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Progetto Democratico “Coop Centro Italia, chiediamo un consiglio comunale aperto”

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( comunicato stampa). La vicenda della vendita di 29 negozi da parte di Coop Centro Italia disorienta e induce alla rabbia. Sono questi i sentimenti che prevalgono nelle tantissime persone che hanno dato fiducia negli anni al movimento cooperativo, lavorandoci con impegno e dedizione o semplicemente facendo i propri acquisti alla coop o affidandole i propri risparmi.

Purtroppo questa situazione è solo l’ultima in ordine di tempo di tante altre tristi storie avviate dalle forze riformiste (Perugina, Euroservice, Molino Popolare, per rimanere nel comune di Castiglione del Lago), esperienze che hanno rappresentato l’ossatura economica e garantito uno sviluppo sociale a tantissime famiglie del territorio, ma che nel corso degli anni sono miseramente naufragate facendo regredire le condizioni di vita che vive in questa area dell’Umbria.

Non più tardi di due anni fa ci venne presentato un piano industriale che prometteva, entro il 2019 aperture di nuovi negozi, nuovi spazi di mercato, (Roma in primis), aumento e rilancio dell’occupazione. Ora tutto questo non è più vero ed è a rischio la stessa sopravvivenza del centro logistico e direzionale di Pucciarelli.

Ciò si verifica non per colpa della malasorte o dell’invidia.

Progetto Democratico si sente tradito al pari dei lavoratori e dei soci coop. Nel 2016 avevamo condiviso un ordine del giorno in Consiglio Comunale fiduciosi del piano industriale presentato. E’ arrivato il momento di chiedere conto a chi ha sbagliato, di fare chiarezza con tutti coloro che sono parte in causa su questa vicenda. Chiederemo, assieme alle altre forze consiliari di minoranza, la convocazione di un consiglio comunale aperto nel quale tutti possono dire la loro e poter avviare l’indispensabile opera di verità.

Vanno comprese le motivazioni per cui la dirigenza ha deciso di compiere scelte che hanno cavalcato la logica del mercato finanziario abbandonando il principio di mutualità e di soccorso che sta alla base del sistema cooperativo snaturando completamente la sua funzione originaria

E’ necessario capire chi e perchè abbia deciso di indirizzare i risparmi dei soci in investimenti speculativi rivelatesi completamente fallimentari ottenendo il risultato di mettere in discussione la sopravvivenza del centro direzionale e l’occupazione delle numerose persone che vi lavorano.

In ultimo vogliamo capire che ruolo hanno giocato la politica, il sindacato e le istituzioni a partire da Regione e Comune. Si tratta di capire in quale visione delle politiche di cooperazione credono, cosa hanno fatto per superare le evidenti distorsioni in cui Coop Centro Italia si è venuta a trovare, se intendono e come impegnarsi nel rinnovare l’azienda, il suo management per ritornare ad assumere scelte in sintonia con lo spirito mutualistico e di solidarietà che sta alla base della propria ragione d’essere.

Gruppo Consiliare e e Associazione Progetto Democratico