(comunicato stampa) Nell’ultima seduta consiliare l’amministrazione PD castiglionese ha scelto di aderire alla rinegoziazione dei mutui per, come recita la delibera, “perseguire politiche di gestione attiva delle proprie passività finanziarie”. Quello che anche in consiglio comunale è stato descritto come un provvedimento “a costo zero” in realtà, secondo il Movimento 5 stelle castiglionese, altro non è che un’ulteriore manovra per dilazionare il debito del nostro comune con la Cassa Depositi e Prestiti. Un’operazione scaltra che permette all’amministrazione Batino di ottenere nuove risorse spendibili entro la fine del suo mandato (210.000 € nel 2017 e 53.000 € nel biennio 2018-2019) e fino al 2026, ma che appesantirà il fardello di debiti che dovranno sobbarcarsi le future amministrazioni e di conseguenza i cittadini.
Le preoccupazioni dei consiglieri 5 stelle hanno trovato conferma anche nella relazione del collegio dei revisori in cui si legge che l’operazione, a fronte di un immediato beneficio, “negli anni successivi provocherà un aggravio per gli equilibri dell’ente”.
I mutui oggetto di rinegoziazione sono 127 con scadenze previste tra il 2025 e il 2035. Di questi, 14 si accorceranno di 3 anni mentre per ben 113 il periodo di ammortamento si allungherà di 2 anni.
E’ proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Appena 2 anni fa aveva effettuato un’altra operazione simile allungando la scadenza di 121 mutui per liberare 1.860.000 € di risorse da utilizzare entro il 2020. Operazione che, per i 15 anni successivi al 2021, costerà alla comunità 2.670.000 € di maggiori oneri.
Uno strumento, quello della rinegoziazione, nato per essere straordinario ma che per quest’amministrazione a corto di idee, sta diventando una consuetudine.
Stefano Bistacchia e David Cerboni
Gruppo Movimento 5 stelle Castiglione del Lago