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32 Sonate. Grande successo della maratona in onore di Beethoven

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Decine di ore di musica, cinque giorni e centinaia di persone accorse a Città della Pieve, per assistere alla monumentale rassegna “32 Sonate, un Inno alla Libertà”, che si è tenuta dal 1 al 5 agosto nell’Aula della Cultura della Comunità Etica Vivente. L’evento, che testimonia la natura senza tempo dei veri capolavori, ha avuto l’obiettivo di far ascoltare, e di far capire e approfondire, le Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven. Oltre all’esecuzione delle opere, affidata al Maestro Michele Campanella e agli allievi ed ex-allievi della sua Scuola Pianistica, prima di ogni concerto si sono tenuti dei seminari di approfondimento che, facendo il tutto esaurito, hanno offerto ai partecipanti la possibilità di raggiungere una comprensione più profonda dello sviluppo eccelso rappresentato dalle Sonate. Lo sforzo artistico e creativo del compositore di Bonn riflette infatti un senso di profonda fiducia nella capacità stessa dell’uomo nelle sue possibilità e nel perfezionarsi perseguendo la libertà attraverso l’intelletto. Un’altra preziosa possibilità offerta è stata quella del workshop creativo per ragazzi “Invisibile-visibile – Sbirciamo tra le 32 sonate di Beethoven” nel quale si è voluto creare uno spazio apposito per far avvicinare anche i più giovani alla musica classica.

L’evento, organizzato dall’associazione pievese Sarasvati, ha voluto dunque celebrare il positivismo del compositore tedesco ripercorrendo in cinque giorni 32 sonate per pianoforte composte in un arco di 27 anni tra il 1975 e il 1822, per raccontare la sperimentazione e la profonda trasformazione raggiunta dall’artista grazie alla sua instancabile e coraggiosa ricerca di forme musicali nuove, che verso la fine della sua carriera finiscono per trasfigurarsi in spazi infiniti e sublimi.

Con 658 presenze complessive, di cui 190 solo nei due eventi dell’ultimo giorno della rassegna, l’Associazione Sarasvati si rallegra del successo dell’organizzazione dell’evento. I concerti hanno visto infatti la partecipazione come spettatori sia di appartenenti alle comunità della zona di Città della Pieve, Panicale, Piegaro, Montegabbione, Monteleone, Cetona che turisti e gruppi di amanti della musica classica provenienti appositamente per l’evento dalla Germania. Sono 35 le persone che hanno partecipato al ciclo completo di concerti.

“La reazione entusiasta dei partecipanti ha mostrato quale beneficio possa portare l’immersione nella musica di Beethoven” ha dichiarato Ursula Raab, direttrice artistica dell’evento. “I bambini hanno poi offerto ai pianisti una grande sorpresa, cimentandosi in un saggio musicale spontaneo, eseguito con pianoforte, flauto, violoncello e canto.”

“Partecipare a questa rassegna è stata per me un’esperienza unica, perché è la prima volta che sperimento una maratona del genere e che sento tutte e 32 le sonate una dietro l’altra” ha detto il Maestro Campanella aprendo il concerto della “Sonata 106”, l’ultimo giorno dell’evento. “Questa è una sonata incredibile. Beethoven la scrisse per soldi, e a sentirla fa sorridere. Avrebbe potuto fare meno fatica, scrivere una cosa più semplice. Invece ha composto un’opera d’arte. Un miracolo che non era stato compreso all’epoca e che tutt’ora fatichiamo a comprendere.” La Sonata 106, eseguita da Davide Falsino, ha davvero rappresentato a pieno la magia di una musica senza tempo, quella di Beethoven, che ci restituisce con forza il mondo naturale, l’armonia del bosco – a cui il compositore era tanto affezionato – da cui viviamo sempre più distanti nelle nostre frenetiche vite cittadine. E a coronare l’ascolto, il bosco di ulivi attorno all’Aula della cultura.

L’esperienza della manifestazione “32 Sonate, un Inno alla Libertà” convince quanto l’arte sia una delle sfere da cui l’uomo evince i grandi insegnamenti della scienza e dello spirito, nella imperitura ricerca del senso della vita e nella costruzione di una nuova cultura. Per questa ragione l’Associazione Sarasvati esprime la più sincera gratitudine nei confronti di tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento.

Associazione Culturale Sarasvati