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Chiusi. Elezioni Comunali. “Chiusi Futura”. “Lista e programma amministrativo”

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(Riceviamo e pubblichiamo)

Lista civica “Chiusi Futura”

 PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

ELEZIONI COMUNALI DEL 3 e 4 OTTOBRE 2021

Candidato Sindaco

Massimo Tiezzi

Imprenditore

Candidati alla carica di Consigliere Comunale

Capuccini Francesca

Avvocato

Gisella Zazzaretta

Laureata in lettere, fondatrice della Pubblica assistenza di Chiusi e della Tavola di Rene’

Luciano Fiorani

Ferroviere in pensione

Gaetano Gliatta

Imprenditore nel turismo e nel commercio elettronico

Lucia Lelli

Architetto

Teodor Catalin Ariton

Impiegato

Tiziana Marroni

Liceo classico, facoltà di scienze biologiche

Francesco Ferroni

Perito tecnico commerciale impiegato nella G.D.O.

Gabriella Bennati

Medico Dentista

Gabriele Baglioni

Impiegato bancario

Paola Bui

Impiegata bancaria

Luca Morelli

Impiegato

 

SOMMARIO

INTRODUZIONE. 4

TERRITORIO.. 7

AMBIENTE. 7

ACEA. 8

AGRICOLTURA – ENOGASTRONOMIA. 9

URBANISTICA, INFRASTRUTTURE, LAGO DI CHIUSI 9

PARCHEGGI 9

DECORO URBANO.. 9

SPAZI PER ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCIALI 10

SERVIZI 10

RIFIUTI 10

TRASPORTI 11

ONERI DI URBANIZZAZIONE E DI ALTRA NATURA AFFINE. 11

STRADE. 12

VERDE PUBBLICO.. 13

LAGO DI CHIUSI 13

ECONOMIA. 15

TURISMO.. 15

LAVORO E IMPRESE. 16

RAPPORTO CON I CITTADINI 17

COMUNICAZIONE E TRASPARENZA. 17

SOCIALE. 18

SCUOLA. 19

SANITÀ. 20

CULTURA, INFORMAZIONE E ASSOCIAZIONI 20

SPORT E GIOVANI 21

NUOVO PALAZZETTO DELLO SPORT. 21

PISCINA INTERCOMUNALE. 21

INTRODUZIONE

Occorre innanzitutto una premessa per ricordare a noi stessi l’incredibile importanza del nostro territorio. Chiusi fu, un tempo, una delle più importanti città dell’Impero Etrusco nel periodo compreso tra il 7° e il 5° secolo AC. La città che si estende davanti ai nostri occhi oggi è un’incantevole armonia di ingegno etrusco, abilità romana e battaglie medievali.

Chiusi sorge in un territorio di grande pregio e rara bellezza, ricchissimo di storia, arte, cultura e straordinaria tradizione enogastronomica.

Nel nostro territorio troviamo un meraviglioso lago che è, probabilmente, il bacino più bello dei pochi presenti in Toscana, regione tra le più ambite del pianeta.

Un luogo dove è ancora possibile trovare l’autenticità delle relazioni umane, il senso di tranquillità, la convivialità, il cibo buono e genuino. Tutto ciò, a differenza di quanto osserviamo, ha smesso di attirare comunità di nuovi cittadini Italiani e non; addirittura il trend sulla popolazione ha, negli ultimi anni, preso una pericolosa piega negativa che va di pari passo con l’impoverimento generale della nostra comunità.

Seguendo l’andamento della curva demografica dal 2001 in poi, si evidenzia la preoccupante deriva, verso il basso, già a partire dal 2007.

Occorre considerare che i dati non tengono conto del lungo periodo di pandemia e lasciano purtroppo intuire che il numero degli abitanti possa risultare già a breve sotto la soglia psicologica degli 8.000 abitanti.

Stiamo vivendo, pertanto, un periodo di marcata incertezza e difficoltà, soprattutto perché la popolazione sta invecchiando e il paese si sta spopolando. Da un lato c’è la bassa natalità, diffusa un po’ ovunque in Italia, dall’altro la mancanza di opportunità per una giovane famiglia o per chi una famiglia la vuole costruire. Questo clima di sfiducia ha fortemente minato il tessuto sociale, rischiando sia di disgregare quel raro senso di comunità così difficile da trovare in altri luoghi, sia di far perdere il senso di appartenenza al paese.

Ma chi in questo borgo è nato o chi ha scelto di mettere qui radici, ha il diritto di ritrovare quelle qualità uniche di un paese, ancora per certi aspetti incontaminato, che compensano gli oggettivi disagi del viverci.

Per questo motivo pensiamo che sia urgente un intervento forte e significativo che:

  • Parta dalla necessità di rimettere in moto la macchina operativa del comune, elemento imprescindibile per attuare qualsiasi azione di governo;
  • Miri a valutare i motivi per cui molti nostri borghi confinanti riescano a far funzionare la macchina amministrativa meglio di come è stato fatto, fino ad oggi, da noi.
  • Preveda una mirata, ma finanziariamente sostenibile, programmazione di investimenti ed opere pubbliche, capaci di cogliere i reali bisogni dei cittadini e dare una svolta determinante allo sviluppo e all’economia del nostro territorio.

Per questo motivo, dunque, abbiamo dato vita alla Lista Civica CHIUSI FUTURA il cui candidato sindaco, un Chiusino molto attivo nella comunità, è riuscito a raccogliere attorno a sé persone appartenenti alle diverse anime del paese e provenienti da differenti esperienze politiche, ma unite per l’interesse della nostra cittadina.

