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Stazione di Chiusi. Protestano i pendolari per la chiusura di un sottopasso che va al parcheggio.

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Come tutti coloro che utilizzano la stazione di Chiusi sanno,  il parcheggio più comodo è quello che è stato realizzato, dopo la costruzione del cavalcavia negli anni ottanta, nell’area che prima fiancheggiava il passaggio a livello.

Infatti è ormai  completamente gratuito, ampio e comodamente raggiungibile. Fino a mercoledì 20 settembre mattina, era possibile accedere ai binari dall’uscita intermedia del sottopassaggio che collega i due lati di Chiusi divisi dalla ferrovia, uscendo direttamente sul marciapiede del binario 3, quello da cui partono i treni per Firenze e arrivano quelli da Roma. Da lì era comunque agevole raggiungere il  sottopassaggio principale per arrivare agli altri binari più utilizzati, dal 4 al 7, dove arrivano i treni da Firenze e partono quelli per Roma. Tutto senza transitare  per l’atrio della stazione.

Mercoledì 20 sera, invece rientrando dal lavoro, tanti pendolari hanno trovato una amara sorpresa. Arrivando  in cima alle scale,  hanno potuto constatare  con incredulità  che l’apertura intermedia del sottopassaggio che conduceva dal binario 3 al parcheggio era stata chiusa con un muro di mattoni nel corso della giornata.

Tutto ciò senza nessun preavviso, né cartelli che ne segnalassero la chiusura neanche a fatto avvenuto.

Alle domande di spiegazioni e chiarimenti pare che nessuno avrebbe   risposto fra i dirigenti e la stessa la Polizia ferroviaria  avrebbe  detto che non era stata informata.

I pendolari che ci hanno contattato ci hanno spiegato che  il tragitto parcheggio/stazione viene due volte al giorno, stando 10-12 ore fuori casa, in balìa dei frequenti ritardi dei treni, e questa decisione allunga ancora di più la giornata fuori casa e  peggiora ulteriormente, alla fine della giornata la qualità della nostra vita lavorativa, familiare e sociale.

Il parcheggio in questione è utilizzato da persone provenienti da tutta l’area del comune di Città della Pieve ma anche Fabro e Orvieto che lavorano verso Firenze e spesso hanno collegamenti ferroviari adeguati solo raggiungendo in macchina la stazione di Chiusi, e da tutta l’area senese limitrofa (Chiusi città, Piazze, Cetona, Sarteano, Chianciano, Radicofani, ecc.)

Le richieste che abbiamo registrato da parte di questi lavoratori  ai responsabili del provvedimento adottato (non sanno se Trenitalia, RFI, o le istituzioni locali) sono quelle di tornare indietro e ripristinare  l’apertura intermedia del sottopassaggio, prima di procedere con il completamento dei lavori.