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Chianciano Terme. Comune e Soprintendenza uniti per il centro di restauro.

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/Comunicato stampa)

Il Comune di Chianciano Terme e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo hanno stipulato, nei giorni scorsi, un accordo di collaborazione che interesserà le attività svolte nel centro di restauro situato presso Villa Simoneschi, adiacente al Museo Civico Archeologico delle Acque.

L’operazione garantirà una maggiore attenzione per i manufatti archeologici provenienti dal territorio e temporaneamente in deposito presso il centro e permetterà di avviare attività utili alla conservazione del patrimonio archeologico a disposizione dei visitatori del Museo.

Nello specifico, la Soprintendenza e il Museo si impegneranno a condividere progetti finalizzati a promuovere la tutela del patrimonio culturale mobile, definire strategie annuali di restauro del materiale archeologico, infine coordinare attività editoriali e divulgative di presentazione degli interventi di restauro e conservazione che si svolgono presso il Museo.

«La collaborazione con la Sovrintendenza, siglata con l’accordo, consentirà di ampliare le potenzialità del laboratorio per condividere progetti di tutela comuni con lo scopo di promuovere la conservazione del patrimonio culturale mobile, definire strategie annuali di restauro del materiale archeologico in Deposito, coordinare attività editoriali comuni per la presentazione scientifica e divulgativa degli interventi di restauro e conservazione che si svolgono presso il Museo – commenta Rossana Giulianelli, Vicesindaca e Assessora alla cultura del Comune di Chianciano Terme. «L’obiettivo è proprio creare un centro che sia un punto di riferimento, dove vengano fornite occasioni di formazione per restauratori e incentivate le professionalità di questo settore. Con la possibilità di un ampliamento del centro di restauro presso Villa Simoneschi, di concerto con la Soprintendenza sarà sostenuta un’attività più intensa rispetto a quella svolta attualmente» – conclude Giulianelli.

In base all’accordo, che ha una durata tre anni al termine dei quali potrà essere rinnovato, il Comune di Chianciano Terme si impegnerà nella gestione, oltre che nella manutenzione, degli ambienti e dei sistemi di sicurezza, al fine di assicurare l’integrità e l’opportuna conservazione dei beni.

D’altra parte, spetterà alla Soprintendenza identificare ulteriore materiale archeologico, fornire indicazioni sulle strategie di tutela per la conservazione e il restauro, garantire competenze tecniche relativamente a tutti i restauri archeologici in corso, assicurare forme di collaborazione scientifica, organizzare workshop, eventi di approfondimento, attività per la formazione di personale specializzato e mostre sull’attività di restauro del centro.