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Sanità, Braccio di ferro sulle nomine dei manager. In ballo c`è il governo della Regione

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Dalla Nazione Umbria di Cristina Belvedere ( foto del Corriere Pievese)

Scatta il conto alla rovescia per la nomina dei vertici della sanità regionale. Lo scontro in atto vede da una parte l’assessore Luca Barberini, intenzionato a portare avanti la linea del rinnovamento, e dall’altra h presidente della Regione Catiuscia Marini, che intende avere l’ultima parola in un settore che rappresenta la punta di diamante nell’amministrazione del governo regionale. Sono 107 le domande arrivate da tutta Italia per partecipare alla selezione, domande che sono state ridotte a meno di un centinaio con esclusioni eccellenti.

Il fulcro del confronto tra Barberini e la Marini riguarda i criteri di nomina: l’assessore regionale, pur riconoscendo i meriti e le capacità dei manager uscenti, è deciso a voltare pagina e va ri- Oltre cento domande da tutta Italia Sono arrivate 107 domande di candidati provenienti da tutta Italia, soprattutto alle Marche e dal Lazio. Dopo la selezione, ne sono rimaste meno di un centinaio. Non mancano esclusioni eccellenti.

L’assessore Barberini va ri petendo: «II cambiamento è un valore aggiunto, per questo diventa necessario». Sul fronte opposto c’è la govematrice, che non intende transigere sul nome dell’attuale direttore generale dell’Azienda ospedaliera perugina, Walter Orlandi: il manager ha ottenuto risultati eccellenti, ha intuizione, esperienza e capacità, quindi è una risorsa da non perdere. I beninformati non parlano di scontro interno alla giunta, ma di «piccolo rodaggio». Il rischio di andare al ‘muro contro muro’ sulle nomine della sanità è però concreto.

Sia la Marini che Barberini, uomo vicino al sottosegretario Gianpiero Bocci, faranno di tutto per evitare degenerazioni, ma per ora ciascuno ha intenzione di tenere il punto. Palazzo Donini starebbe lavorando per portare Orlandi alla guida dell’Asl 1, trasferendo Andrea Casciari da Temi alla direzione generale dell’Ospedale di Perugia. Il tutto con la prospettiva di affidare il timone dell’Azienda ospedaliera di Terni all’attuale direttore amministrativo Riccardo Brugnetta.

Quanto ai vertici dell’Asl 2, questi potrebbero venire scelti dall’area-Bocci. Per Barberini invece bisogna innovare. Pur riconoscendo il valore dei manager uscenti, l’assessore regionale vuole andare oltre i buoni risultati da loro ottenuti. L’idea è di cambiare, punto e basta. Al momento pare quindi complicato trovare una mediazione, anche se questo sarà l’obiettivo delle prossime riunioni di Giunta. l’pontieri’ sono al lavoro perché in ballo non ci sono solo le nomine sanitarie, ma anche la tenuta stessa della maggioranza in Consiglio regionale.