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Sindaco Scricciolo “Sanità. Il modello post ospedale unico ha fallito. Chiedo un pronunciamento dell’Unione dei Comuni sul Pronto Soccorso a Città della Pieve”

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Di seguito il testo del documento presentato dal Sindaco di Città della Pieve al Consiglio dell’Unione dei Comuni del Trasimeno (n.d.r)

 “PREMESSO

Che la riorganizzazione sanitaria del Trasimeno è ferma alla Delibera di Giunta Regionale n. 1283 del 19/11/2013 con cui, a fronte del finanziamento statale di cui all’ex art. 20 della L. 1283/88 che dimezzavano le risorse statali (da 17,5 a 8,8 mln. – cosa non avvenuta per Narni-Amelia e per Terni) si tagliavano anche quelli aziendali (previsti inizialmente in circa 18 mln. + 1,4 dalla Regione). Da allora si è modificata la programmazione regionale ed i piani sanitari e si è sostituito l’Ospedale Unico del Trasimeno (ancora citato nell’accordo di programma del 2013) con un potenziamento dell’Ospedale di Castiglione del Lago (5,1 mln + 2,2 di attrezzature), la chiusura e riconversione di quello di Città della Pieve (1,6 mln + 0,8 di attrezzature). Le cifre sono state nel tempo riviste con lievi ritocchi che non hanno sostanzialmente modificato il quadro degli interventi.

Che entrambi gli interventi di riqualificazione di Castiglione del Lago e Città della Pieve, nel frattempo avviati, procedono lentamente e la situazione dei servizi sanitari nell’area del Trasimeno è al momento in forte contrazione. Si attendevano potenziamenti delle attività e delle prestazioni domiciliari, l’ampliamento dell’offerta specialistica ambulatoriale, l’apertura di nuovi servizi. Così non è e le amministrazioni del Trasimeno sono quotidianamente sollecitate dalla popolazione che chiede e pretende servizi efficienti e vicini, abbattimento delle liste di attesa, prestazioni e risposte adeguate. Alla mancata realizzazione dell’Ospedale Unico, che doveva essere la soluzione definitiva in una prospettiva costruita e maturata in anni ed anni di confronti e valutazioni non sono state al momento prodotte valide alternative.home,

Che il D.M. 70/2015 ha introdotto criteri e standard ben precisi che imponevano una revisione del quadro di programmazione senza una nuova valutazione discrezionale per garantire, anche in questo territorio, un servizio sanitario qualificato con un sufficiente numero di posti letto per acuzie e post acuzie (175 + 41 in base allo standard previsto di 3,7 p.l. ogni 1000 abitanti), un servizio di emergenza urgenza efficiente e funzionale, una rete di servizi per la post acuzie, un presidio ospedaliero con i requisiti previsti dal D.M. 70/2015 punto 9.2.1 che al momento non c’è. Si è invece continuato nel programma di riqualificazione precedentemente avviato senza modifiche sostanziali. Anzi, con riduzione dei posti per acuti (la medicina per esempio è passata dai 37 posti del 2016 ai 26 attuali ed il plesso di Castiglione del Lago potrà contare a fine lavori solamente su 65 posti letto). Tutto questo mentre si assiste ad una condizione di sovraccarico e sovraffollamento del Silvestrini. Non solo; sono stati rivisti pure alcuni impegni precedentemente assunti come sul servizio di emergenza urgenza dove la trasformazione iniziale in Punto di Prima Assistenza dell’ex Pronto Soccorso di Città della Pieve ha prodotto notevoli criticità.

Che tale situazione necessità di una ponderata revisione del quadro dei servizi in questa area al fine di renderli conformi alle norme approvate in conferenza Stato Regioni “Patto della Salute 2014-2016 ed il DM 70/2015” (nuovi standard ospedalieri). E’ necessario procedere rapidamente al completamento della riqualificazione avviata, considerandola peraltro come una fase temporanea e transitoria in previsione di un futuro recupero del progetto di Ospedale Unico del Trasimeno capace di assolvere alle necessità di quest’area il cui bacino, integrato dai comuni limitrofi non serviti da in modo agevole da altre strutture sanitarie, raggiunge una popolazione di circa 80000 abitanti.

CONSIDERATO

che la riorganizzazione in atto ha determinato forti criticità nell’ erogazione dei servizi a Città della Pieve, che la struttura di Primo Soccorso non è in grado di fornire un ventaglio di prestazioni appropriato per più motivi (modello organizzativo, assenza di specialisti e servizi qualificati, modalità operative);

che la dipendenza funzionale della struttura di Primo Soccorso dal reparto di Pronto Soccorso di Castiglione del Lago ne condiziona l’autonomia, le prestazioni e l’attività;

che la recente sentenza del Consiglio di Stato nega alla struttura di Città della Pieve il riconoscimento di Pronto Soccorso di area disagiata così come previsto dalla sentenza del T.A.R. dell’Umbria;

che in altre realtà dell’Umbria e nella stessa Azienda USL Umbria 1 sono stati attivati modelli sanitari rispondenti a necessità ed esigenze analoghe a quelle di Città della Pieve come quello della Città di Assisi;

VALUTATA

La necessità di garantire in tutti i territori del Trasimeno adeguati servizi sanitari che rispondano in modo appropriato alle necessita ed ai bisogni della popolazione, il Consiglio dell’Unione dei Comuni nel fare proprie le istanza della comunità Pievese

CHIEDE

alla Regione Umbria la revisione del Piano Sanitario con l’ inserimento nel plesso di Città della Pieve di una autonoma struttura di Pronto Soccorso rispondente ai requisiti previsti dal D.M. 70/2015 di cui al punto 9.2.2.”