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Paolo Scattoni “Connessione all’alta velocità, la fine della propaganda”

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Da Paolo Scattoni coordinatore di Chiusiblog riceviamo due segnalazioni. La prima riguarda la notizia che le previste fermate dei treni dell’Alta Velocità, che dovevano partire con l’orario invernale e che erano state concordate in un incontro alcuni mesi fa fra il sottosegretario ai trasporti del governo Gentiloni, Nencini, l’amministratore delegato delle FS di allora, l’assessore regionale toscano Ceccarelli ed il sindaco di Chiusi Bettolini, non partiranno a dicembre ma nella prossima estate. Questa notizia noi come Corriere Pievese e Ora del Trasimeno, l’abbiamo data immediatamente due giorni fa, appena l’addetto stampa di Fs ci ha inviato il comunicato relativo.

Nel comunicato stampa c’era chiaramente indicato l’inizio delle fermate e soprattutto la motivazione che era ed è legata secondo i progetti di FS ad un disegno di sviluppo del turismo nei centri non metropolitani ed in questo caso nelle Terre di Siena. In un brevissimo commento avevamo detto che l’accordo era evidentemente cambiato, come cambiati erano gli orientamenti delle FS. Non era difficile prevedere che un cambio di orientamento una volta cambiati governo e vertici di Fs avrebbe potuto esserci. Soprattutto se il nuovo governo insediatosi si autodefinisce “governo del cambiamento”. Sempre nel breve commento dicevamo anche che, pur modificata e ritardata, l’opportunità di una o più fermate dell’alta velocità resta e che dipende anche da come ci lavoreranno le forze politiche, economiche e sociali locali se si avranno o meno positivi sviluppi. Per forze politiche locali intendiamo quelle toscane  e quelle umbre confinanti.

La seconda segnalazioni che Scattoni ci ha fatto riguarda un suo articolo scritto il 12 ottobre su Chiusiblog sempre sull’alta velocità. Questo articolo che  riportiamo integralmente per far conoscere ai nostri lettori il suo punto di vista,  dà il titolo a tutto il pezzo.

Poichè si fa riferimento alla stampa on line e non si cita il Corriere Pievese, ci fa obbligo fare una precisazione. Il Corriere Pievese ed io in particolare siamo stati fra i più convinti sostenitori prima della stazione della Medietruria sostenuta dalle due regioni Toscana ed Umbria, poi delle fermate dell’alta velocità a Chiusi, come opportunità strategica per i collegamenti dell’area. E siamo stati tra i più feroci critici del cambio di rotta che ha fatto la Regione Umbria sia sull’alta velocità sia sulla collaborazione fra regioni. Questo francamente senza molto preoccuparci se poteva essere o non essere uno specchietto politico per questa  quella allodola. Era un qualcosa che poteva servire ad  una zona in deficit di quasi  tutto, non solo per responsabilità di chi ha amministrato, ma anche di chi si è opposto.  Senza minimamente sottovalutare i problemi dei pendolari e di tutte le altre disfunzioni che si registrano nel trasporto ferroviario. Abbiamo semplicemente tenuto separati temi e problemi che non sono connessi. Se non si fa la fermata dell’alta velocità a Chiusi non è che mettono eventuali risorse previste  a disposizione dei pendolari, semplicemente, la storia insegna,  fanno altre fermate, da altre parti. Non solo ma abbiamo sempre pensato e continuiamo a pensare che una opportunità del genere porterebbe una ragione in più alla battaglia per avere collegamenti migliori e più veloci di questa zona con Perugia ed il resto dell’Umbria. (g.f)

Connessione all’alta velocità, la fine della propaganda

Pubblicato il 12 ottobre 2018

di Paolo Scattoni

La stampa online (Primapagina e Centritalianews) pubblicano in virgolettato una dichiarazione del sindaco di Chiusi. In cosa consiste? Che la tanto sbandierata connessione di Chiusi con l’alta velocità non ci sarà. Quello che ci sarà è una fermata nell’orario estivo nel 2019. Ricordo tutto il gran chiasso propagandistico che invece quella connessione veniva data per sicura. Per qualche voto in più si fa questo ed altro.

Comunque nel suo comunicato il sindaco si ritiene parzialmente soddisfatto perché “poteva andare molto peggio”. Forse sarebbe opportuno ricordare al sindaco che il molto peggio si è già inverato negli ultimi anni. I treni per Firenze, ma soprattutto per Roma sono stati falcidiati. I pendolari per Roma se ne lamentano tutti i giorni. Alla cancellazione di corse si deve aggiungere il peggioramento progressivo del servizio. I pendolari di Siena giorni fa hanno conosciuto un ritardo di solo tre ore. Questi però sono soltanto un casi eclatanti. Ormai ritardi più limitati, comunque consistenti, sono una regola più che un’eccezione. Pochi di noi hanno cercato di evidenziare il ternd sia per le corse che per il servizio. Si rispose con la propaganda. Tutto sarebbe finito con la connessione all’alta velocità. Era ovviamente una balla, ma tutti hanno fatto finta di crederci. Eccoli accontentati,.

Il vero negoziato con Trenitalia dovrebbe concentrarsi sul trasporto locale quello che va da Firenze a Roma, da Siena a Chiusi e di collegamenti veloci con Perugia.