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15 milioni, la metà ai Comuni, un quarto alle imprese.

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15 milioni attraverso diverse linee di finanziamento, metà destinati ai Comuni e ai loro interventi, un quarto alle imprese, il resto agli altri settori. Lo strumento istituzionale cui sarebbe delegata la gestione,  dovrebbe essere la nascente “Unione dei Comuni del Trasimeno”. Quando la decisione sarà ufficiale ed operativa potranno partire i bandi.

I contributi saranno corrisposti in conto capitale e saranno probabilmente attorno al 50% dell’importo, che si dovrà decidere con quale tetto. Se cioè potrà essere superiore agli attuali 200.000 euro. Gli interventi si potranno presentare su “assi di intrevento” come vengono definiti in gergo tecnico,  e i campi sono : ambiente e cultura, competitività delle imprese ,interventi sul sociale, servizi informatici, assistenza tecnica e pubblica amministrazione.

Il sindaco Scricciolo nel su intervento ha ricordato che Città della Pieve si sta muovendo sia all’interno dell’area del Trasimeno che  in quella dell’Orvietano e ha citato anche quali sono i terreni su cui il Comune pensa di impegnare le risorse che saranno disponibili: la mobilità per la scuola e la sanità, il polo didattico, gli itinerari culturali con i Paesaggi del Perugino, i parcheggi per il centro storico, le infrastrutture per l’accoglienza.

Alla riunione erano presenti i due dirigenti regionali che seguiranno il progetto e e la sua attuazione che sono Claudio Tiriduzzi e Luis Montagnoli.

Nel corso degli interventi, di una Sala del Muse gremita, naturalmente non sono state presentate “proposte” come gli organizzatori richiedevano, perché i processi partecipativi reali richiedono un altro tipo di percorso e di procedure. Sono stati più che altro segnalati i problemi e le preoccupazioni che questo importante appuntamento sia sfruttato al meglio per intervenire in una struttura economica debole che non avrà molte altre possibilità di incentivazione. L’ITI vale 15 milioni sul 1,4 miliardi complessivi che la Regione avrà a disposizione. Ma è stato detto che si potrà fare ricorso anche ad altre linee di finanziamento al di fuori di questo specifico progetto.

In passato interventi analoghi ( PIT, Vato) non hanno prodotto modifiche strutturali significative. In questo caso l’esito  dipenderà dalla capacità di attivare una nuova capacità imprenditoriale, da strutturare in sistemi a rete,  a livello privato,  ma anche da una qualificazione  del supporto pubblico ai diversi livelli