Ha fatto tappa sulle sponde del Trasimeno, a Castiglione del Lago, il Giro di Kika, manifestazione cicloturistica organizzata anche quest’anno dalla Fondazione Kika, una associazione onlus olandese che si occupa dei bambini malati cancro. Una sorta di Giro d’Italia in miniatura nel segno della solidarietà. Una raccolta fondi preziosissima, che coinvolge tante persone.
Sei tappe complessivamente, quasi mille chilometri e 15mila metri di dislivello: una corsa molto dura, alla quale prendono parte più di duecento atleti, uomini e donne, di tutte le età, giovanissimi ma anche over 50.
La terza frazione – partita da San Piero in Bagno – si è conclusa appunto a Castiglione del Lago. Come quartier generale è stato scelto il Camping Village Badiaccia di Borghetto di Tuoro, dove la grande carovana (camion, tir, auto e moto) ha occupato una parte considerevole delle struttura ricettiva. Gli organizzatori olandesi hanno montato una cucina da campo, a tempo di record. E poi ancora bar, angolo relax e punti salute. Ciclisti, accompagnatori e volontari hanno dormito nelle tende e nei vari alloggi del campeggio.
La carovana si è quindi mossa, il giorno successivo, alla volta di Siena per la quarta tappa del Giro di Kika.
“Si è trattato di un’esperienza molto bella e importante”, hanno detto Lanfranco, Enrico e Stefano Pazzaglia del Camping Village Badiaccia. “Iniziativa sportiva di respiro internazionale, ma ciò che è rilevante è la finalità. Ad oggi il 75 per cento dei bambini malati di cancro riesce a sopravvivere. L’obiettivo della Fondazione Kika è quello di raggiungere il 95 per cento”.