Persone che hanno deciso di condividere energie e competenze per confrontarsi sulle scelte da effettuare per risollevare il paese, con la volontà di anteporre l’interesse della comunità.

Filo conduttore del nostro programma è il desiderio di UNIRE, COMUNICARE e COINVOLGERE, cercando di fare rete e favorendo un senso di comunità coinvolgendo attivamente la cittadinanza, mettendo in campo progetti concreti, misurabili e innovativi a favore del territorio, investendo in progetti legati all’imprenditorialità, alla sostenibilità e alla valorizzazione dei cittadini stessi.

Tutte le azioni, tra loro coordinate e il più possibile condivise con la comunità, dovranno partire dalla necessità di salvaguardare il nostro TERRITORIO inteso come importante patrimonio storico, culturale, paesaggistico e naturale, un’eredità che dobbiamo e vogliamo salvaguardare e tramandare, ma anche un’opportunità da cogliere e sfruttare per il pieno benessere collettivo. Una grande risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio e dell’agricoltura, che deve essere valorizzata attraverso una serie di azioni concrete nei settori della viabilità e della sentieristica, delle attività turistico-ricettive, della protezione dell’ambiente e delle risorse idriche.

La sfida più grande che dovrà essere affrontata è quella di rilanciare il territorio dal punto di vista imprenditoriale, OCCUPAZIONALE e turistico. Vanno messe in campo delle azioni concrete volte a invertire la tendenza allo spopolamento e cercare di riscattare la nostra realtà attraverso interventi e investimenti per la creazione delle condizioni ideali per uno sviluppo imprenditoriale. Tutto ciò attraverso contributi e incentivi, per esempio, che rendano più “conveniente” investire nel nostro comune, rispetto ad altre zone, per progetti o imprese nel campo dell’agricoltura, del turismo o in altre attività produttive che si concilino con il territorio e con l’ambiente.

Centrale, nella definizione degli interventi, sarà il benessere delle PERSONE, inteso come espansione piena della cittadinanza, raggiungibile attraverso politiche sociali che permettano a tutti l’accesso a risorse e opportunità che migliorino la loro qualità di vita. Le esigenze delle famiglie residenti, di bambini, giovani, adulti e anziani, saranno così il fine verso cui si rivolgeranno le azioni nel campo del sociale, della scuola, della sanità, della cultura, dell’associazionismo e dello sport.

Protagoniste saranno la società e lo stare insieme, per questo sarà fondamentale comunicare e coinvolgere tutti; grande attenzione sarà quindi posta alla comunicazione digitale con la comunità e alla creazione di una “rete” dei GIOVANI che favorisca la loro partecipazione all’azione di governo e che possa altresì coinvolgere quei ragazzi, nostri concittadini che, per ragioni di studio o di lavoro, vivono il nostro paese solo saltuariamente.

TERRITORIO

Il consumo di suolo, con il conseguente degrado del territorio e la perdita delle funzioni dei nostri ecosistemi, continua ad un ritmo non sostenibile e costituisce uno dei più importanti argomenti di intervento dei prossimi anni.

La Legge regionale 65/2014 afferma, tra i suoi principi cardine, la riduzione del consumo di suolo.

Purtroppo in questi anni i risultati raggiunti sono assolutamente insufficienti.

Il nostro comune, con il suo Piano Operativo, prevede un consumo di suolo tra i più alti dell’intera provincia nonostante oltre il 30% del patrimonio edilizio esistente sia inutilizzato (Fonte Censimento ISTAT 2011).

Un consistente contenimento, coerente anche con l’obbiettivo delle Nazioni Unite di allineamento del consumo di suolo alla crescita demografica reale entro il 2030, è la premessa per garantire una ripresa sostenibile dei nostri territori attraverso la promozione del capitale naturale e del paesaggio, la riqualificazione e la rigenerazione urbana.

Per questo riteniamo indispensabile la revisione del Piano Strutturale e del Piano Operativo in modo da limitare il consumo di nuovo suolo e favorire il riuso e il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Sarà necessario rivedere le previsioni di nuove edificazioni, rendere obbligatorio il censimento e la rilevazione del patrimonio edilizio esistente e inutilizzato, mettere a punto politiche amministrative di incentivi/disincentivi economici e fiscali rispettivamente per il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e per la nuova edificazione.

AMBIENTE

Nella nostra cultura sono da sempre innati il rispetto, la tutela e l’attenzione per la salvaguardia del territorio, valori che vogliamo continuare a difendere, attraverso la promozione e il riconoscimento delle insite potenzialità, come strumenti e volano per uno sviluppo sostenibile.

Chiusi ha il diritto e il dovere di trasformare le proprie ricchezze ambientali in un volano economico, per questo sentiamo la necessità di convogliare le energie sulla valorizzazione dell’ambiente, basando su di esso, in maniera sostenibile, un nuovo sviluppo economico.

Pertanto intendiamo:

  • Promuovere la formazione e la presenza di guide ambientali
  • Aumentare e migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti, anche attraverso la sensibilizzazione e l’informazione, e spingere il più possibile verso lo studio di un’eventuale raccolta di rifiuti organici da utilizzare come compost per le aziende agricole.
  • Monitorare il terreno di tutta l’area artigianale delle Biffe per rilevare la presenza di nichel, manganese e ferro.
  • Attivare il monitoraggio dell’aria finalizzato al contenimento della eventuale immissione di sostanze inquinanti in atmosfera.
  • Incentivare il ripristino e la manutenzione delle strade

ACEA

La vicenda ACEA è tutta ancora aperta e la nostra amministrazione si adopererà, con tutti i mezzi a disposizione, per disinnescare definitivamente questa iniziativa.

