Home Argomenti Istituzioni Chianciano. L’area dell’ex Albergo Florida trasformato in Biblioteca

Chianciano. L’area dell’ex Albergo Florida trasformato in Biblioteca

Condividi

   In seguito ad un apposito bando, la Regione Toscana ha finanziato alcuni progetti di rigenerazione urbana. Tra altri centri, hanno ottenuto un congruo finanziamento Montepulciano e Chianciano. Il progetto presentato dalla cittadina termale riguarda la conversione dell’area ex albergo Florida in sede della biblioteca comunale, con parco letterario nella parte all’aperto dell’area. Attualmente tale spazio serve da rimessa di arnesi e attrezzature varie del comune.

Al momento la biblioteca ha sede accanto al teatro Caos, in alcuni locali direi un po’ improvvisati. Assegnare uno spazio appositamente creato per una istituzione quale deve essere una biblioteca comunale, è un’idea che a me piace. Alcuni diranno che Chianciano avrebbe bisogno di ben altro…lo so che l’impellenza delle necessità detterebbe un calendario serrato al quale tutti dovremmo attenerci a seconda del proprio ambito professionale e sociale, ma io credo che una cosa non escluda l’altra. Dotare Chianciano di una bella, funzionale biblioteca creata ad hoc vuol dire non abdicare alla superficialità, all’ignoranza, vuol dire speranza che non tutto è perduto in senso umano. Vuol dire fare una scommessa su qualcosa di profondo che alberga nell’animo delle persone e che dovremmo riscoprire. La lettura è una merce in disuso, si preferisce dare un’occhiata su Wikipedia dal cellulare e dopo due minuti ci ritroviamo più ignoranti di prima. Wikipedia  la cultura fatta da tutti per tutti, non è una brutta cosa, ma spesso il sapere, la conoscenza (anche una modesta cultura e un normale sapere) passano attraverso un minimo di impegno, di sacrificio. Ecco, informarsi, crescere, imparare significa comunque trovare un libro e confrontarsi con la lettura. Faccio un altro esempio: è stato accertato da studiosi che si pensa in base ai vocaboli che conosciamo. Più parole abbiamo nel lessico personale più pensieri complessi e profondi elaboriamo. Se la nostra fonte di informazione è, mettiamo Facebook, quali vocaboli, quali pensieri vogliamo formulare? A quale crescita interiore vogliamo aspirare? Nei libri e nelle biblioteche c’è invece un sapere completo: direi addirittura un sapere passato, presente, futuro. Capisco l’era digitale, ma c’è qualcosa nell’essere umano che trova piena realizzazione di se solo attraverso dei codici, delle metodologie che sono insostituibili. Il libro di carta nelle mani, sulla scrivania, la penna tra le dita davanti al foglio bianco da gestire secondo una personale concezione dello spazio, sono per forza alla base della nostra crescita culturale e sociale allo stesso tempo. E poi intorno ad una biblioteca e uno spazio esterno sempre dedicato ai libri, possono nascere innumerevoli iniziative, sia per la comunità chiancianese sia per i turisti: il turismo letterario è già realtà in molte parti del mondo, ma questo è un altro argomento. Io direi che quelli da me elencati sono solo alcuni motivi per i quali una comunità  che opera e vive in un territorio deve avere come fulcro culturale, sociale,  una sorta di non luogo umanistico che si chiama biblioteca.

Nunzio Dell’Annunzia