Parrano – Anche il Comune di Parrano partecipa alla denuncia contro il femminicidio. Ricordando che il 25 Novembre è la giornata contro la violenza sulle donne. Un argomento purtroppo di frequente attualità. Basti pensare all’ultima vittima, Pamela Canzoneri morta strangolata nella notte tra il 17 e il 18 novembre scorso in Brasile. Ancora è sconosciuto l’assassino, ma una cosa è certa, Pamela lo conosceva. Lei va ad aggiungersi ai tanti casi (58 solo nel 2016) di femminicidio. L’assassino è spesso l’ex marito o il fidanzato che vedendosi finire la storia d’amore decide di uccidere la propria compagna. Fortunatamente non sempre ci riesce oppure si ferma solamente alle minacce fisiche e soprattutto psicologiche di difficile rimarginazione. Un caso su tutti è la storia dell’avvocatessa Lucia Annibali. Sfregiata tre anni fa, con l’acido da due ragazzi albanesi mandati dal suo ex. Lei non si è arresa, difatti ha scritto un libro sulla sua storia, ed ha deciso di denunciare e portare a termine il processo che alla fine ha mandato dietro le sbarre il suo ex compagno.
Non bisogna mai arrendersi, anche se molte volte si instaura questo meccanismo. Non si denunciano le violenze per paura di ritorsioni. In Italia da poco è nato il Telefono Rosa come mezzo di ascolto e soprattutto di protezione per gli atti di violenza. Vi sono state la bellezza di 9000 casi di violenza e altri 1000 di stalking racconta Gabriella Moscatelli la Presidente dell’Associazione. In questi casi, l’uomo è una persona con personalità instabile. In alcuni casi, fa uso di alcol e di droghe. Adesca la sua vittima ingannandola con la scusa dell’ultimo chiarimento per non far finire in malo modo la loro storia d’amore. E purtroppo sappiamo come va a finire. In taluni casi sono andati di mezzo pure i figli della coppia. Dove l’omicidio si estende anche a piccoli bambini come nel caso di Carlo Lissi che uccise la propria moglie ed i suoi due figli per poi andare a giocare come niente fosse una partita di calcetto. Un puro caso di negazione e deviazione mentale. Per poi parlare dei soli casi di violenza e di stupro, con la scusante dei fautori dell’ignobile gesto, dei vestiti troppo succinti delle loro vittime. In molti casi nati addirittura sui banchi di scuola, con il famoso bulletto del branco che può fare tutto ciò che vuole. In altri casi è il proprio padre che si macchia di questo delitto. E’ il caso di Pordenone dove sette annni fa, un padre di origine marocchina uccise la propria figlia perché vestiva all’occidentale ed amava un ragazzo italiano.
Questo comportamento da certezze sul ruolo della donna in una società maschilista. Dove la donna diventa un oggetto di proprietà esclusiva del suo uomo. Padre o compagno che sia, la donna non ha diritti se non il compito di assecondare l’uomo che ha al suo fianco, in questo meccanismo meramente perverso.
Torniamo all’evento organizzato dal Comune di Parrano dal titolo La Panchina Rossa. Si terrà domenica 27 novembre alle ore 11 presso il Centro di Documentazione Territoriale di Parrano. Dove oltre al Sindaco Valentino Filippetti e la Vicesindaca Patrizia Patrizi, vi saranno le avvocatesse Paola Cleri e Michela Ricolfi. Un’imprenditrice Monica Accardo, Sabrina Ceprini, Presidentessa dell’Associazione TEMA-Teatro Mancinelli ed Elena Tiracorrendo Consigliera di Parità della Regione Umbria. Un evento importante per parlare e confrontarsi in uno dei temi più importanti di questi anni, la violenza sulle donne.
Patrik Manganello