Occorre che la cittadinanza tutta prenda coscienza che il terreno è di proprietà della multiutility romana perché ceduto dalla nostra attuale amministrazione.

Questo presupposto non può lasciarci tranquilli in ordine a possibili insediamenti di processi industriali non desiderati.

Ricordiamoci tutti che il fondamentale prerequisito per la qualità della vita è la salubrità dell’ambiente.

Contrasteremo, con ogni mezzo possibile, la realizzazione, in quell’area, di in distretto interregionale dei rifiuti e la possibile riproposizione da parte di ACEA di un impianto di trattamento dei fanghi dei depuratori delle fogne di Toscana e Umbria, l’ampliamento dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali ex Bioecologia (acquistata da ACEA), e da ultimo, l’annunciato trasferimento nell’area ex Nigi dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi di Cascina Pulita oggi situato ai Quattro Poderi.

Tutti elementi che, con la loro realizzazione, porterebbero alla costituzione di un mega centro di trattamento rifiuti che confligge in modo radicale con le esigenze della popolazione. Il tutto in palese violazione del principio di prossimità.

AGRICOLTURA – ENOGASTRONOMIA

La funzione dell’amministrazione deve tendere ad agevolare e sostenere le attività economiche possibili nel comune, per questo è indispensabile conoscere la realtà storica e attuale delle imprese a vocazione agricola ed artigianale del nostro territorio e mantenere con esse una comunicazione costante.

A questo scopo intendiamo:

  • Potenziare le attività economicamente compatibili con la salvaguardia del territorio: olivicoltura, vigneto, bosco, seminativo e pastorizia valutando anche la possibilità che sia tutto trasformabile in biologico. Questo tipo di produzione può essere utilizzato per fornire la mensa scolastica, negozi alimentari, ristoranti e fruitori del turismo rurale in una logica di valorizzazione e difesa della qualità della
  • Gestire il rapporto con i Consorzi di Bonifica per la tutela idrogeologica del
  • Sostenere le produzioni eno-gastronomiche che nel territorio presentano già punte di

URBANISTICA, INFRASTRUTTURE, LAGO DI CHIUSI

Viste le criticità e le necessità della comunità in merito all’assetto urbanistico, il nostro obiettivo sarà promuovere uno studio di progettazione finalizzato al recupero e alla riqualificazione della viabilità, di piazze, parcheggi, aree verdi e percorsi pedonali di collegamento dei centri storici con le abitazioni fuori dalle mura, al fine di valorizzare il nostro meraviglioso territorio.

PARCHEGGI

  • Regolamentazione dell’uso di parcheggi esistenti in modo da far rispettare il limite di sosta in
  • Studio di idonee aree per nuovi parcheggi, in modo da risolvere definitivamente le criticità.

DECORO URBANO

  • Recupero dei vicoli secondari dei centri storici (con sistemazione della pavimentazione, illuminazione, etc.).
  • Sostegno e promozione di interventi di valorizzazione e/o restauro degli immobili di valore storico e artistico presenti sul nostro territorio che in questo momento sono in stato di abbandono
  • Progetto per uniformare l’arredo urbano (cestini, panchine, illuminazione, cartellonistica, aiuole, ) e per favorire l’allestimento esterno delle attività commerciali.
  • Progetto per favorire il recupero delle facciate dei palazzi nei centri storici e commerciali naturali.
  • Recupero, sostituzione ed implementazione dei servizi igienico/sanitari
  • Riqualificazione del
  • Adeguamento e potenziamento delle attrezzature in dotazione alla squadra esterna degli operai comunali, compreso lo spazzamento e la pulizia meccanica delle

SPAZI PER ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCIALI

  • Riqualificazione della zon PAIP.
  • Riqualificazione dei magazzini e spazi logistici comunali per mezzi e attrezzature del

SERVIZI

  • Il comune di Chiusi dovrà impegnarsi in tutte le sedi istituzionali nell’attuazione del D.P.R. 116 del 18/07/2011 in attuazione dell’esito referendario che ha stabilito che l’acqua è un bene pubblico. Promuoveremo anche a Chiusi, come è stato fatto in altri comuni, l’adozione di una nuova fatturazione che preveda 50 litri al giorno gratuiti per tutti.
  • L’allaccio, in tempi possibilmente brevi, di tutte le utenze alla rete di depurazione.

RIFIUTI

  • Le tariffe sono cresciute enormemente negli ultimi anni a fronte di una diminuzione dei rifiuti. Paghiamo essenzialmente il funzionamento della “macchina” (inceneritori, discariche…) e non il servizio. Il sistema deve essere ricostruito sui principi della legge nazionale: riduzione dei rifiuti, riuso, riciclo. Secondo noi bisogna eliminare il conflitto di interessi con la cessione della proprietà pubblica di tutte le società di gestione e l’annullamento del contratto in essere (finito tra l’altro al vaglio della Corte dei conti e della magistratura).
  • Riprendere l’autonomia decisionale abrogando ATO Toscana sud. Costituzione di associazioni tra comuni su nuovi ambiti territoriali limitati e omogenei. L’assegnazione di maggiori quote di controllo ai comuni virtuosi (quelli che producono meno rifiuti e che fanno maggiore raccolta differenziata). Ora contano di più i comuni in cui hanno sede gli inceneritori e gli altri impianti. Chiusi, che ha una quota rilevante di raccolta differenziata, oggi non vede riconosciuto questo impegno.
  • Un nuovo Piano di gestione dei rifiuti deve puntare a “rifiuti zero”, al riuso e al riciclo.
  • Le tariffe per lo smaltimento riteniamo che debbano essere dimensionate con l’effettiva quantità di rifiuti prodotta e non in base alla superficie dell’immobile o sul numero di componenti del nucleo familiare.

