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Pieve Nostra 1963 : il Carnevale Pievese, donne pievesi al volante, riapre il Duomo

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Questa prima parte del 1963 ha un protagonista assoluto. la prima edizione del “Carnevale Pievese” promosso dall’Associazione Turistica pievese e che si integrava con il “Carnevale dei Ragazzi di Chiusi”. Le iniziative erano diverse, ma poi come si vedrà saranno soprattutto i carri mascherati che sfileranno per le vie cittadine ad ottenere il successo maggiore.In un servizio comparso sul “Tempo” di Roma, dove scriveva Sandro Salvatori, un pievese di adozione per tanti anni, verrà chiamato un “Viareggio in miniatura”. C’è anche in queste pagine l’annuncio di un avvenimento che vedremo meglio nel prossimo numero e cioè la “Giornata del Pievese Lontano”. Possiamo trovare un articolo sulle attività che si mettono in programma a Moiano, ci sono i risultati delle elezioni politiche che si svolsero quell’anno e che ribadirono la prevalenza in questa nostra città del PCI, ma c’è un articolo di costume, ad opera di Mario garzanti che segnala un fenomeno particolare. Nuovo e preoccupante insieme, a quanto pare. Una serie di donne pievesi, sollecitate da una autoscuola locale, decidono di prendere la patente. Gli effetti dei corsi e soprattutto delle lezioni pratiche, secondo l’articolo crearono una serie di problemi e di pericoli per la pubblica incolumità….ma è proprio il caso di andare a leggere cosa succedeva in quell’anno di grazia 1963 a Città della Pieve. Dimenticavamo i fiori d’arancio! Andate a vedere chi sono gli sposini del 1963! (g.f)