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Uniti per Panicale “Comune. Lavori fatti o lavori imposti?”

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(Comunicato stampa) L’arco temporale che accompagnerà i cittadini dei Comuni del Trasimeno ad adempiere al dovere civico per esprimere la propria preferenza alle prossime consultazioni elettorali, si assottiglia al trascorrere dei giorni. Ed ecco che, chi ha amministrato per una intera legislatura dimenticandosi i programmi promessi cinque anni prima, qualche mese avanti alle elezioni si appresta a propagandare l’attivismo dell’esagerazione, nella speranza che l’immagine degli ultimi mesi possa cancellare l’immobilismo di anni.

E’ ciò che sta’ avvenendo un po’ ovunque ma che al Comune di Panicale è più che mai evidente: sistemazione superficiale delle strade, inaugurazioni AFT a Tavernelle, servizio Digipass, accordi fantasma con Enel per le problematiche in Valnestore, finanziamenti per le scuole, rilancio del Santuario di Mongiovino e così via, sembra che in pochi mesi si possa fare tutto ciò che non è stato fatto in tanti anni.  E’ questa la ricerca di un “consenso inconsapevole”.

Infatti, chi ne avesse la voglia potrebbe approfondire le varie questioni per rendersi chiaramente conto che ai proclami non corrispondono i fatti. Nella ricerca del “consenso inconsapevole” si aggiungono una serie di tatticismi per mezzo dei quali si cerca di mettere le persone giuste al posto giusto.E se queste sono poche si mettono in ogni dove.

E’ ciò che sta avvenendo nel mondo dell’associazionismo per esempio, dove sono ormai poche le associazioni autonome, nelle quali non compaiono i fedelissimi. Se poi si ha anche una parte del controllo sulla stampa che rende ridondante tutto questo, il castello della ricerca del “consenso inconsapevole” è servito nella sua massima espressione.

Ma cos’è il consenso? Il consenso è un atto di approvazione verso una parte, in questo caso politica, richiamato da determinate scelte, opinioni o situazioni. Il mondo civico, al contrario di quello partitico, è sempre stato invece per il principio del “Consenso Consapevole” che non può prescindere da una informazione veritiera, trasparente, diffusa e doverosa verso i cittadini elettori.

Lo scenario ormai prevedibile vedrà gli schieramenti politici in campo, fra poche settimane, confrontarsi e scontrarsi su programmi e promesse futuri, ma le forze politiche di governo rivendicheranno anche quanto realizzato rispetto alle loro promesse ed ai loro programmi, che siano stati realizzati o meno. Ma andiamo ad un esempio concreto.

In questi giorni i cittadini dei Comuni di Panicale noteranno l’avvio di alcune opere infrastrutturali e manutentive necessarie per la collettività e sentiranno parlare della risoluzione da tempo auspicata, di una questione che in passato è stata oggetto di forti volontà e che ha richiesto l’impiego di ingenti fondi pubblici.  Il completamento della rete fognaria, che verte ancora in condizioni indecenti e rischiose per l’incolumità pubblica, prevedeva da tempo l’allaccio al collettore principale dell’impianto di depurazione ubicato in zona Olmini di Panicale. Solo da qualche giorno l’Umbra Acque ne ha avviato i lavori.

Ed inoltre, esclusa dagli interventi manutentivi precedentemente effettuati su paritetiche strade vicinali, dopo quattro anni e diverse segnalazioni ufficiali inoltrate, la manutenzione della strada vicinale di interesse pubblico che collega via Lemura a via Vieniche attraversando il bosco della Lupaia nel Comune di Panicale da pochi giorni è in corso d’opera.

Agli occhi della comunità Panicalese, le iniziative sopra evidenziate sembrerebbero frutto della volontà politica degli attuali Amministratori strategicamente poste in atto per catturare consensi. In realtà, grazie alla Sua rappresentatività, all’impegno ed al lavoro svolto, il “Comitato Civico per Panicale” è stato costretto a dover ricorrere all’Istituzione Prefettizia. Tenuto conto che in data 13 Febbraio 2019 è stato inoltrato un secondo esposto, è presumibile pensare ad una coincidenza?

Quindi, con riferimento al “consenso consapevole” ed al principio di trasparenza, vogliamo ringraziare l’attività del “Comitato Civico per Panicale” che è riuscito a coinvolgere le autorità superiori al fine di ripristinare la legalità nei comportamenti dell’Amministrazione comunale.

Un altro esempio concreto riguarda la vicenda del museo Paleontologico, che coinvolge anche il Comune di Panicale. Mediaticamente, dopo anni di scelte errate, di sperpero di risorse finanziarie pubbliche e tanto altro, sembrerebbe in via di risoluzione. Purtroppo anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una apparente verità.

Infatti il merito non è di certo attribuibile alle volontà degli attuali Amministratori politici locali, ma và ricercato nell’impegno precedentemente intrapreso dall’attuale sottosegretario del Governo Nazionale Lucia Borgonzoni, e ribadito anche dal Senatore Luca Briziarelli durante il Suo intervento all’Assemblea pubblica promossa dalle due liste civiche di opposizione di Panicale e di Piegaro, tenutasi a Panicale Venerdì 15 Febbraio u.s.

Il buon fine dell’operazione però, che ricordiamo riguarda il passaggio del Museo Paleontologico al MIBACT, non può prescindere anche dalla volontà del Sindaco di Panicale il quale, per Sua diretta responsabilità, dovrà contribuire alla cancellazione delle ipoteche, accese a causa delle vicende ricadenti sul discusso operato della Soc. Sviluppo Valnestore proprietaria del sito.

Quindi basta intraprendere azioni volte a confondere i cittadini per denigrare l’avversario politico. Occorre trasparenza affinchè i cittadini possano avere elementi di riflessione veritieri volti ad esprimere un “Consenso Consapevole”.

Gruppo Consiliare “Uniti per Panicale”