TRASPORTI

  • Sollecitare presso gli Enti competenti la necessità di far tornare la stazione ferroviaria uno scalo passeggeri in grado di riacquisire quella importanza fondamentale in considerazione della centralità rispetto al territorio. I benefici di ciò saranno leggibili anche in chiave turistica e di servizio per i cittadini pendolari di Chiusi e dei paesi limitrofi.
  • Istituzione di ZTL stagionali, o comunque periodiche, sia a Chiusi Città che alla Stazione, concertate con le esigenze degli operatori commerciali e con la cittadinanza.
  • Valutare un accesso alternativo al Centro Storico onde alleggerire il traffico del “Leon d’Oro”.
  • Individuazione di un’area di parcheggio attrezzata e sosta a medio termine per auto, camper e pullman, tra le aree reperibili alla Stazione.
  • Proposta da rivolgere all’azienda Tiemme riguardante l’istituzione di navette in grado di coprire, quantomeno stagionalmente, un percorso che copra la distanza dall’area di parcheggio fino al centro storico e al lago.
  • Ulteriore abbattimento delle barriere architettoniche con innalzamento dell’attenzione verso ogni esigenza dei disabili.
  • Attivarsi per un miglioramento del trasporto ferroviario (linea per Siena, più intercity ed eventuale richiesta per ripristino della fermata dell’euronight).

ONERI DI URBANIZZAZIONE E DI ALTRA NATURA AFFINE

Il confronto di tale centro di costo per i nostri residenti, nei confronti dei comuni limitrofi, esempio Città della Pieve, risulta impietoso in quanto a nostra scarsa competitività.

Pur essendo, dette gabelle, diminuite nel corso degli ultimi anni, risultano ancora enormemente più alte rispetto al comune del Perugino che nell’ultimo ventennio ha così potuto esercitare una grande competitività portando via da Chiusi parecchie decine delle nostre imprese, imprenditori, lavoratori e cittadini nonché contribuenti.

A tali oneri si aggiunge una estrema farraginosità nella gestione delle autorizzazioni e una grande cavillosità nelle medesime che rendono, ulteriormente, molto poco attrattivo l’investimento nel nostro territorio rispetto alla maggior parte quelli limitrofi.

Nonostante il taglio effettuato dall’attuale amministrazione nel 2016, appena insediata, ad oggi le tariffe degli oneri di urbanizzazione sono ancora molto alte e per certi versi, in alcuni casi, decisamente fuori mercato.

All’occhio balzano sicuramente questi dati:

1)      In caso di una eventuale deruralizzazione (quindi trasformare un fabbricato realizzato come agricolo in civile abitazione) non è possibile corrispondere un onere a metro cubo pari a circa 28,00 euro/mc. quando i limitrofi comuni toscani (vedi Cetona) hanno tariffe irrisorie a confronto; ripeto, prima dell’intervento del 2016 dell’amministrazione che lo decurtò del 50%, addirittura questo onere a metro cubo era pari a 56 euro; è chiaro che, nell’ottica di favorire investimenti ed attrarre nuovi potenziali cittadini che intendono investire nel nostro paese, occorre allinearsi alle tariffe degli altri comuni limitrofi per cercare di essere competitivi.

2)      Altro aspetto da non sottovalutare è l’onere da versare nel caso una qualsiasi proprietà non disponga di sufficienti spazi a parcheggio privati, la famosa monetizzazione dei posti auto; questo tipo di intervento, ad esempio, nel caso di un intervento di cambio d’uso nel centro storico o nello stesso centro città dello scalo, è estremamente oneroso e sicuramente disincentivante se si vuole essere attrattivi e cercare di recuperare i tanti immobili in vendita e/o in disuso presenti.

3)      Per tutte le proprietà immobiliari da tempo in vendita e/o in disuso (penso al centro di Chiusi Scalo) sarebbe importante impostare un circolo virtuoso che porti gli attuali proprietari a vendere (magari innalzando le tasse sugli immobili da tempo sfitti e in vendita) e gli acquirenti ad essere incentivati a comprare (penso ad un abbattimento degli oneri di urbanizzazione togliendo la famosa monetizzazione dei parcheggi di cui al punto 2) ed in generale regolamenti più snelli che portino al recupero dei tanti immobili da tempo in disuso.

4)      Sarebbe opportuno riattivare lo sportello unico dell’edilizia gestito direttamente dal comune e non come ora, tramite il SUAP che gestisce ad esempio tutte le pratiche edilizie delle attività produttive e tutte le pratiche di autorizzazione tramite la Soprintendenza; un ente inutile, un semplice passa carte, con costi per i cittadini e tempi biblici per il rilascio delle autorizzazioni. Ad esempio, nella vicina Umbria, ogni comune gestisce autonomamente questo tipo di pratiche ed il cittadino si interfaccia appunto direttamente con il proprio comune e non con un ente che, ad oggi, ha la sola funzione di passacarte tra il comune di riferimento e gli enti chiamati in causa;

In linea generale, visto che è noto che l’edilizia privata è il motore di ogni comune, occorre decisamente un cambio di passo in modo da essere attrattivi ed incentivare gli investimenti con una decisa sburocratizzazione delle procedure per quanto di competenza dell’amministrazione.

