Home Argomenti Associazioni Chiusi commemora le vittime del bombardamento della stazione del 21 novembre 1943

Chiusi commemora le vittime del bombardamento della stazione del 21 novembre 1943

Condividi

Il suono della sirena, il silenzio e poi l’inquietante sibilo dell’aria tagliata fino al boato violento e devastante delle bombe. Il 21 novembre di 74 anni fa la Città di Chiusi conobbe il sapore della macabra scia di polvere, lacrime e sangue lasciate dal bombardamento che distrusse la stazione ferroviaria. Le bombe anglo/americane non fanno distinguo e sul terreno affiorano i corpi dei militari tedeschi accanto a quelli di otto vittime civili: tre ferrovieri (Ivo Lucaccini di 27 anni, Raffaele Meoni di 56 anni, Giulio Crezzini di 48 anni), tre donne (Annunziata Rocchini di 55 anni, Adelaide Bonomini di 35, Letizia Bertocci di 49 anni), due viaggiatori (Giovanni Bertacchi, 42 anni, di Ala (Trento), Bixio Borsetti, commerciante di Sorano di 49 anni).

E’ stato questo il momento che il Comune di Chiusi e la locale sezione Anpi hanno voluto ricordare questa mattina (martedì 21 novembre) con l’iniziativa organizzata proprio alla Stazione di Chiusi più o meno alla stessa ora del bombardamento del 1943. La sirena di allarme bombardamento ha dato il via ufficiale alla cerimonia interrompendo il normale scorrere della vita cittadina; il sindaco Juri Bettollini, gli assessori della giunta comunale e alcuni consiglieri comunali, il presidente onorario della sezione Anpi Tiradritti di Chiusi, con la presenza delle forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Polfer, Polizia Municipale) hanno deposto una corona di alloro sotto la lapide che, a futura memoria, ricorda gli attimi di terrore vissuti dalla Città di Chiusi in quella terribile domenica del 1943. La tromba del Maestro Roberto Fabietti ha chiuso la cerimonia intonando il “Silenzio” e l’Inno di Mameli.
“E’ difficile trovare le parole giuste da usare per ricordare, rispettare e onorare le vittime di quella maledetta mattina di 74 anni fa – dichiara il sindaco Juri Bettollini – Ognuno di noi ha un debito nei confronti di ogni singola vita spezzata per la follia della guerra, un debito che può essere ripagato solo con la tutela della memoria. Non dobbiamo mai dimenticare che se oggi possiamo ridere, piangere, scherzare e preoccuparci lo possiamo fare perché solo qualche decina di anni fa, persone vicine e lontane hanno pagato con la propria vita la scelta di una guerra assurda partorita dalla bramosia di potere di menti malate, come del resto accade in ogni conflitto. E’ stato un onore indossare la fascia tricolore sotto la lapide che alla nostra stazione ricorda le vittime del bombardamento del 1943 e per questo ringrazio tutte le persone che hanno partecipato, le forze dell’ordine presenti e i rappresentanti della sezione Anpi Tiradritti Stefano Bistarini e Marco Lorenzoni per aver organizzato, insieme al Comune, questa iniziativa. Ci sono momenti che, al pari dei luoghi frequentati, delle piazze, delle strade e delle persone care, entrano nell’essenza di una comunità e diventano parte di ognuno di noi come un marchio nell’animo. A Chiusi, purtroppo, uno di questi momenti è legato al dolore, al sangue e alla paura che le bombe di 74 anni fa lasciarono dietro di sé. In nome di quel dolore, dei morti e dell’orrore che nessuno dovrà mai dimenticare la Città di Chiusi ripudia e ripudierà sempre la guerra.”
Il “percorso della memoria” del Comune di Chiusi si arricchisce di un’altra data importante che insieme al 25 aprile, il 26 giugno (Liberazione di Chiusi), la commemorazione a due vittime innocenti del collegio GILE e la visita delle scuole ad alcuni luoghi simbolo del dolore nel secondo conflitto mondiale contribuirà a mantenere viva il ricordo per fare in modo che l’orrore vissuto dalle generazioni passate non debba essere conosciuto nel presente o nel futuro

Ufficio Comunicazione Comune di Chiusi