(AKR) – Sergio Batino, segretario del Partito Democratico del Trasimeno è intervenuto sulla delicata situazione che il PD umbro sta attraversando. Una fase estremamente delicata, alla luce non solo delle sconfitte elettorali e di perduranti difficoltà interne, ma soprattutto dell’evidente, crescente e allarmante distacco della base del partito. Un distacco che ha prodotto un assottigliamento senza precedenti della consistenza elettorale del PD in Umbria.
«Sembrerebbe fin troppo ovvio affermare che oggi più che mai si profila la necessità di aprire una fase di ascolto attento e partecipe delle popolazioni e dei territori a cui dovrebbe seguire, naturalmente, un’altrettanto attenta e partecipe analisi delle esigenze e delle problematiche emerse. Del resto appare difficile negare che è su questo terreno, quello della perduta capacità di farsi interprete dei bisogni delle persone ed in particolare delle fasce più deboli della società, che il PD, prima di ogni altra considerazione, ha incontrato la sconfitta.
Per uscire dalle secche dell’attuale crisi, non si può ripartire semplicemente dall’indicazione del nome del nuovo segretario regionale del partito. Non è solo questione di nomi e sicuramente l’on. Walter Verini gode di ampia, generale e meritata stima: piuttosto appare urgente la necessità di un confronto sui contenuti e sulle prospettive di questa Regione e del paese. Non è nemmeno pensabile che in una situazione simile si consumi un’operazione di vertice senza fare un serio tagliando alle amministrazioni da noi espresse ed alla nostra proposta politica, senza il coinvolgimento dei territori, senza per di più una accurata ricognizione delle necessità, dei problemi, dei timori e delle speranze di chi li abita e li anima.
A questo riguardo anche il Trasimeno, com’è naturale, vorrebbe far sentire la propria voce ed esprimere il proprio punto di vista. Anche il Trasimeno vorrebbe partecipare ad un dibattito di contenuto e non di nomi superando i posizionamenti di corrente per affrontare il rilancio del nostro ruolo di governo in una logica di forte cambiamento e semplificazione, partendo dai bisogni e dalle esigenze più sentite dai cittadini, da quegli stessi cittadini che con il loro consenso e la loro partecipazione hanno permesso, negli anni, la costruzione di un progetto di sviluppo che ha visto questa Regione, seppur piccola, eccellere in molti campi e che ha permesso di raggiungere un’alta qualità di vita in termini economici e sociali. Bisogna rilanciare un progetto di Umbria innovativa e moderna, competitiva in economia e solidale nel sociale prima che l’incapacità e l’arroganza dei nuovi vincitori distrugga un tessuto sociale ed economico che è riuscito ad affermarsi e che oggi chiede sicuramente nuovi stimoli.
Batino conclude con un accorato appello a tutti gli esponenti del PD ad ogni livello. «Abbiamo fatto molte cose buone ma anche sbagliate ora ascoltiamo i nostri cittadini con modestia e disponibilità e uscendo dal chiuso dei palazzi, per immergersi nelle strade, nelle piazze, nei posti di lavoro, possiamo farcela. Si riparte da qui».
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