STRADE

  • Riordino e riqualificazione delle viabilità vicinali e comunali, con particolare attenzione all’istituzione di strade alternative di collegamento in caso di
  • Valutazione di nuovi collegamenti per connettere Chiusi Scalo a Chiusi Città.
  • Valutazione sul traffico pesante che insiste su via Cassia Aurelia nel pieno del centro di Chiusi Scalo e possibili alternative.

VERDE PUBBLICO

  • Considerare ogni spazio verde parte integrante di tutto il verde cittadino da inserire nel piano urbanistico generale.
  • Recuperare e sistemare il verde pubblico nel rispetto del contesto botanico, storico, architettonico esistente e delle esigenze fisiologiche delle piante, scegliendo in particolare specie arboree il più possibile autoctone.

LAGO DI CHIUSI

Sito di interesse comunitario (SIC) appartenente alla Rete Natura 2000, classificato dalle due Direttive europee “Uccelli” e “Habitat” rispettivamente Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Zona Speciale di Conservazione (ZCS), e per questo sottoposto da oltre 20 anni a numerose normative nazionali e regionali di tutela, conservazione e valorizzazione del suo patrimonio naturalistico e ambientale. Regolamentato da almeno 6 “Piani” dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale (Piano di Gestione delle Acque, Piano di Gestione Rischio Alluvioni, Piano Assetto Idrogeologico, Piano Qualità delle Acque, Piano di Bilancio Idrico, Piano Riduzione Rischio Idraulico) alcuni dei quali finalizzati a contrastare l’interramento e l’inquinamento delle sue acque da coltivazioni agricole e da allevamento.

Nonostante questa selva di norme non è mai stato redatto e approvato il “Piano di Gestione” con il quale definire e attuare le norme operative di tutela e salvaguardia, ricercare fondi, promuovere il coordinamento degli Enti competenti nei diversi settori (Genio Civile, ARPAT, Autorità di Bacino, Regione) ed esercitare l’azione di controllo sulla corretta attuazione delle diverse normative. Il Comune di Chiusi è uno dei pochi comuni della provincia di Siena oltre a Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, Siena, Sinalunga e Monteriggioni a non avere aree del proprio territorio classificate “zona rurale” con la conseguenza di non poter accedere ai finanziamenti previsti dal Piano Ambientale ed Energetico della Regione per la copertura del 100% delle spese necessarie alla formazione del Piano di Gestione del lago.

L’abbandono delle vasche di decantazione delle acque di piena ha fatto sì che l’apporto solido giunto al lago negli ultimi 40 anni sia stato di circa 1,651 mln mc. e sul suo fondo ci sia uno strato di limi e fanghi spesso 2,5 mt. (Fonte: Relazione di Incidenza alla Valutazione Ambientale Strategica della Variante n.3 al Piano Operativo).

Esiste un progetto approvato con delibera comunale nel Gennaio 2008, non più portato avanti, che prevede la realizzazione di una vasca di costante decantazione delle acque del torrente Tresa, nonché di una vasca di costante decantazione delle acque dei fossi Marino, Rielle e del torrente Montelungo nonché del Gragnano oltre che del fosso umbro della Bacocchia, nonché il dragaggio di una parte del lago di Chiusi.

Stante l’inquinamento del lago, dovuto al suo interramento, queste opere si rendono ad oggi necessarie onde evitare che vengano riversati sul lago sedimi solidi.

Riteniamo sia molto utile eseguire anche il carotaggio sulle acque alla foce degli immissari.

Pertanto ci impegniamo a portare avanti il progetto cercando di reperire i fondi necessari per la realizzazione delle opere appena descritte interfacciandoci con gli uffici regionali preposti all’erogazione e all’investimento dei medesimi.

Stante la fioritura delle microtossine sarebbe auspicabile consultare alcuni tecnici che si occupano della materia per valutare le possibili soluzioni che limitino i danni da inquinamento.

La nostra amministrazione si adopererà per valutare la possibilità di far classificare l’area del lago come “zona rurale” e per dotarsi del piano di gestione del sito Natura 2000 Lago di Chiusi.

Ci impegneremo altresì alla verifica dello stato di avanzamento circa lo stato del collegamento del canale di drenaggio delle acque meteoriche del versante umbro con il depuratore di Pian delle Torri e al ripristino delle vasche di decantazione per contrastare inquinamento ed interramento del bacino.

ECONOMIA

Il covid si è abbattuto su una città in crisi profonda. L’indicatore demografico non mente: una città da cui la gente fugge non è in buona salute. Il comune non crea posti di lavoro, ma può creare le condizioni favorevoli per dare impulso alle nuove attività. Quelle basate sulla conoscenza, prima di tutto.

Massima attenzione all’efficienza energetica pubblica e privata. Dovremo muoverci nella direzione di una produzione energetica distribuita e verso una decisa riduzione dei consumi.

Parlare di turismo significa innanzi tutto predisporre una città più curata e accogliente.

Su questo versante vanno fatti i maggiori sforzi per intercettare i flussi turistici presenti nella zona.

