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Risini a 360 gradi. Intervista al sindaco di Città della Pieve.


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Corriere Pievese: “

E’ passato poco più di un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio, con la tua elezione a Sindaco e la nomina della nuova giunta, e l’affermazione dalla lista civica “LiberaMente”. Gran parte del lavoro in questi mesi è stato occupato dalla pandemia e dagli interventi straordinari che ha richiesto e che tuttora richiede. A livello di opinione pubblica si registra un cambiamento nel modo di rapportarsi con i cittadini. Il Comune è di nuovo aperto ed a cominciare dal Sindaco c’è una continua presenza e disponibilità verso esigenza e iniziative. Si è notato anche una maggiore operatività nel settore delle opere pubbliche a cominciare dalla ultimazione di quelle già programmate. E’ stato presentato il nuovo logo e la app rivolta i turisti. Di altri progetti al momento al momento non se ne è parlato, pubblicamente. Quali sono quelli più importanti su cui state lavorando?


Risini: Il Lockdown imposto dalla pandemia Covid-19 oltre a ‘fermare’ la vita di tutti ha paralizzato anche attività e progetti pronti a partire nel nostro Comune, costringendoci inevitabilmente a rivedere le priorità dell’Amministrazione alla luce dell’evoluzione dell’emergenza. Al contempo ci ha consentito di analizzare ancor meglio la nostra Città, rafforzando l’idea che sia necessario cambiare con estrema rapidità i paradigmi con cui va vissuta, agire secondo uno schema nuovo, grazie al quale si torna a porre il cittadino e la qualità della sua vita al centro dell’attenzione politica. Questa è altresì la motivazione per la quale ho deciso, tra le altre, di chiudere piazza Plebiscito rendendola pedonale per tutta l’estate e devo dire che i feedback che ho ricevuto da cittadini e turisti ne hanno nettamente confermato il gradimento.

A livello progettuale abbiamo veramente tanto sul fuoco e su tutti i fronti, progetti veramente importanti, ma per non rischiare di limitare il tutto ad un elenco sterile, proseguo intanto sul filo delle opere pubbliche in merito alle quali abbiamo presentato 2 progetti di PSR per i giardini pubblici e la pineta, con l’obiettivo di ricreare un percorso verde e renderla maggiormente valorizzata e fruibile alla cittadinanza. C’è la volontà, inoltre, di creare lì un bocciodromo per stimolare più aggregazione sociale e movimento, che potrebbe incidere anche sugli atti di vandalismo, oltre chiaramente all’attività di videosorveglianza che abbiamo in parte ripristinato ed in parte incrementato con l’installazione di nuove telecamere.

E’ stato presentato anche il progetto per la messa in sicurezza della parte laterale di Palazzo della Corgna, quella che affaccia su via Vannucci, mentre la facciata e la torre civica sono già state finanziate e a breve partiranno i lavori. Questo per ciò che riguarda alcuni dei progetti più grandi relativi al Centro Storico, per le frazioni rimando alla domanda specifica.

 Corriere Pievese: L’estate Pievese, nonostante le limitazioni e la sospensione del Palio, è stata ricca di appuntamenti e piena di turisti. Adesso stiamo assistendo a nuovi casi di positività al Covid-19 in tutta Italia, nei comuni limitrofi e recentemente anche cinque casi a Città della Pieve.
La fase emergenziale è stata gestita bene, qui ed in generale nel centro Italia. Cosa dobbiamo aspettarci per l’autunno?


Risini: Siamo chiaramente soddisfatti dell’estate pievese e dell’aumento di presenze registrato, è evidente, ma l’obiettivo è quello di rendere la Città una meta ideale durante tutto l’arco dell’anno: a Città della Pieve non manca nulla per esserlo, anzi. Stiamo lavorando tanto e sono certo che la nostra comunità, che finalmente sta iniziando davvero a fare squadra ed essere unita, a breve potrà tranquillamente consolidare questo risultato. Un nuovo ritorno, seppur fortunatamente molto limitato, dei contagi era sinceramente prevedibile considerata la riapertura delle frontiere nazionali e la ripartenza del turismo. Per l’autunno dobbiamo continuare a porre massima attenzione al rispetto delle norme igienico-sanitarie, ma possiamo affrontarlo sostanzialmente in tranquillità, consapevoli che avendo maggiore conoscenza e consapevolezza del virus rispetto a marzo siamo anche in grado di gestire con più efficacia la situazione. La riapertura delle scuole sarà un banco di prova importante, ma noi siamo ben organizzati. La prevenzione è ciò che fa veramente la differenza e su questo è incentrato il nostro operato.

