(comunicato stampa) Mentre continuiamo a sentire bugie, c’è un’unica verità con cui fare i conti: i conferimenti di rifiuti in discarica continuano ad aumentare: nel 2023, 7mila tonnellate in piu rispetto all’anno precedente. L’ultimo rapporto ARPA ci dice anche che oltre il 30% di questi rifiuti è finito nella discarica di Borgogiglione.
Se la Tesei dovesse vincere al discarica di Borgogiglione, dopo aver già subito un ampliamento due anni fa per volontà della giunta regionale, vedrebbe esaurirsi entro pochissimi mesi la propria capacità residua. I dati parlano chiaro e sono scritti nero su bianco nei documenti del piano dei rifiuti. Aver scelto di puntare tutto sull’inceneritore senza adottare misure per ridurre i rifiuti da smaltire, combinata con i colpevoli ritardi dell’AURI quando era guidata da Forza Italia, hanno creato il mix perfetto per il collasso del sistema.
La capacità residua di tutte le discariche umbre si esaurirà al momento di entrata in funzione dell’inceneritore. Altro che 20% di “riserva regionale” da preservare indicato nella delibera del 2021.
Da quel momento in poi 60mila tonnellate di ceneri e scorie finirebbero ogni anno in un nuovo sito o in un nuovo ampliamento, magari proprio nel sito perugino. Eppure continuano a raccontarci la bugia che con l’inceneritore le discariche spariranno anche se sanno che è esattamente il contrario.
L’ex sindaco Andrea Romizi, oggi capolista di Forza Italia, fervente sostenitore dell’inceneritore a Perugia deve avere il coraggio di dirci in quale punto vorrebbe che venisse realizzato l’impianto.
A Corciano, a Ponte Rio oppure a Balanzano tutte aree idonee alla realizzazione dell’impianto?
Chiara Fioroni
Candidata Consigliere Regionale
Gruppo Territoriale Trasimeno
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