Il Comune dovrà essere di aiuto, non d’intralcio, per tutte le attività economiche.

Diremo però basta all’insediamento di nuove industrie insalubri. Siamo al completo.

Faremo di tutto perchè Chiusi torni ad essere una città laboriosa e, con l’uso delle nuove tecnologie abbiamo la possibilità di trattenere qui i nostri giovani.

In questo specifico momento occorrerà che l’amministrazione comunale monitori con attenzione la disponibilità di fondi e finznziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR per risollevare l’economia della nostra comunità.

TURISMO

Occorre veicolare in maniera opportuna e attraverso i canali più performanti, l’immenso patrimonio storico, artistico, e ambientale del nostro paese.

Riconsiderazione delle capacità ricettive esistenti e necessità di rendere sinergico quanto già presente sul territorio. Attrarre, con la realizzazione delle necessarie strutture e servizi (fibra), tutte quelle opportunità legate al mondo del lavoro: conferenze, riunioni e quanto gravita attorno al mondo della cinematografia e della pubblicità.

Caratterizzazione di ogni punto nevralgico e di accesso al territorio comunale attraverso la realizzazione di pannelli giganti e/o sculture in materiali vari per rendere visibile la nostra storia: Etrusca, Romana, Cristiana, Longobarda, evidenziare personaggi, episodi storici, caratteristiche peculiari gastronomiche o legate alle nostre eccellenze (campioni d’Italia palla al bracciale).

Ci attiveremo per:

  • Rendere l’Ufficio Turistico strumento attivo per la promozione integrata del territorio: potenziare i servizi al pubblico, favorire le attività promozionali e di comunicazione anche con la partecipazione a fiere e manifestazioni nazionali e internazionali del settore, allargare l’offerta turistica in condivisione e in rete con altri
  • Potenziare gli strumenti informatici in funzione alla promozione del territorio, delle sue attività, delle sue risorse e dei suoi
  • Ripristinare i sentieri storici con la creazione di una rete di percorsi di visita (pedonali, equestri, ciclovie, etc.) individuati da apposita segnaletica e inseriti in mappe cartacee o digitali (applicazioni mobile); realizzare uno studio di viabilità ciclabile e pedonale di collegamento tra gli
  • Valorizzare le produzioni enogastronomiche, già di alta qualità, anche come forma di attrazione di un turismo più interessato al territorio e alle sue
  • Migliorare significativamente la visibilità del patrimonio storico e dei ben tre musei di cui dispone la nostra città oltre alle catacombe che caratterizzano la nostra comunità come una delle più antiche civiltà del pianeta.

LAVORO E IMPRESE

La sfida più grande che dobbiamo affrontare in questo ambito è quella di rilanciare il territorio dal punto di vista imprenditoriale, demografico, occupazionale e turistico.

Per rendere conveniente e appetibile il nostro territorio crediamo che siano necessari alcuni interventi, investendo le importanti risorse economiche a disposizione del comune per creare le condizioni ideali per uno sviluppo imprenditoriale. La linea generale è quella di fornire strumenti che rendano più “conveniente” il nostro comune rispetto ad altre zone.

Pensiamo quindi di realizzare un pacchetto di incentivi e/o contributi volti a sostenere le aziende già presenti nel territorio e a provare di attirarne altre:

  • Contributi per l’acquisto di strumenti tecnologici migliorativi dal punto di vista
  • Sostegno economico iniziale in percorsi di ampliamento di attività.
  • Uno sportello di informazioni per le Aziende, in cui ci si possa informare sulla burocrazia, sui vari costi e sui documenti riguardo le varie attività, sia commerciali, sia artigianali. Questo per dare il massimo supporto su norme, leggi comunali e quant’altro possa interessare l’imprenditore/trice, nello svolgimento e/o sull’apertura di nuove attività.
  • Esenzione o riduzione, ove possibile, di tasse di interesse
  • Contributo per l’insediamento di una nuova attività e sostegno nella fase di start-up.
  • Valutare se esiste la possibilità di richiamare imprenditori offrendo la eventuale disponibilità di lotti C.A.I. in comodato d’uso gratuito o a prezzo moderato per, ad esempio 20 anni, con possibilità di riscatto finalizzato all’acquisto dopo il termine.

RAPPORTO CON I CITTADINI

COMUNICAZIONE E TRASPARENZA

La partecipazione è una ricchezza per la comunità, il confronto e il dibattito che ne derivano, devono costituire quella leva verso scelte ponderate e condivise che non hanno la pretesa di soddisfare ogni esigenza, ma quantomeno sono passate attraverso l’informazione, la conoscenza e una valutazione di merito necessarie per poter affermare di poter vivere coscientemente il proprio territorio.

Questa breve introduzione per affermare la necessità e la nostra determinazione ad intraprendere un nuovo percorso nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e la cittadinanza. Tra gli strumenti a disposizione per istruire quanto sopra proponiamo: Consigli Comunali con “question time” e aperti alla popolazione, quando necessario, per la rilevanza degli argomenti trattati, referendum consultivi, bilancio partecipativo, commissioni comunali aperte ed altri strumenti eventualmente consentiti dalla normativa vigente e dallo Statuto Comunale.

La Comunicazione istituzionale non ha finora raggiunto la cittadinanza in modo estensivo ed efficace: le informazioni non risultano tempestive e le ricerche documentali attraverso il sito web del Comune risultano complicate ed inefficienti.

