Chianciano. La lista civica “PUNTOEACAPO” ha presentato un altro progetto per la riqualificazione del parco Fucoli. Forse rispetto al precedente quest’ultimo risulta leggermente più consono alla situazione chiancianese almeno nel nome: Parco acquatico. Inoltre resterebbe legato all’Acqua Santa e Macerina recuperando anche lo stabilimento dell’imbottigliamento. Questo dal punto di vista logistico. il progetto è stato realizzato dalla Proslide Tecnology approdata a Chianciano tramite la General Plan: uno studio tecnico con sede a Chianciano che si occupa di bioarchitettura, ristrutturazioni e altro.
La realizzazione di questo nuovo “concept” richiede l’investimento di circa 15 milioni di euro a fronte dei 20 del “progetto” precedente, mentre progettazione e messa a bando, del progetto stesso, costa 14.000 euro contro i 36000 dell’altro.
Al di là delle differenze di costo i due progetti in questione sono analoghi e cercano di dare risposta ai bisogni più impellenti che la crisi economica reclama, con pragmatismo, rimedi d’urto e anche un po’ folli (nel senso buono). Questa strategia secondo me è legittima soprattutto se rapportata all’immobilismo. Tuttavia suona un po’ come un sorteggio o un “gratta e vinci”: non si sa mai, uno decide di investire 20 milioni di euro a Chianciano….ben venga, dopo si penserà a questioni identitarie. Questo discorso secondo me non va biasimato. I tentativi di salvataggio di Chianciano devono essere molteplici e orientati in diverse direzioni.
Tuttavia mi piacerebbe che tra le prospettive di rinascita prendesse corpo anche qualche progetto più specifico sul termalismo e soprattutto più “visionario.” Capace cioè di sviluppare e indurre anche una suggestione, un sogno, un disegno che dia inizio ad una costruzione, ad una idea che appartenesse ai chiancianesi. Un’idea di sviluppo che inglobasse l’identità territoriale legata al termalismo. Quindi non solo una “lotteria”: se malauguratamente nessuno accetta di investire somme così alte su un territorio forse nemmeno appetibile, sotto quel profilo, non si è progredito in nulla. Quindi, direi, anche si ad un progetto da realizzare con impegno, fatica, fantasia, non va sottovalutato. Una strada questa lenta e non semplice, ma più consona e promettente per la cittadinanza che in altri tempi, proprio seguendo sogni e visioni, aveva costruito il suo futuro impegnandosi in prima persona nel creare un gioiello incastonato tra le suggestive e dolci colline toscane: Chianciano Terme.
Nunzio Dell’Annunziata