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Arci “Alla Polvese i profughi non stanno lavorando”

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Castiglione del Lago. Nei giorni scorsi c’è stato un certo dibattito nato dalla notizia che alcuni profughi erano impegnati ad Isola Polvese dall’associazione temporanea che è risultata aggiudicataria della gestione. A chiedere chiarimenti a riguardo erano stati alcuni dirigenti della Lega Nord sulla legittimità o meno di tale utilizzazione. Ora è venuto un chiarimento da parte dell’Arci che è l’associazione culturale cui aderisce una delle aziende che gestiscono una parte del servizio.

“L’accoglienza di questi giovani viene gestita attraverso un preciso Capitolato che non prevede nessuna attività lavorativa. I ventidue soggetti presenti a isola sono li perché negli ultimi due mesi ci siamo trovati a gestire – dice  Calzini presidente regionale dell’Arci – un flusso importante di arrivi e si è reso necessario l’utilizzo anche di quelle strutture, al momento chiuse al pubblico visto che siamo in autunno e aperte solo perché la cooperativa di competenza sta svolgendo la raccolta delle olive, quando gli operai termineranno questa attività i ragazzi torneranno a Perugia. Come previsto da protocollo vengono promosse diverse convenzioni con enti pubblici e privati per far svolgere attività, solo ed esclusivamente volontarie, utili ai ragazzi per far apprendere qualche mestiere e quindi facilitarli al momento dell’usata dal programma di accoglienza. A questo progetto si aggiunge l’insegnamento della lingua, la creazione di legami con associazioni sportive per fargli fare sport e la socializzazione. Le attività, ribadisco svolte solo su base volontaria e compatibilmente con i corsi di lingua italiana che si tengono regolarmente durante la settimana, li impegnano qualche ora e pensiamo sia una cosa utile per la loro crescita professionale e pratica”.

”  I ragazzi possono, – continua Calzini – solo se vogliono, dare una mano per apprendere qualche tecnica o rudimento. Attività formative che al momento a isola non sono state svolte. Tra l’altro non è nemmeno il primo anno che questo viene fatto. Credo quindi si sia trattato solo di un grosso equivoco”.