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Trasimeno: si valuta l’apertura dell’emissario.

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Un lago senza pace, potrebbe essere intitolata così la storia del Lago Trasimeno che vediamo da nord nei suoi diversi colori secondo il tempo e la stagione.

Dopo anni di dure battaglie con il demanio e gli speculatori,a fine Ottocento, il Consorzio di Bonifica presieduto da Guido Pompili riuscì a realizzare un nuovo emissario, parallelo a quello del XV secolo, per una lunghezza di 7 km . Fu scongiurato così il disseccamento artificiale (per il quale era già stata rilasciata la concessione reale) ed anche risolto il problema delle inondazioni , che creavano problemi di epidemie e malaria oltre ai danni sulle terre dei frontisti.

Il problema di portare acque cosiddette perenni è stato poi il tema prevalente del novecento, fino ad oggi dove pare che il mondo e soprattutto il clima stia andando sottosopra.

Il Sindaco di Magione, infatti, Giacomo Chiodini, in rappresentanza della Conferenza dei sindaci, avrà un incontro con la Provincia e la Regione, per valutare le manovre di apertura dell’emissario di San Savino.

In un comunicato si dice che le piogge di questi ultimi giorni hanno portato il livello del lago a + 14 centimetri rispetto alla quota di riferimento ( lo zero idrometrico posto a 257, 33 sul livello del mare).

Se sarà prese la decisione di aprire la chiusa sarebbe la prima volta da trenta anni. Anche questo è un segno dei tempi. L’importante è saperlo leggere.