulciano – ritrovino non solo le radici ma anche l’attualità di una fiducia, che parte sì dal risultato economico, ma si rende viva nei rapporti di correttezza con la base sociale, la clientela e tutto il territorio di competenza.