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Panicale – Studenti a scuola nei container?

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Rassegna Stampa dal Corriere dell’Umbria di Michele Marzoli. Titoli e foto sono del Corriere Pievese

 Panicale. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Tavernelle, che a seguito del terremoto sono stati trasferiti nelle strutture della scuola primaria di Tavernelle e della scuola secondaria di primo grado di Panicale, potrebbero presto subire un nuovo trasloco. Stavolta potrebbero trovare sistemazione nei pressi della stazione dei carabinieri di Tavernelle, all’interno di container che, secondo indiscrezioni circolate a palazzo Landi, sarebbero già stati ordinati e in attesa di essere consegnati. La decisione, se confermata, avrebbe effetti dirompenti, specialmente tra i genitori degli alunni, già alle prese con il difficile cambio di sede.

A gettare benzina sul fuoco, però, ci pensa anche il gruppo di minoranza “Uniti per Panicale” che, per voce del consigliere Francesca Caproni, attribuisce al sindaco Giulio Cherubini e alla giunta la volontà di strumentalizzare la vicenda del terremoto, “che nel Comune di Panicale – dice Caproni – non ha prodotto alcun danno ad edifici pubblici e privati”, al solo fine di “realizzare un polo unico scolastico che costa sei milioni di euro, che i Comuni dovrebbero restituire con interessi esosi ingessando i propri bilanci per almeno quattro legislature”. Francesca Caproni sottolinea le contraddizioni che stanno caratterizzando l’intera vicenda. “Si chiude con ordinanza un edificio scolastico che, dopo gli accertamenti e i controlli di rito, non registra alcun danno prodotto dal sisma. Ciò significa che l’edificio è tale e quale a come era due anni fa. Perché dunque chiuderlo ora e non due anni fa? Ma vi è di più. L’ordinanza di chiusura non interessa ne la segreteria che è rimasta al suo posto ne la palestra, sempre affollatissima. Un eventuale crollo colpirebbe entrambe. La risposta va dunque cercata altrove – dice Caproni – e cioè nell’interesse della giunta a realizzare il nuovo edificio”.

A confermare le argomentazioni del consigliere di minoranza ci sarebbero pure le recenti dichiarazioni dell’ex assessore Antonio Gallo, che Caproni riporta. “Il sindaco – continua Caproni – ha omesso di dire, per esempio, che la precedente amministrazione aveva presentato un progetto con richiesta di finanziamento nel Psr per l’adeguamento normativo della scuola secondaria nella sede in cui era. Certo un progetto costoso, oltre due milioni di euro, ma sicuramente più conveniente per il Comune, in primis perché il contributo era a fondo perduto e non un prestito da restituire con interessi esosi e in secondo luogo perché le risorse richieste erano comunque inferiori. Ci chiediamo allora, non era più opportuno continuare a cercare risorse per l’adeguamento? Fare un polo unico per collocare soltanto le scuole secondarie di Panicale e Piegare e non quelle di Paciano e non gli altri livelli scolastici è pressoché ridicolo, considerando gli investimenti e anche il fatto che il nuovo edificio dovrebbe sorgere in un’area ad alto inquinamento ambientale.”