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Variante PRG Castiglione. Scortichini “In risposta al signor Pacelli”

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(Riceviamo e pubblichiamo).

Per iniziare voglio ringraziare il sig. Pacelli per aver speso del tempo, tempo che immagino prezioso ,per aver risposto ad un articolo di un perfetto signor nessuno e che non conta nulla quale io sono.

Lo ringrazio anche per aver risposto ad un articolo di un cittadino non associato a Confcommercio, anche se questo passaggio mi sfugge, a meno che il sig. Pacelli non creda che un normale cittadino non debba affrontare dei temi, anche complessi se vogliamo.

Ora lui mi risponde per cortesia personale, ma dato il suo ruolo di consigliere in Confcommercio Trasimeno, dobbiamo prendere la sua risposta con la dovuta serietà..

Detto ciò, devo purtroppo rilevare che la risposta al mio articolo, purtroppo non è pertinente. Mi spiego, il sig. Pacelli forse non ha prestato la dovuta attenzione nella lettura del mio articolo, se lo avesse fatto avrebbe notato che la richiesta di chiarezza da me espressa era verso un modo di operare di Confcommercio e non verso la questione in sé…

Ora il sig. Pacelli continua a soffermarsi sulla questione della concertazione e conferma che nel caso specifico sia mancata, magari soffermandosi un attimo in più potrebbe arrivare alla conclusione che lui stesso può essere stato parte del problema, in quanto fino a prova contraria l’amministrazione comunale è guidata dal partito democratico, partito nel quale il sig. Pacelli fino a pochi giorni fa ricopriva il ruolo di dirigente della segreteria comunale, proprio con delega ai rapporti con le associazioni, ma su questo possiamo soprassedere.

Ora invece ciò che è più grave, perciò da non sottovalutare è ciò che il sig. Pacelli dimentica di riportare ovvero ciò che io invece avevo pienamente e correttamente riportato, ovvero che nel primo documento di Confcommercio Trasimeno, si spiegavano i motivi della contrarietà alla variante del PRG non con la sola mancanza di concertazione fra amministrazione comunale e Confcommercio, ma con sei e ripeto sei punti, tra i quali cito solo, le difficoltà dovute ad un aumento del traffico in una zona già in difficoltà, il consumo di territorio, il rischio di ingresso nel territorio castiglionese di un nuovo marchio visto i locali lasciati vuoti ecc ecc .

Non voglio esprimere un mio giudizio sulla questione in sé, ma credo che anche in base alla risposta ricevuta da un suo consigliere, Confcommercio Trasimeno debba veramente fare chiarezza poiché tale risposta sembra quasi un modo per far cadere nel dimenticatoio i vari punti del primo documento che ha attirato la mia attenzione e quella di altre persone.

Per farlo però occorre da parte mia essere più esplicito, dato che il mio articolo sembra non essere stato chiaro e me ne scuso, quindi farò due domande che non hanno bisogno di interpretazioni:

  • 1)  I sei punti riportati nel documento di Confcommercio Trasimeno hanno data di scadenza prevista a maggio, ovvero quando il dott. Batino non sarà più sindaco, oppure avranno validità anche per il suo successore?
  • 2)  Perché Confcommercio Trasimeno ha emesso questo documento a tre mesi dalle elezioni e non immediatamente dopo la richiesta di variante al PRG?

Serve chiarezza perché si sta rischiando che il territorio castiglionese perda un importante investimento privato, senza contare i posti di lavoro che potrebbero perdersi, e questo visto anche l’incertezza derivante dalla questione Coop Centro Italia. Incertezza chiaramente percepibile dalle opinioni degli stessi dipendenti di Coop, situazione che non può essere certo risolta con un negazionismo verso altre realtà commerciali importanti che potrebbero decidere di disinvestire nel territorio con evidente danno per tutti i Castiglionesi. Spero con questo di essere stato più chiaro.

Un saluto caloroso

Cesare Scortichini

*Per completezza di informazione riportiamo il commento fatto da Leandro Pacelli sulla pagina facebook dell’Ora del Trasimeno alla lettera di Cesare Scortichini sulla posizione di Confcommercio pubblicata nel nostro giornale.

“Caro Cesare Scortichini ti rispondo per cortesia personale, come consigliere della confcommercio di Castiglione del Lago non sarei tenuto a risponderti perché non sei un commerciante associato, nè potrei farlo perché spetterebbe alla Presidente.
Sulla questione da te segnalata ritengo non sia necessario fare chiarezza, la posizione della Confcommercio è molto chiara, screvra da pregiudiziali e strumentalizzazioni, ha criticato il modo di operare dell’ Amministrazione Comunale, mancata concertazione preventiva. Il Comune sul piano Regolatore e sul piano del commercio ha piena potestà e legittimità, le organizzazioni imprenditoriali hanno il diritto di rivendicare il coinvolgimento nella fase progettuale, cosa diversa dalla consultazione a scelte già fatte. All’interno della Confcommercio e della cooperazione sono sostenitore di una politica sindacale più incisiva verso le pubbliche amministrazioni del territorio. Ritengo che sulla politica di sviluppo territoriale, sulla regolamentazione del settore commerciale e turistico, sulla gestione delle risorse il mondo imprenditoriale deve essere parte attiva della progettazione e delle scelte strategiche, la partecipazione che si traduce in una comunicazione di quanto già deciso a livello politico/ burocratico ha fatto il suo tempo.”

Leandro Pacelli