Inoltre, pensiamo che chi vive a Chiusi abbia titolo e conoscenze per contribuire con le proprie idee alla realizzazione dei progetti comunali attraverso un processo di coinvolgimento e partecipazione della comunità.

Introdurremo quindi forme per incrementare la consultazione e l’interazione dei cittadini con specifiche aree per la segnalazione di problemi, la promozione delle attività del territorio, le attività delle associazioni e del volontariato e quanto emergerà per la trasparenza e la partecipazione.

Per far questo crediamo sia fondamentale:

  • Migliorare l’efficacia del motore di ricerca nel sito web istituzionale (per esempio permettendo la ricerca dei documenti in base al titolo o ai contenuti);
  • Rivedere pubblicamente i progetti che interesseranno la popolazione (es. scuola, arredo urbano, ), anche attraverso piattaforme digitali e l’utilizzo dei Social Network, prima della stesura del progetto esecutivo allo scopo di raccogliere il contributo di tutti in tempo utile e ottenere così risultati fruibili e condivisi;
  • Utilizzare il mezzo cartaceo per non escludere nessuna fascia della popolazione continuando a utilizzare forme comunicative più tradizionali come volantini, bacheche e opuscoli, distribuendoli nei punti d’incontro come negozi, sedi di associazioni o quant’altro;
  • Organizzare assemblee pubbliche per affrontare le problematiche che insorgeranno o per informare sull’attività dell’ente e/o condividere le

SOCIALE

Da molti anni, purtroppo, la popolazione di questo comune diminuisce costantemente. L’età media della popolazione aumenta e le nuove famiglie, che potrebbero abitare qui, scelgono di andare in altri luoghi; per noi è quindi necessario, svolgere azioni concrete per invertire questa tendenza e per cercare di riscattare la nostra realtà.

Quanto sopra risulta, peraltro, particolarmente aggravato dal persistere della pandemia globale.

Rivolgeremo particolare attenzione alle nuove famiglie che decidono di risiedere nel Comune e alle famiglie già residenti; ai bisogni, ai desideri e alle attività quotidiane di adolescenti e giovani, con interventi mirati su spazi e occasioni di ritrovo, incontro e confronto; ai giovani adulti, cercando di operare sulla formazione professionale e sulla creazione di sbocchi lavorativi. Saranno inoltre promossi progetti a favore dei bambini con servizi riguardanti l’educazione, l’arricchimento culturale e la qualità della vita; valorizzate le iniziative per coinvolgere gli anziani e per sostenere le famiglie con anziani non autosufficienti.

Per questi motivi ci proponiamo di:

  • Intervenire economicamente a sostegno dei nuovi nuclei familiari residenti, attraverso la conferma di contributi alle famiglie che intendono iscrivere i propri figli all’asilo nido comunale, eventualmente considerando meccanismi di contribuzione per le nuove
  • Valutare la possibilità di sostituire il meccanismo del sussidio a fondo perduto con uno scambio alla pari tra benefit ottenibili e opere prestate alla comunità.
  • Intervenire economicamente a favore dei nuclei familiari residenti per l’acquisto e/o affitto della prima casa e studiare la possibilità di rinegoziare mutui, attraverso banche convenzionate, per i
  • Rete attiva tra comune, associazioni e Caritas per arginare i tanti bisogni, visibili e non, che la nostra comunità presenta. Valorizzazione delle associazioni presenti sul territorio che, in sinergia, possono supportare l’accoglienza e l’integrazione dei cittadini, italiani e stranieri, che hanno bisogno di aiuto.Possibilità di creare una casa di accoglienza ed una mensa ad accesso libero ubicata a Chiusi Scalo dove, a causa della stazione ferroviaria, tanti destini si intrecciano. Volontà politica di far evolvere l’accoglienza in integrazione creando possibilità di lavoro laddove risultino delle carenze: manutenzione dei giardini pubblici, cura del verde, ecc.

SCUOLA

La scuola del Comune presenta delle potenzialità che possono, e devono, compensare le criticità che fino ad ora la hanno caratterizzata, in modo da renderla competitiva.

La nostra realtà scolastica dovrebbe infatti fungere da centro di promozione culturale, sociale e civile e dialogare con il territorio per accoglierne sollecitazioni e stimoli.

Fine ultimo dei diversi interventi sarà la proposta di un piano di attività per ragazzi più ricco e appetibile, in grado di attirare bambini e famiglie sul territorio e farle sentire parte attiva dei progetti.

Esigenze fondamentali sono sia il miglioramento della struttura scolastica che l’arricchimento dell’offerta formativa, obiettivi raggiungibili anche grazie all’assidua attività dell’assessorato preposto a queste attività che le sorvegli, le monitori, le condivida con la comunità, accogliendo da essa suggerimenti.

Pertanto proponiamo:

  • Potenziamento del servizio di scuolabus comunali, prevedendo, se necessario, l’acquisto di un nuovo mezzo, anche per permettere i suddetti spostamenti e per effettuare visite e viaggi d’istruzione
  • Valorizzazione degli Istituti scolastici presenti nel Comune e ampliamento dell’offerta formativa.
  • Sostegno alle famiglie residenti, o che iscriveranno i propri figli nella nostra scuola, con contributi per l’acquisto dei libri scolastici (estendendo, se possibile, l’attuale contributo per la scuola primaria anche alla secondaria di primo grado), con l’estensione dei contributi per la mensa scolastica (interna e arricchita dall’utilizzo di prodotti locali), in modo da rendere il prezzo competitivo rispetto ai comuni limitrofi, con l’istituzione di borse di studio per studenti meritevoli, con l’inserimento di servizi di pre e post-accoglienza scolastica in modo da supportare le famiglie con genitori
  • Nelle mense scolastiche dovranno essere privilegiati i prodotti biologici e a km zero.
  • Collaborazione trasparente tra scuola e amministrazione comunale.
  • Ripristino dei servizi estivi per le famiglie.
  • Affiancamento comunale dell’insegnamento della lingua inglese e dell’informatica per tutti gli alunni delle scuole dell’obbligo di ogni ordine e grado.
  • E’ necessario istituire un apposito soggetto che promuova convenzioni con Università estere per l’istituzione di studi archeologici.