CP.I Pievesi hanno sentito la mancanza del Palio dei Terzieri, dopo il suo annullamento. Nei prossimi mesi c’è l’intenzione di lavorare per migliorare questo evento e le manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno ( Presepe, Quadri Viventi, Infiorata, Festa Beato Giacomo, Epoche in Passerella) e che avevano raggiunto livelli di qualità rilevanti?


R.Il Palio dei Terzieri è mancato a tutti. La Città ha comunque cercato di compensare questa forte assenza prevedendo un ricco calendario di iniziative che garantisse uno svolgimento in sicurezza ed al contempo potesse essere apprezzato da un target molto ampio, e così fortunatamente è stato. Ma il Palio è il Palio, come tutte le altre splendide manifestazioni che hai citato che rendono unica l’offerta pievese, sono tutte parti integranti della nostra identità ed in quanto tali, come Amministrazione, è irrinunciabile la volontà di lavorarci per farle crescere al meglio. Allo stato attuale, anche se è scontato dirlo, dobbiamo organizzarci in base all’andamento della situazione epidemiologica, vedremo. 


CP.Durante il mese di Agosto, grazie alle tue pressioni ma anche alla mobilitazione del Comitato Art.32 ed alla campagna di stampa, è stato evitata la chiusura notturna del PPS. Nelle dichiarazioni hai comunque rilanciato la mobilitazione per il Presidio di Area Disagiata. Ci sarà alla ripresa di settembre una risposta da parte della Giunta Regionale? E secondo te di che tipo?


R.Prima di tutto è doveroso da parte mia e della mia squadra un ringraziamento ai vertici della USL per esser riusciti, nonostante la cronica mancanza di medici, a garantire il mantenimento del servizio notturno del Punto di Primo Soccorso per il mese di agosto. A settembre, l’azione sarà diretta all’ottenimento del Presidio di Area Disagiata con Pronto Soccorso, questo è un obiettivo per noi assolutamente irrinunciabile ed auspichiamo in una risposta positiva, in caso contrario, come sempre ho sostenuto, sarò il primo ad andare sotto alla Regione a far sentire la nostra voce e con me, sono certo, tutti i cittadini pievesi. Confermiamo anche la collaborazione con il Comitato Art.32.

I servizi sanitari messi a dura prova dal virus, avranno nei prossimi mesi, dei fondi a disposizione che difficilmente saranno di nuovo disponibili per decenni. Non pensi che la posizione del Comune di Città della Pieve per il Presidio di Area Disagiata e quella del Comune di Castiglione del Lago, per il suoi 50 posti letto, possa fornire l’alibi, ancora una volta, alla Regione di turno, per non prendere in considerazione l’Ospedale unico, e che alla fine questa zona resti al di sotto dei parametri previsti per la salute rispetto agli abitanti che ha e rispetto alle altre zone dell’Umbria?


La nostra rivendicazione è volta a raggiungere lo stesso trattamento per tutti i cittadini, ovunque essi vivano. Non possiamo assolutamente accettare che i nostri cittadini vengano trattati in modo differente. L’ottenimento dell’Ospedale Unico è chiaramente auspicabile, ma è un progetto di più ampio respiro che necessita di tempistiche maggiormente distese, nel frattempo non possiamo rimanere sprovvisti di servizi che sono invece essenziali per la cittadinanza. Per questo motivo, l’apertura del Presidio di Area Disagiata con Pronto Soccorso non è più rimandabile nè tantomeno rinunciabile per noi.

Abbiamo visto una foto dei lavori che si stanno facendo per le Mura, e ci sembra che, questo intervento, insieme ad aspetti positivi, porterà ad una diminuzione di posti auto. Quelli sinora dislocati lungo Le Mura. Il problema storico del parcheggio nella cosiddetta ”acropoli” pievese resta e quindi rischia di aggravarsi. Avete qualche idea o progetto per intervenire?


