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 A Cetona il “Giorno del Ricordo”

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Sabato dieci febbraio nella Sala SS Annunziata di Cetona, si è celebrato Il Giorno del Ricordo organizzato dall’Unione dei Comuni della Valdichiana. Sala piena con conduttore e moderatore della serata il sindaco di Cetona Roberto Cottini. A commemorare i tragici fatti ai quali era dedicata la serata erano presenti: Agnese Carletti presedente presidente dell’Unione dei dieci comuni, Letizia Giorgianni, deputato della Repubblica, lo storico Pietro Purich. E in collegamento: Roberto Menia  (senatore della Repubblica e relatore della legge che istituiva il 16 marzo2024, “Il giorno del ricordo”, e sempre in collegamento lo storico Lucio Villari.

La commemorazione pur con toni pacati in alcuni momenti è stata animata da piccole schermaglie di ordine, direi politico, su meriti e demeriti circa l’istituzione della legge che sancisce il ricordo di quei tragici fatti. In definitiva però una più lucida analisi ed un contributo interessante è stato portato dagli storici che hanno inquadrato quel periodo con lucidità e rigore scientifico. In definitiva la  memoria degli orrori del passato, di tanti morti, non deve essere argomento da contrapporre alla fazione politica avversaria per controbilanciare accuse di responsabilità. In definitiva non si può tirare in ballo, mettiamo, la Shoah appena si sente pronunciare: Foibe e viceversa.

I morti sono tutti uguali e le tragedie che hanno colpito la nostra nazione vanno studiate e comprese nella realtà storica e comprese al di là delle lacerazioni personali che spesso coinvolgono vite, persone, famiglie che hanno vissuto quei tragici eventi storici. Fare i conti col passato non è facile ma serate come quella di Cetona danno modo di prendere coscienza di quello che per tanto tempo (nel caso delle Foibe) non era nemmeno noto a  tutti e conoscere la nostra storia aiuta sicuramente a creare una coscienza nazionale e la consapevolezza di essere cittadini attivi che sanno guardare al futuro dopo aver ricomposto e superato i conflitti che hanno insanguinato la società. E questo sia per una giusta pacificazione nazionale sia come monito affinché non si ripetano tali atroci errori.

Nunzio Dell’Annunziata