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Panicale – Trafomec, braccio di ferro tra operai e proprietà

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dal Corriere dell’Umbria del 05-11-2015 – Autore: Sara Minciaroni

Ore convulse per le maestranze della Trafomec di Tavernelle. Continuare o sospendere lo sciopero, che ormai va avanti da venerdì scorso, sembra la madre di tutte le decisioni. Quattro votazioni, quelle sostenute dagli operai, passaggi democratici che hanno dato tutti lo stesso esito: continuare la protesta. Dopo la riunione che si è tenuta all’Occhio di Tavernelle nella serata di martedì, alla presenza dei sindaci di Panicale e Piegare, dei sindacati, delle rsu e degli operai, ieri pomeriggio è stata la volta di un nuovo round.

II sindaco Cherubini è arrivato con in tasca il mandato della Regione e dell’unità di crisi di mettere tutti ad un tavolo, ma la proprietà come del resto aveva già fatto in questi giorni, ha dato il suo aut aut: niente incontro se gli operai non rientrano al lavoro. Un ricatto secondo i lavoratori, al quale non vogliono piegarsi. Sul piatto però c’è l’incontro, tanto atteso, che lunedì potrebbe tenersi alla Trafomec, dentro in cancelli questa volta e non fuori. Vi prenderebbero parte la Regione, l’unità di crisi, la proprietà, le Rsu e i sindacati.

Se questo tavolo si farà o meno sembra dipendere dalla decisione di proseguire o meno lo sciopero. “Un atteggiamento inaccettabile secondo Cristiano Alunni della Cgil Questi operai stanno pagando sulla propria pelle il diritto di essere ricevuti e adesso vengono umiliati e mortificati solo per una questione di ripicca”. Come una sfida a chi cede prima: chi ha paura di perdere il lavoro difficilmente rischia l’azzardo, eppure l’esasperazione è così alta che lo sciopero di questi giorni è riuscito in pieno. Del resto i motivi ci sono tutti, cinque garanzie, tutte non rispettate: dai livelli occupazionali (20 operai mai riassunti nonostante i colleghi si siano ridotti lo stipendio al minimo sindacale), crediti agli ex lavoratori mai restituiti, rilancio industriale non evidente e poi il non rispetto delle promesse di investimenti sociali e delle relazioni industriali.