Sicuramente questo è un tema molto sentito dai Pievesi e sappiamo perfettamente che il numero dei parcheggi a ridosso del centro storico non sono sufficienti nemmeno a garantire il parcheggio ai residenti.
Ho da sempre creduto che il progetto della riqualificazione del Consorzio passasse anche per la possibilità di creare una sintonia pubblico-privata per la realizzazione di un parcheggio multipiano sotterraneo, che ne permetta la fruizione ai residenti nel punto nevralgico e centrale della nostra Città. Purtroppo, ad oggi, dopo molte interlocuzioni, la Soprintendenza ha rallentato la nostra progettualità. Ma siamo aperti anche ad altre soluzioni, l’importante è risolvere, una volta per tutte, questa criticità, rendendo Città della Pieve maggiormente fruibile.
Per San Pietro stiamo studiando alcune soluzioni che permettano la creazione di parcheggi che possano servire tutta la zona e che dovremmo sottoporre di nuovo sempre alla Soprintendenza che, purtroppo, ha bocciato la realizzazione del parcheggio previsto nel progetto originario, proprio sotto la nuova Passerella.

In campagna elettorale più volte hai detto che le frazioni erano parte integrante del territorio comunale. Quali sono le iniziative che l’Amministrazione comunale ha già messo in campo e sta portando avanti per Moiano, Po’ Bandino e Ponticelli?



Le frazioni sono estensioni del nostro territorio, che è uno ed unito da storia, tradizioni e legami. Ogni territorio ha una propria specificità e i relativi problemi.
Partendo da Ponticelli, abbiamo presentato domanda, per la terza volta dall’inizio del mandato, per la realizzazione della Casina dell’Acqua, come per Po’ Bandino, Moiano e Centro Storico. Abbiamo elaborato e presentato il progetto per la realizzazione della rotonda davanti alla stazione di servizio Fondovalle, dopo vari incontri e contatti con i tecnici della Provincia di Perugia: siamo consapevoli che è uno snodo viario fondamentale per lo sviluppo del territorio che deve essere messo nel più breve tempo possibile in sicurezza.
Sul versante dei pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti, dopo le rilevazioni fonometriche dell’Arpa ed i relativi risultati che dimostrano chiaramente un livello acustico non conforme alla normativa prevista, siamo in fase di confronto con i tecnici di Trenitalia per procedere con l’installazione.
Abbiamo sollecitato ripetutamente, anche recentemente, Poste Italiane per la riapertura dell’ufficio postale a 3 volte la settimana, come prima della pandemia.
Po’ Bandino è una frazione che ha avuto, negli ultimi anni, una grande espansione commerciale e continua a crescere ed attirare investimenti con attività economiche attrattive per tutto il territorio comunale. 
Abbiamo iniziato la progettazione del marciapiede che collega viale Umbria all’area commerciale e abbiamo in mente di promuovere incontri costanti con gli operatori commerciali e i titolari dei lotti per venire incontro alle loro esigenze e contribuire, di comune accordo, a migliorare e riqualificare ulteriormente tutta l’area.
Nel bilancio comunale sono previste, inoltre, risorse per asfaltare le strade interne, che da anni abbisognavano di manutenzione, e la necessaria riqualificazione del parco giochi, che è un punto di aggregazione fondamentale nella crescita dei nostri bambini.
Per quanto riguarda Moiano, invece, stiamo lavorando proficuamente da tempo con i Sindaci di Panicale e Piegaro, e sollecitando l’adesione di Perugia, Monteleone e Montegabbione, per realizzare la variante che ha l’ obiettivo di collegare Moiano direttamente a Piegaro e quindi tutto il territorio della vicina Toscana a Perugia in tempi estremamente ridotti, con il beneficio altresì di eliminare il passaggio dei mezzi pesanti all’interno frazione e mettendo in sicurezza Palazzolo, attualmente precaria. Sempre a Moiano c’è in proposito la realizzazione del campo da tennis, per rendere ulteriormente vivace una presenza sportiva già ricca.

