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Città della Pieve. Sondaggio. Centro Sorico: che fare?

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Il centro storico di un comune è quella parte del territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali. Il problema di trovare soluzioni locali a contraddizioni globali è grande per i cittadini, gli imprenditori e i rappresentanti politici. Nelle città si può vedere all’ opera in modo eclatante il conflitto tra locale e globale.(Z. Bauman).

Per le migliaia di città italiane, dotate di un centro storico la sua salvaguardia e valorizzazione sono sempre state il banco di prova delle classi dirigenti, economiche e politiche.

Salvaguardia e valorizzazione, da un punto di vista culturale e civile e poi economico.

Un certo tipo di sviluppo edilizio esterno, i profondi cambiamenti che ha vissuto il commercio, con l’affermazione dei super ed iper mercati e la crisi del commercio al dettaglio, insieme al forte ostacolo costituito dalla rendita fondiaria frammentata, hanno da diversi anni costretto, ovunque,  a ripensare l’approccio al centro storico.

Anche il centro storico della nostra città vive una crisi sia a livello economico che abitativo.

Diverse attività commerciali hanno chiuso, diverse unità abitative sono in vendita, inoltre l’asse di sviluppo cittadino spinto verso nord ovest oltre la ex Porta Perugina, verso Viale Icilio Vanni, Via Santa Lucia e Corleone, ha di fatto determinato uno spostamento dei luoghi di ritrovo tradizionali, che costituivano un elemento di vitalità economica e di vita associata e civile.

E’ un problema che non ha un’ unica soluzione e nemmeno tempi brevi per eventualmente per realizzarla. Importante è capire in quale direzione provare ad andare.

Nel sondaggio cerchiamo di indicare alcune delle proposte sinora fatte, alcune già in parte avviate, altre di nuova formulazione.

Una delle azioni che i comuni hanno sperimentato in questi anni è stata quella delle facilitazioni tributarie e tariffarie, per ridurre i costi fissi delle attività economiche.

Un’altra proposta più volte presentata in questi ultimi tempi soprattutto da alcune associazioni e gruppi di cittadini nella rete è quella della pedonalizzazione e quindi della chiusura al traffico ed ai parcheggi delle vie e delle piazze del centro storico, sia per una sua maggiore fruibilità civile ed estetica, sia per favorire, indirettamente, le attività commerciali.

Una posizione che si colloca un po’ a metà strada è quella di chi sollecita una maggiore rotazione nell’uso dei parcheggi, tale da consentire un maggior turn, una minore presenza di macchina, ed un uso del parcheggio meno fisso e permanente. Con un po’ di approssimazione e’ la posizione assunta dalla nuova Giunta Comunale, che prevede nel medio periodo un aumento anche di qualche decina di posti auto a favore dei residenti.

La quarta proposta è più di carattere strategico, ha bisogno di tempio medio lunghi, della disponibilità degli operatori economici e di qualche incentivo e supporto pubblico. Si tratta della proposta di realizzare un Centro Commerciale Naturale. Sono ipotesi progettuali che già vedono alcuni finanziamenti attivi, vedi il Comune di Perugia, per creare delle associazioni di esercenti che mettano in comune alcuni servizi, le forniture, la promozione, gli allestimenti.

La quinta opzione punta ai richiami esterni. Alle manifestazioni ed agli eventi che possano richiamare nei centri storici clienti e visitatori che poi oltre alo valore urbanistico ed architettonico del contenitore urbano, possano essere interessati anche dalla attività economiche.

La sesta opzione punta ad aggredire uno degli handicap più diffusi dei centri storici, il problema se non proprio della scarsità, diciamo della insufficienza dei parcheggi. Attraverso soluzioni definitive. cioè la costruzione di grandi parcheggi, che però abbiano anche dei percorsi meccanizzati che consentano di raggiungere il centro senza particolari sforzi. E’ la soluzione che hanno adottato anche in Umbria città come Perugia, che è stata ed è un’ esperienze pilota, ma anche località medie come Orvieto,Marsciano, Città di Castello, Narni, Todi. E’ la soluzione più costosa, ma percorribile se si fossero evitati in passato e se si evitassero in futuro sprechi per opere inutili.

Diciamo subito che non  produrremo  risultati dal  valore scientifico, non essendo praticabile alcuna campionatura, ma vogliamo dare comunque di nuovo la parola ai cittadini e ai nostri lettori anche per un confronto costruttivo possibile sempre e tanto più in momenti lontani da appuntamenti elettorali.

Esprimi il tuo parere  votando nel  sondaggio che proponiamo nella nostra pagina

Puoi scegliere una fra le diverse sei opzioni della griglia:

  • Facilitazioni tariffarie e fiscali
  • Pedonalizzazione
  • Rotazione parcheggi
  • Centro commerciale naturale
  • Eventi e manifestazioni
  • Parcheggi esterni e percorsi meccanizzati