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Salci il Borgo Incantato

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Città della Pieve.  Salci è un minuscolo delizioso borgo-castello nel comune di Città della Pieve. È un luogo fascinoso e ricco di storia. L’impianto “urbanistico” è medievale. Notizie di questo centro, posto a quattro chilometri da Fabro nei pressi del crocicchio dove si intersecano i percorsi verso Orvieto, Siena e Chiusi, risalgono al 1243. In primis era un feudo nella val di Chiana romana innalzato poi a ducato nel 1568 per volere di papa Pio V. Fu amministrato dalla famiglia Bonelli discendente dai Ghisleri che annoveravano nella famiglia proprio papa Pio V.

Dal punto di vista architettonico, questo agglomerato è particolarmente grazioso e interessante. Vi si può accedere da due porte. Di grande impatto quella di Orvieto sovrastata dalla torre a forma quadrata e da un suggestivo loggiato detto Degli Spiriti e da quella di Siena. In questo borgo fortificato, vi è una importante chiesa con cinque altari e un dipinto del Pomarancio. Oltre alla chiesa nel piccolo (intreccio) di vie non lastricato si incontra un edificio che era la guarnigione (perché il ducato in modo autonomo, legiferava, batteva moneta, aveva un proprio piccolo esercito, e una corte. Ci sono poi case di contadini con una locanda osteria e un villino, sempre facente parte del complesso, ma appartato e rivolto su un panorama di grande suggestione. Nella piazza svetta il pozzo coperto dotato di un cancelletto di legno che dà accesso all’acqua. Il borgo è stato abitato fino agli anni sessanta. Ora versa in grave degrado, transennato e con la vegetazione che ha già posto il proprio dominio su ampie parti delle costruzioni. Non molto tempo fa con sovvenzioni da parte della comunità europea era stato avviato un programma di recupero interrotto poi misteriosamente. Tuttavia su un’ala dell’architettura restaurata è visibile uno scellerato intervento con cemento. E forse la sospensione dei lavori deve essere imputata proprio alla direzione verso la quale si stava muovento l’intervento di ripristino dell’area.

A Città della Pieve è sorto un comitato ad hoc per la salvaguardia e la rivalutazione del sito. Anche l’università di Perugia ha manifestato interesse a questa perla architettonica, storica e culturale dell’Umbria. E molto sono state e sono le iniziative degli ex abitanti del luogo. Coloro che hanno a cuore le sorti di Salci auspicano che dopo un rispettoso restauro si possa allestire un museo permanente e disporre gli spazi tanto fascinosi, per manifestazioni artistico-culturali. Tale è la magia del borgo che l’attore Carlo Verdone lo ha eletto luogo del cuore. E come dargli torto, molto spesso siamo prigionieri di un progresso troppo poco attento ai primari bisogni della persona umana, così da ritrovare noi stessi proprio in questi luoghi, sospesi in un sogno senza tempo, dove l’armonia della natura, viaggia sulle stesse corde delle sensazioni più autentiche del nostro spirito e della nostra fantasia.

Nunzio Dell’Annunziata