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Chianciano Terme. Nella Casa di Riposo “Regina Mundi” si inaugura la “Stanza degli Abbracci”.

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(Comunicato stampa)

Sarà inaugurata giovedì 25 marzo 2021 alle ore 12.00 presso la Casa di Riposo “Regina Mundi” di Chianciano Terme una stanza speciale, la “Stanza degli Abbracci”, una struttura ideata e costruita per permettere ai familiari in visita agli ospiti di potere godere anche di un contatto fisico senza venire meno ai protocolli anticontagio da Covid-19 che regolano le visite dei familiari agli ospiti della casa di riposo. La Casa di Riposo “Regina Mundi” è una residenza per anziani autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti, questi ultimi nel modulo Residenza Sanitaria per Anziani.

La stanza degli abbracci – spiega l’impresa Sociale Anteo – la direzione – è una struttura in vetro e muratura all’interno della quale, attraverso appositi manicotti gommosi in cui infilare le braccia, persone dotate di dispositivi protettivi, per ulteriore sicurezza, potranno fisicamente abbracciarsi e cogliere il calore dell’altro. Un gesto semplice di fondamentale importanza per gli ospiti che, purtroppo, in questo periodo di pandemia, non è stato possibile.

I familiari dei nostri pazienti – afferma Gianluca Vecchio, responsabile d’area – in questi mesi, hanno mantenuto i contatti con i loro cari attraverso esclusivamente per videochiamata tramite device e tablet”.

In un lento ma progressivo avvicinamento, anche fisico, la Direzione della RSA Regina Mundi auspica che la realizzazione della “Stanza degli Abbracci” possa rappresentare l’ultima parziale soluzione prodromica di un ritorno alla normalità fatto di baci e carezze che grazie al vaccino pare non più così distante.

Questa modifica migliorativa rappresenta, in maniera visibile, il progressivo e costante lavoro di riammodernamento dell’intera struttura, in merito alle infrastrutture tecnologiche e rivolto, in primis, alle stanze di degenza – prosegue Gianluca Vecchio -. La direttrice su cui si è lavorato va nel senso di una sempre maggiore funzionalità degli spazi e fruibilità di chi vive nella struttura stessa”.