SANITÀ

Nostro obiettivo sarà il miglioramento e l’integrazione dell’offerta dei servizi sanitari erogata dall’attuale centro medico di Chiusi Scalo e dalla Casa della Salute di Chiusi Città. Valuteremo l’effettivo stato dei collegamenti tra il nostro comune ed il centro ospedaliero di Nottola per, eventualmente, potenziarlo.

Inoltre desideriamo rafforzare il rapporto con la Pubblica Assistenza, fiore all’occhiello del nostro comune e supportare le sue iniziative.

I soldi pubblici vanno investiti nelle strutture pubbliche e non in quelle private come è stato fatto a Chiusi.

Proporremo anche:

Attuazione del registro comunale dei tumori e delle patologie autoimmuni in collaborazione con i medici di base.

Attivazione di percorsi di arti creative per disabili (corsi di teatro, lettura, uscite…) in collaborazione con associazioni di volontariato No Profit.

Collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado per la sensibilizzazione e l’educazione a stili di vita atti a prevenire le più diffuse malattie sociali (cardiovascolari, diabete…) avvalendosi anche di esperti.

CULTURA, INFORMAZIONE E ASSOCIAZIONI

Il nostro compito in questo ambito sarà quello di sostenere e collaborare con chi produce cultura, promuovendo e garantendo la pluralità e il confronto culturale; In particolare, intendiamo:

  • Effettuare una attenta valutazione dello stato di bilancio della Fondazione Orizzonti in modo da poter azionare i necessari correttivi che dovessero emergere dalle relative considerazioni.
  • Implementare l’offerta e i servizi della biblioteca comunale per renderla più aperta e fruibile anche agendo, se necessario, sul
  • Riorganizzazione del mezzo” Chiusi Informa” che non dovrebbe essere, perlopiù, un mero strumento di propaganda per l’amministrazione in carica, ma un vero strumento di informazione e trasparenza a favore del cittadino: scadenze, opportunità, bandi, ecc.
  • Una politica culturale che sia economicamente commisurata alla nostra realtà. Gestione del teatro oculata.
  • Spettacoli frequenti e distribuiti su tutto il territorio. Contrastare il crollo degli stimoli culturali, soprattutto allo Scalo.
  • Affrontare la composizione multietnica e quindi multi culturale della popolazione.
  • Razionalizzare i tanti piccoli eventi e feste paesane per evitare sovrapposizioni.
  • Sostenere e coordinare il lavoro fondamentale dell’associazionismo, soggetto basilare sia per la formazione di una più forte identità sia per l’integrazione delle diverse anime che la

SPORT E GIOVANI

Porremo grande attenzione ai futuri interventi nel campo dello sport che consideriamo non solo elemento fondamentale di uno stile di vita sano, ma soprattutto occasione di socialità, di integrazione e di richiamo turistico nonché indispensabile strumento di educazione dei bambini e giovani. Per questo motivo ci proponiamo di:

  • Riconsiderare i contributi fino ad ora riservati ad Associazioni di carattere sportivo e incentivare, sostenere e promuovere, competizioni e manifestazioni sportive.
  • Consulta dello sport con le varie associazioni sportive privilegiando lo sport di base, quello amatoriale e l’attività libera attrezzando spazi di quartiere, agevolare i percorsi ciclopedonali.
  • Censimento e fruizione razionale degli impianti sportivi comunali.
  • Monitoraggio dei vari settori sportivi (calcio, Basket, pallavolo, canottaggio, ecc.) con particolare attenzione ai settori giovanili, ferma restando l’attenzione a sprechi o mala gestione dei fondi pubblici.
  • Sfruttare “Sentiero della bonifica” che è un meraviglioso tracciato ciclo podistico e pedonale, immerso nella nostra bellissima natura, agevolando qualunque organizzazione sportiva agonistica e non a proposito delle attività motorie di cui sopra.

Creazione/ recupero di spazi per l’aggregazione giovanile. Ripristino parchi giochi / campetti, da utilizzare liberamente da parte dei ragazzi, che presentino copiosa ombreggiatura favorita dagli alberi.

NUOVO PALAZZETTO DELLO SPORT

Attenta valutazione sulla genesi di questa importante opera che ha comportato ingentissima esposizione finanziaria per la nostra comunità e valutazione sull’impiego di questa risorsa in modo tale che, almeno, possa essere utilizzata al meglio per la nostra comunità.

PISCINA INTERCOMUNALE

Una infrastruttura che rileviamo sia tanto mancante quanto necessaria nel nostro comune è una piscina. A questo proposito, per calmierare i costi della possibile realizzazione di una opera del genere, intenderemmo valutare, con uno o più comuni limitrofi, la possibilità di realizzare, in sinergia, un progetto di natura intercomunale che possa risultare di interesse più generale.