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Pievaiola. La Provincia tira in causa i Comuni.

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Il confronto e anche le accuse e le polemiche suscitate dall’intervento di due ex consiglieri comunali di Panicale sui mancati interventi sulla “Pievaiola” continua e registra nuove posizioni. Ora è la Provincia a scendere in campo e ad accusare i comuni, soprattutto quelli di Magione e Perugia. Lunedì intanto è previsto un atteso incontro fra tutti i protagonisti presso l’assessorato regionale. Su questo tema pubblichiamo un articolo comparso sulla Nazione Umbria. (N.d.R)

Rassegna stampa dalla Nazione Umbria. Titolo del Corriere Pievese

Magione- «E’necessario che i Comuni decidano le future competenze relative alle piste ciclabili, alla viabilità e a tratti della Pievaiola sottoposti a variante». Sono queste, in estrema sintesi le motivazioni che la Provincia di Perugia adduce sui ritardi per i lavori lungo la Sp 220.«La Provincia di Perugia sta facendo ogni sforzo per accelerare l’iter di approvazione», ha riferito in Consiglio provinciale la consigliera delegata alla viabilità Erika Borghesi su mozione del consigliere Roberto Ferricelli.

Ciò che ancora manca dunque per passare alla fase operativa è l’adozione delle necessarie varianti urbanistiche, che riguardano in particolare i Comuni di Perugia e Magione. Decisivo dovrebbe essere l’incontro di lunedì dall’assessore regionale Chianella.

Ma è l’onorevole Pietro Laffranco a bordare sul tema: «Se a Barcellona di opera incompiuta hanno la Sagrada Famiglia, in Umbria abbiamo la Pievaiola. Se nel 2013 i fondi erano dati per certi spiega il deputato (Fi) – oggi sentiamo che la Regione si impegnerà a reperire i fondi. Delle due una . I fondi nel 2013 c’erano o sono stati millantati? Se c’erano per cosa sono stati usati se non per la Pievaiola? E ancora, visto che i fondi ad ora non ci sono quanto tempo ci vorrà per reperirli?».