Come si pensa di risolvere il vuoto socio-educativo lasciato dalla uscita di scena delle nostre “Suore” e del loro storico asilo?
Come saranno disposti gli spazi della scuola materna, e delle altre scuole,anche alla luce delle nuove esigenze dettate dal Coronavirus?


La partenza delle nostre Suore, dopo decenni di presenza, impegno e dedizione per i nostri bambini, è stato, per me e per tutti noi, un momento triste che abbiamo cercato di impedire in ogni modo, anche grazie all’interlocuzione con il Cardinale Bassetti ed il nostro Parroco Don Simone. Purtroppo, i nostri sforzi sono stati vani: le difficoltà e le decisioni assunte dalla Casa Madre a Roma si sono palesate definitive ed irrevocabili.
I bambini che hanno avuto la fortuna di crescere, divertirsi e formarsi con le nostre Suore e che non hanno potuto terminare il percorso della scuola d’infanzia con loro, sono stati tutti accolti nella nostra scuola pubblica. Il Comune ha provveduto a ridisegnare, adeguare ed ampliare alcuni spazi interni per permettere il rispetto della normativa anti-covid, grazie ad una proficua collaborazione con la ex Preside Caligiuri e la nuova Preside, Caterina Marcucci.

Le due fermate del Frecciarossa a Chiusi, hanno di nuovo riproposto il tema del miglioramento del collegamento con Perugia. Sia tramite la Pievaiola, sia tagliando a Mugnano- Montebuono. Su quale ipotesi sta lavorando il Comune di Città della Pieve?


Città della Pieve ha un territorio vasto con diversi punti di accesso e transito per arrivare a Perugia.
La Pievaiola, negli anni, è stata riqualificata nel tratto Tavernelle-Perugia, permettendo una maggiore rapidità d’arrivo al nostro Capoluogo.
Città della Pieve, da sempre, sconta la sua posizione geografica: invece di essere considerata, anche dalla stessa Regione Umbria, uno snodo strategico per i collegamenti con l’Alto Orvietano e la Toscana, siamo da sempre considerati invece un territorio marginale.
Quindi, da una parte stiamo lavorando insieme al Comitato della Pievaiola per riqualificare il tratto Città della Pieve-Tavernelle (SR 220) e al contempo rendere esecutivo il progetto della maxi-variante che dall’incrocio di Moiano porti direttamente a Piegaro. Ribadisco che, per quanto riguarda la Pievaiola, ho provveduto a sollecitare la Provincia per l’immediata asfaltatura del tratto ricompreso fra il Km. 32 ed il punto di intersezione con la SS 71, non più rinviabile.

La partecipazione è, stata uno dei punti fondamentali del vostro programma elettorale. In autunno, covid permettendo, è tua intenzione far ripartire i tavoli tematici e le assemblee pubbliche per fare il punto sull’azione dell’Amministrazione e dare informazioni puntuali ai cittadini?


Questo è uno dei punti a cui tengo particolarmente. A marzo, prima dell’approvazione del bilancio preventivo, avevamo già fissato tutte le date per fare le assemblee pubbliche in tutto il territorio comunale e parlare insieme ai cittadini dei progetti e del lavoro svolto dall’Amministrazione. In programma avevamo anche importantissimi incontri con la cittadinanza finalizzati a migliorare ed incrementare la raccolta differenziata. Con il Covid e la fase attuale della gestione post- emergenza, tutto questo non è stato chiaramente possibile.
Covid permettendo, è nostra intenzione riattivare a pieno regime tutti i tavoli e tornare a fare assemblee pubbliche in tutto il territorio comunale, allargando il più possibile la partecipazione ed il confronto con i cittadini. 


Gestione Rifiuti. Nel 2021, se Città della Pieve, non riuscirà ad arrivare a oltre il 70% di raccolta differenziata rischiamo di incappare in una sonora multa che costringerà i Pievesi a pagare ancora di più degli attuali importi, che non sono certo già bassi a fronte di servizi appena sufficienti, soprattutto nelle frazioni. A che punto siamo? Cosa state facendo per “spingere” a differenziare? 
E’ stato rinnovato il Consiglio della Tsa? Ci sono consiglieri di Città della Pieve? Sono state fatte altre nomine negli organismi sovracomunali?



E’ corretto. Città della Pieve avrebbe dovuto raggiungere la percentuale di raccolta differenziata del 72,3% già nel 2018, scadenza che è stata poi prorogata al 2020 ed i Comuni che non la rispettano chiaramente ne pagheranno le ovvie conseguenze in termini economici . Il nostro Comune ha incrementato la RD, si, ma a percentuali che avremmo già dovuto concretizzare quattro anni fa, nel 2016. Come ho ribadito in più occasioni, serve un impegno decisivo da parte di tutta la cittadinanza, sia per spendere meno sulla tassa, sia per dimostrare in modo tangibile un doveroso rispetto nei confronti di un pianeta già fortemente stressato dalle invasive attività antropiche. E’ inaccettabile al giorno d’oggi non voler impegnarsi per tutelare la natura e i suoi servizi eco-sistemici, soprattutto per chi, come noi, ha la fortuna di vivere immerso e abbracciato dalla sua rigogliosa bellezza. Non riesco proprio a concepirlo. Come Amministrazione Comunale abbiamo in primo luogo consentito l’apertura della nuova ricicleria di Canale, investito sull’acquisto di cestini differenziati all’interno del contesto urbano in sostituzione di quelli indifferenziati, puntando con gradualità ad un loro costante incremento. Abbiamo attivato il monitoraggio sui conferimenti delle utenze finalizzato all’individuazione dei soggetti che non utilizzano il servizio porta a porta, per informarli sulla corretta gestione dei propri rifiuti ed avviare gli opportuni accertamenti. Abbiamo avviato la video-sorveglianza con multe fino a 3.000€ sulle isole ecologiche, che ricordo essere ad uso esclusivo degli operatori economici autorizzati dal Comune. Nel 2020 la tolleranza è zero verso chi non ha rispetto dell’ambiente e continua ancora a gettare e abbandonare i propri rifiuti in modo illecito. Voglio sperare che i Pievesi abbiano questa sensibilità e riescano a raggiungere e superare l’obiettivo. Il Consiglio della TSA è stato riconfermato ed in accordo con gli altri Comuni uno dei consiglieri è di Città della Pieve. Nessun’altra nomina negli organismi sovracomunali.

Poche settimane fa, il sindaco di Panicale, Cherubini è stato eletto presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, al posto di Giacomo Chiodini. Sono stati anche assegnati degli incarichi, quasi da assessori, con responsabilità di settore. Quale è stata la tua posizione e qual è la tua posizione sulle associazioni e le aggregazioni dei comuni, in particolare anche per quanto riguarda i comuni dell’alto Orvietano e della Toscana vicina?

Ho un buon rapporto con tutti i Sindaci del nostro territorio perché, da sempre, penso che, indipendentemente dall’appartenenza politica, ogni Sindaco ha a cuore, in primis, i propri cittadini.
Per ciò che riguarda i Sindaci del Trasimeno stiamo portando avanti molti progetti, seppur a rilento a causa del Covid, e sto cercando di riportare al centro della discussione politica i temi più importanti per Città della Pieve, quindi sanità, infrastrutture viarie, scuola e turismo. Senza la condivisione totale di strategie e visioni comuni, non sono intenzionato a ricoprire alcun ruolo.
La mia posizione è estremamente chiara: tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti ovunque essi abitino, a partire dall’assistenza sanitaria.
Con i Sindaci dell’Alto Orvietano i contatti sono frequenti soprattutto per l’ambito sanitario, in particolar modo con il Sindaco Roncella, che è diventato negli anni, oltre che un rappresentante istituzionale, un amico di tutti i Pievesi per la battaglia che ha portato avanti a tutela della salute collettiva. Adesso, continueremo a combatterla insieme.
I rapporti con la vicina Toscana sono buoni, collaborativi e costruttivi, esattamente come quelli che abbiamo con tutti. Città della Pieve è una Città aperta, ambiziosa e con tanta voglia di continuare a crescere ed esprimere il suo reale potenziale.     


Intervista curata da Gianni Fanfano e Chiara Lucacchioni